Bastava una telefonata. "Vieni da me oggi?"
Sapevo già cosa sarebbe successo.
Arrivavo a casa sua ed era tutto già chiaro dal rigonfiamento nella patta della tuta sportiva: si andava nella sua camera e senza parole ciascuno aveva il suo ruolo.
Io ero quello che doveva iniziare. Lui si sarebbe lasciato andare solo quando la sua erezione era completa.
Si metteva seduto sul letto, gli abbassavo quei pantaloni elastici insieme allo slip, iniziavo a segarlo.
Un cazzo corto, decisamente corto, ma comunque di buona circonferenza.
Poi, eccitato di buon punto, cercava con le sue mani il mio.
Diventava avido, lo stringeva in pugno e lo masturbava velocemente con una velocità impressionante. Capivo che parte del suo godimento era avere tra le mani qualcosa di più lungo. In pugno, e un pugno sopra l'altro quasi a prenderne le misure. Poi si tuffava a capofitto con la sua bocca e affondava profondamente. Non sapeva succhiare ma ingoiava con foga.
Solo allora passavo anch'io a pomparlo, la contropartita.
Non mi innamorai mai di lui, non mi piaceva granchè, era solo un amico, ma in quei momenti lo volevo baciare, volevo sentire la mia lingua contro la sua, volevo sperimentarmi anche in questo. Ma sempre discostava la faccia, si negava, come se baciarsi fosse troppo impegnativo. Il cazzo fino in gola, invece no, quello non gli sembrava una cosa intima... forse solo un gioco.
Erano sessioni lunghe quel nostro divertimento. Quando ci si sentiva all'apice, a pochi secondi dall'orgasmo ci si fermava per riprendere con più calma. Poi, quando si capiva di essere in una fase non più controllabile, ciascuno segava l'altro, solo le mani, nessun altro contatto, fino a venire.
Venuto, si ricomponeva in fretta e furia e mi faceva capire che voleva mi rivestissi subito anch'io. Dopo l'orgasmo era come un riprendere coscienza: "che ci facciamo noi due qui nudi?". Ci si salutava.
I giorni seguenti sarebbero stati normalissimi, come se nulla fosse accaduto. Mai un commento, mai un accenno. Il diniego totale. Sino alla voglia successiva e a un'altra telefonata e ad altra foga verso il mio cazzo.
Poi un giorno, senza motivo quelle esperienze terminarono. Non arrivarono più quelle telefonate e a me non mancarono. Quasi a noia quel rito, ricordo di caldo in corpo e orecchie rosse, ma ormai inutile.
Lui ora, sposato da un decennio, con gli occhi che ti parlano dell'innamoramento per la moglie. Sembra realmente felice.
Noi, non siamo mai tornati sull'argomento.
Cosa potremmo dirci oggi? Che io, con quei baci cercavo già un'intimità, ed era chiaro che avrei avuto un futuro "frocio"? Che lui no, era chiaro dall'inizio, quello era solo un gioco, uno sfogo, chiamiamole "esperienze conoscitive"?
Eppure la domanda mi torna ancora quando ricordo quei baci rifiutati che fanno a pugni con la foga della sua bocca affondata sul mio cazzo.
Quanti etero hanno vissuto esperienze così, anche solo per un breve tempo? Quanti di noi gay ci siamo ritrovati in situazioni più o meno simili?
Quanti saranno quegli etero che, in conflitto con quelle esperienze giovanili, ora esercitano una negazione così forte al punto di avere come unica reazione l'espressione di atteggiamenti omofobi?
Video: Solo un gioco?
Vissuta la stessa esperienza, identica e precisa...
RispondiEliminaMamma che ricordi, mamma che botta...
Adesso, quando capita di incontraci, tutto tace in un silenzio che "sa"...
Tempi andati, ricordi sempre vividi.
La risposta alla tua domanda è "Tanti" forse troppo.
RispondiEliminaContinuerò fino alla morte a credere che tutti noi nasciamo con l'indole delle bisessualità fino a che non ci rendiamo conto che posto vogliamo ottenere nella società.
Sicuramente in un altro paese tutto questo sarebbe stato vissuto come una cosa normale e non come una cosa di cui vergognarsi e tacere a vita.
anche per me stessa esperienza,un po' piu' completa diciamo;P, durata parecchi anni.oggi ci si vede siamo amici ma mai piu' toccato l'argomento noto in lui però, quando siamo assieme con la moglie,un velo di imbarazzo di terrore... non si sa mai che impazzisca e riveli al mondo la sua "debolezza":/bella l'analisi di Rafa!!
