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martedì 29 novembre 2011

Fucking bromance

Vi presento questi due ragazzi: sono Tommy Defendi e Mason Star e sono protagonisti della chicca che vi sto per presentare.
Un video che parte da un bagno nudi in piscina dei due amici che si trasforma ben presto in un momento di baci, carezze e giochi, atmosfera molto "bromance".


Ma i giochi in piscina lasciano presto il tempo che trovano e i due si spostano in camera da letto dove ci mostreranno il loro sesso deciso ma al tempo stesso romantico.





Un video che mi piace molto perchè abbina alle classiche scene hot un po' di desiderio e passione. Le bocche che si cercano, le carezze, lo stringersi l'un l'altro.
Questo è l'amore che a me piace fare.

venerdì 25 novembre 2011

Seghe reali

E quindi è inevitabile.
In mancanza di una vicinanza reale, si usa il solito palliativo.
Comunque utile, comunque piacevole, soprattutto se fatto con calma, tranquillità, dedizione.
Esplorarsi e ascoltarsi è sempre un piacere.

giovedì 24 novembre 2011

Seghe mentali

...e quando mi sento giù ti vorrei ancor più vicino, poi però m'incazzo per questa situazione senza uscita e poi mi incazzo di più perchè dovrei saper bene che è inutile incazzarsi...

mercoledì 23 novembre 2011

Riconciliato

Così.
Continuerei a rimirarmeli così come sono.
Non c'è sempre bisogno di calare i pantaloni per ottenere piena soddisfazione.
Li rimiro e sospiro.
Mi sento riconciliato col mondo.




lunedì 21 novembre 2011

Sul divano

Dopo una serata come quella di sabato, intensa, vivace, soddisfacente sotto tutti gli aspetti della relazione, dell'incontro, del contatto fisico... ci manca la possibilità di viverci i nostri momenti con calma.
Rubare un'ora e mezza alla notte, nonostante le distanze, il muro di nebbia in autostrada, la stanchezza e il freddo di una giornata lavorativa... per noi... è un sacrificio. Ma siamo ancora in quella fase che questi "sacrifici" li facciamo volentieri.

Ma che bello sarebbe stato poter stare in una giornata come ieri, fredda e umida, in pace, tranquilli, anche solo a sonnecchiare insieme sul divano. Capisco ora quando vedevo dormire i miei, la domenica pomeriggio, rannicchiati e stretti su quel piccolo sofà, ma al quale non rinunciavano per un letto un po' più comodo.
E il sogno mi fa immaginare noi. Io che sento il suo calore, lui che nell'intreccio di gambe e abbracci cerca il mio... ascoltare i respiri e beati tirar sera...
Ritorna vivo il ricordo del nostro vissuto in quella casetta rossa, lassù in scandinavia. Manca quella pace, quelle scene banali da focolare domestico che per noi erano una novità di sensazioni. Il cuore era tutto lì.

venerdì 18 novembre 2011

Perdonato e consolato

Come si può risolvere una querelle di coppia, quando si dimostra un po' di ravvedimento?
Non è difficile: ascolto, comprensione, qualche carezza e poi cazzi in gola e una sana scopata. Semplice, no?
Pare fin troppo semplice in questo video. Ma perdoniamo gli sceneggiatori e lasciamoci arrapare da questi due manzi. Vi confesso che a me intriga parecchio quel bonazzo di un mascellone muscoloso che vediamo all'opera.










Buona visione per un video preparatorio al vostro godurioso week-end (perlomeno, ce lo auguriamo tutti che lo sia!)

mercoledì 16 novembre 2011

Tacere il proprio amore


«Ci sono degli avanzi di stufato Stroganoff che puoi finire» disse. «E del tacchino alla Tetrazzini. Un tempo ti piaceva molto.»
«Ma veramente, mamma, non devi...»
«Ma mi fai un favore. Nessuno mangerà questi avanzi se non li mangi tu.»
«Be'...»
«D'accordo. Facciamo così.» Mescolò il contenuto delle pentole con un cucchiaio di legno mentre lui sedeva al tavolo di cucina a leggere il giornale. 
Uno dei fotomodelli di un annuncio pubblicitario della Bergdorf Goodman aveva una forte somiglianza con Eliot, pensò, e stava quasi per accennare alla coincidenza quando si ricordò che sua madre non sapeva niente di Eliot, e non avrebbe neppure riconosciuto il suo nome. Gli sarebbe piaciuto dirle: "Mamma, sono innamorato". Gli sarebbe piaciuto dirle che alla fine della settimana aveva una cena con Derek Moulthorp, che il suo amante era il figlio adottivo di Derek Moulthorp, di cui lei aveva redatto i libri e li aveva amati tanto da portarli a casa perché Philip li leggesse e li rileggesse.
Gli risultava quasi insopportabile trattenersi dal raccontarglielo. La sua bocca si aprì involontariamente, poi si chiuse di nuovo. Guardò la tavola. Non aveva più paura, come l'aveva avuta per anni, che lei gli voltasse le spalle, lo rifiutasse, negasse che era suo figlio. Aveva solo paura del suo potere di ferirla.

