Alcuni mesi fa ho deciso di scrivere le mie memorie, un progetto che, sapevo, mi stava portando vicino ad una meravigliosa svolta nella mia vita. Dal momento che scrissi la prima frase mi fu chiaro che quel diario sarebbe stato lo strumento che mi avrebbe aiutato a liberarmi dalle cose che mi stavo portando dentro da molto tempo. Cose che erano per me troppo pesanti da tener dentro. Scrivendo il resoconto della mia vita, mi avvicinai molto alla mia verità. E questo è qualcosa che merita di essere festeggiato.
Da molti anni c'è solo un luogo dove sono in contatto con le mie emozioni senza paura, e questo luogo è il palcoscenico. Essere sul palco riempie la mia anima in molti modi, quasi completamente. E' il mio vizio. La musica, le luci ed il boato del pubblico sono elementi che mi fanno sentire capace di tutto. Questo afflusso di adrenalina crea una dipendenza incredibile. Non vorrò mai smettere di vivere queste emozioni. Ma è la serenità che mi ha portato ad essere dove oggi sono. Un fantastico ed emozionante luogo di comprensione, riflessione e illuminazione. In questo momento sto provando la stessa libertà che sento solo sul palco e che senza dubbio, devo condividere.
Molta gente mi dice: "Ricky, non è importante", "non ne vale la pena", "tutti questi anni di lavoro, tutto quello che hai costruito crollerà", "molta gente al mondo non è pronta ad accettare la tua verità, la tua realtà, la tua natura". Siccome questi consigli venivano da gente che amo profondamente, ho deciso di continuare la mia vita senza condividere col mondo la mia completa verità. L'essermi lasciato irretire dalla paura e dall'insicurezza è diventato il mio auto-sabotaggio. Oggi mi prendo la piena responsabilità della mia decisione e delle mie azioni.
Se qualcuno oggi mi chiedesse:"Ricky, che cosa ti fa paura?" risponderei "del sangue che scorre nelle strade nei paesi in guerra, dei bambini schiavizzati, del terrorismo, del cinismo di alcune persone in posizione di potere, della distorta interpretazione della fede". Ma paura della mia verita? No, non più. Al contrario, mi riempie di forza e coraggio. Questo è ciò di cui ho bisogno, specialmente ora che sono padre di due splendidi bambini che son così pieni di luce e il cui loro sguardo sul mondo mi insegna cose nuove ogni giorno. Continuare a vivere come ho fatto sino ad oggi sarebbe indirettamente sminuire lo splendore con cui i miei figli son nati. Basta! Le cose devono cambiare. Questo non sarebbe successo 5 o 10 anni fa, ma succede oggi. Oggi è il mio giorno, questo è il mio tempo, il mio momento.
Questi anni di silenzio e riflessione mi hanno rafforzato e mi hanno ricordato che l'accettazione deve nascere da dentro e che questo tipo di verità mi dà la forza di provare emozioni che non sapevo nemmeno che esistessero.
Cosa succederà ora? Non importa. Posso solo concentrarmi su ciò che mi sta accadendo in questo momento. La parola "felicità" acquista un nuovo significato per me, oggi. E' stato un cammino interiore molto intenso. Ogni parola che esce da questa lettera nasce dall'amore, accettazione, distacco e reale soddisfazione. Scrivere questo è un solido passo verso la mia pace interiore, la mia parte vitale di evoluzione.
Sono così fiero di dire che sono un uomo omosessuale fortunato. Mi sento benedetto per essere quello che sono.
RM
Ma quando si dice "fortunato" intende per la fortuna di avere al fianco un bonazzo così?