RispondiEliminalost
Anch'io ho simili esperienze, non così a fondo però. Già allora, ripensandoci, le mie fantasie erano popolate da maschi, tra l'altro fisicamente molto ben definiti. Le donne, se c'erano, erano presenze sfocate.
RispondiEliminaCome per te la mia controparte è rigorosamente etero.
Beati loro che hanno chiaro in testa cosa vogliono!
LC
IO. per ben 6 anni, gli anni della 3 media e le superiori...noi due eravamo fidanzati con rispettive ragazze a 16 anni...ma i pomeriggi li passavamo a succhiarci e a incularci come non mai, senza MAI baciarci, è vero...solo giochi in qualsiasi posto. era perverso e allo stesso tempo uno sfogo. Non so. dopo 10 anni da allora LUI adesso è sposato,cn due figli piccoli, IO sono rimasto con la voglia di MASCHIO... che strana la VITA....ma nella mia mente il sapore di Fica no è mai andato via e se ci penso mi eccito ancora..l'ultima l'ho avuta la scorsa estate di nascosto al mio LUI.ma questa è un'altra storia.Chico
RispondiElimina@ Malakh - hai usato un'espressione efficacissima in cui mi ritrovo al 100%: "Un silenzio che sa". Racconta bene questi nostri vissuti
RispondiElimina@ Rafa - si, un'indole bisessuale che poi va a definirsi crescendo. Sarebbe bello ricordarsi di quell'indole per esercitare una comprensione maggiore nell'incontrare le vite degli altri.
@ lost - penso che quella "paura di rivelazioni" crei distanza. Brutto viverla con chi è stato amico.
@ LC - forse la chiarezza l'hanno ottenuta passando necessariamente da queste esperienze. Siamo tutti un crescere e divenire. Credo sia una cosa bella non avere sempre e solo certezze.
@ Chico - mentre scrivevo questo post avevo la certezza che questo tipo di esperienza appartenesse a molti, non solo per sentito dire, ma per la percezione che certi passi fossero anche un diffuso processo nella nostra evoluzione nel diventare adulti.
P.S:anche l'altra storia può essere interessante in un confronto di esperienze... ci sarà anche il momento per raccontare queste.
Dagli etero bisogna stare alla larga.
RispondiEliminaLa sessualità maschile è molto più complessa di quella femminile e le "divisioni" sono meno nette.
RispondiEliminaNon sono un sessuologo, lo dico per esperienza mia e altrui.
Probabilmente la bisessualità è più diffusa di quanto si voglia credere nel mondo maschile, soprattutto tra i giovani, come qualcuno ha già scritto prima.
Ma NESSUNO lo ammetterà mai, soprattutto i protagonisti stessi...
Già molti anni fa Alfred Kinsey stilò un famoso rapporto sulla sessualità dei maschi americani evidenziando un alta percentuale di rapporti omosessuali nelle varie fasce di età, e penso che esistano ancora e proprio perchè da noi stiamo vivendo una fase dove la società sta tornando quasi a stili e comportamenti da America anni cinquanta che questi episodi vengono nascosti e difesi anche con violenza da chi poi si adegua ai ruoli imposti dalla società.
RispondiEliminaUn mio amico psichiatra sostiene (parere personale) che l'omosessualità è "generata" anche da un fattore sociale.... (per cui lui sarebbe contrario all'adozione a favore di gay ecc. ecc. questo era un altro discorso).
RispondiEliminaIn parte, secondo me lui ha ragione, solo in parte e secondo me è quella che sostiene che il fattore sociale determina i comportamenti e di questo ne sono certo anch'io.
Ciò in cui sbaglia, secondo me, è che non è l'omosessualità generata dall'ambiente sociale ma la più semplice "sessualità".
Come detto sopra la "bissessualità" è parte dell'essere umano (maschi o femmine che siano, secondo me non ci sono precentuali maggiori in un genere o nell'altro) e molti sono riusciti a provare diverse esperienze per decidere cosa più preferire.
Il fattore "sociale" è fondamentale: molti non hanno mai provato proprio a causa del fattore sociale (la paura del giudizio altrui), molti dopo aver provato temono che si venga a sapere (la paura del giudizio altrui).