(David Leavitt - La lingua perduta delle gru)

martedì 15 novembre 2011

Capriole

Ci si lascia prendere dalla foga,
è tutto un rincorrersi
a darsi piacere
l'un l'altro
a stringersi
a ricevere calore
ovunque.
Capriole.
Col fuoco in corpo
il sangue che pulsa
la passione che esplode.

Che gioia quando la vita rotola




Rotola la vita (Mina-Audio2)

domenica 13 novembre 2011

Se telefonando

E noi parliamo degli amici blogger al telefono, e ci diciamo "hai visto quel video?", parliamo di un commento, di come ieri sera tenevi un'occhio al pc e uno ai tuoi che non si accorgessero delle tue ardite navigazioni, ci raccontiamo del lavoro, delle cose che non vanno, del cazzo esagerato di quel tipo in quella foto, ridiamo su quella tizia che mi fa i complimenti e di quell'altra che ci prova sempre con te e non ha capito che non c'è trippa per gatti.
E non è che abbiamo proprio necessità di spendere minuti per chiederci se stasera in palestra ci sarà Sofficiotto, ne del pane buono che fanno dalle tue parti o tantomeno di quel film della Vitti che non ho mai visto, eppure continuiamo a farlo.
Parole, parole, parole... si pensa inutili, superflue parole. Ma è nei toni della voce di questo immenso bla-bla, nei silenzi o nei sorrisi che "vedo con le mie orecchie" che ti ritrovo e non sai quanto ne ho bisogno.

E’ in questo silenzio di circuiti che ti sto parlando. So bene che, quando finalmente le nostre voci riusciranno a incontrarsi sul filo, ci diremo delle frasi generiche e monche; non è per dirti qualcosa che ti sto chiamando, né perché creda che tu abbia da dirmi qualcosa. Ci telefoniamo solo perché nel chiamarci a lunga distanza, in questo cercarci a tentoni attraverso cavi di rame sepolti, relais ingarbugliati, vorticare di spazzole di selettori intasati, in questo scandagliare il silenzio e attendere il ritorno di un’eco, si perpetua il primo richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti si è aperta sotto i piedi di una coppia di esseri umani.
(Italo Calvino - Prima che tu dica pronto)


sabato 12 novembre 2011

Variazioni sul tema

Sapendo che il mio week-end sarà tranquillo tranquillo e molto morigerato, mi sfogo almeno qui con un po di fottimento in varie posizioni.

Qual è la vostra preferita?








Divertitevi

venerdì 11 novembre 2011

Se il tram si chiama desiderio

Arrivato alla mia veneranda età non avevo mai visto il film, nè la piece teatrale di "Un tram che si chiama desiderio".
Questo è un lavoro di Tennessee Williams, drammaturgo americano omosessuale che nelle sue scritture inseriva gia negli anni '50 del secolo scorso tematiche legate al mondo gaio. Anche nella piece teatrale di "Un tram che si chiama desiderio" si sfiora il tema quando il marito di Blanche, la protagonista, si suicida per questo motivo.
Nel film, prodotto nel 1951, invece ogni riferimento all'omosessualità viene eliminato e rimane la cruda storia tra Blanche e Stanley Kowalsky interpretato dal mito di quei tempi, Marlon Brando.
Guardando stasera quel film per la prima volta, devo ammettere che le mie aspettative sono andate un po' deluse soprattutto per l'irritante recitazione (ai tempi considerata magistrale), esageratamente svaghita di Vivien Leigh, l'interprete di Blanche. Ma ho apprezzato Brando che, pensavo, pur a 60 anni di distanza rimane di una bellezza che rispecchia ancora i canoni dei nostri tempi e ancor oggi potrebbe rivestire le copertine delle riviste più patinate.
Guardate qui, bel volto, bicipite massiccio, pettorale definito... che bell'uomo! Vi offro una carrellata per convincervi





E qui vi posto la prima scena in cui Brando, Stanley Kowalsky entra in azione, con una Blanche che subito ne rimane ammaliata.


Pur non gradendolo particolarmente, il film era un classico che andava visto. Ho colmato una lacuna perlomeno godendo di un bonazzo doc.

E per finire una citazione che mi è piaciuta sempre tratta da questo film:

- Io la credevo una persona retta...
- Retta? Che vuol dire? Una linea può esserlo, o una via... ma il cuore di un essere umano?
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