Io non ci ho mai pensato, non ho mai cercato altrove, forse proprio per il fattore sociale. Poi si cresce, si matura, si scelgono le proprie priorità e l'esperienza ci fa capire ciò che vogliamo per la nostra vita e nessuno dovrebbe vergognarsi del cammino che ha fatto per crescere ma per capire questo è necessario essere appunto cresciuti, maturi. .... e per non temere il giudizio di altri dovremmo essere certi di relazionarci con persone cresciute, mature, ma questo è assai difficile.
sei sempre molto bravo a descrivere situazione e emozioni. davvero, complimenti.
RispondiEliminadevo dire che non mi è mai capitata una situazione simile, un amico con cui divertirmi. e purtroppo devo dire. forse allora, quando anche io mi dichiaravo e sentivo etero, seppur con desideri omosessuali, mi sarebbe stato utile. mi avrebbe fatto crescere più in fretta. sicuramente mi avrebbe fatto sfogare perlomeno! ma alla fine ognuno ha il suo percorso, le sue esperienze. devo dire che difficilmente riesco a immaginare un rapporto d'amicizia che prosegue nonostante una sporadica attività sessuale.
la questione baci che descrivi è vera, ma penso di capirla sai? anche io credo che un bacio sia qualcosa di molto intimo, addirittura di più della bocca sul cazzo. un cazzo è eccitazione e desiderio. una bocca è anche passione e sentimento, pura attrazione.
infine, nota di costume. un cazzo come quello nella prima foto, sarebbe difficile resistergli no? :-)
buon week end
Non saprei..ma fatto nulla con un etero, nemmeno con un bisex a dire il vero!
RispondiEliminaHo visto adesso il video: l'ambientazione sembra quella del confessionale del grande fratello!
RispondiEliminaBuon anniversario In (se ho capito bene da twitter) festeggialo con i "fuochi d'artificio" ;)
Commento qui il manzo postato sull'altro blog: Oh mio dio, un mio amico non è proprio così ma si avvicina, quanti sogni proibiti!
LC
@ Capricornus - esagerato! Non diventarmi eterofobo! :)
RispondiElimina@ Stefano - si, ho anch'io la percezione che la bisessualità sia più o meno presente (a diverse gradazioni) nelle persone, soprattutto nella fase in cui si cresce e si è alla ricerca della propria identità
@ loran - concordo con Kinsey e ciò che dici, ma non credo che la società attuale sia poi tanto diversa da altri tempi. Credo che da che mondo è mondo queste esperienze, con relative negazioni, abbiano abitato l'immaginario e la realtà di molti ometti
@ Alberto - io credo che il fattore sociale sia uno dei fattori ma non l'unico. C'è chi si scopre gay dopo varie esperienze e chi lo riconosce in se da sempre, sin dalla primissima infanzia. Voglio dire, c'è sicuramente una componente comportamentale legata ad un contesto, ma ce n'è anche una più naturale, nel proprio dna (giusto per farsi capire). Gusti...
@ Oscar - anch'io comprendo (e comprendevo già a quei tempi) la diversa intimità del bacio, ma sarebbe stato un puro esercizio fisico, come le limonate con le ragazzine. Io cercavo di capirmi di più tentanto un approccio di quel tipo, lui lo negava.
Ripeto, in un bacio cercato forse era già scritta la mia natura gay, nel suo rifiuto si definiva la scelta etero?
@ Still - tutto chiaro e definito per te. Io invece ho sempre cavalcato una vita di dubbi, di situazioni di mezzo, di cose indefinite. Forse me la sono complicata o forse semplicemente devo accettare che anch'io sono una via di mezzo (senza dare necessariamente una connotazione negativa a ciò)
@ LC - no, nessun anniversario ancora... non manca molto ma ancora non ci siamo arrivati al primo traguardo. Noi ora esigiamo la foto del tuo amico :P
Che cosa mi sono perso nei miei anni giovanili!
RispondiEliminaio appena cn un amico mi baciai a 22 anni, eh si....la mia prima volta (di lingua cn lingua) ebbi la sensazione che non sarebbe finita li...e che una bocca maschile era la mia vera passione o almeno quella che prevaleva!!:-))))
RispondiEliminaPersonalmente non m'è mai accaduto, sono sempre stato una persona estremamente introversa e timida, a lungo terrorizzata dalla propria sessualità che ha tentato ostinatamente di negare, anche se di queste storie se ne sentono. Si sa, hai 14-15-16 anni, magari vai a casa dell'amico, vi guardate un porno insieme vi tirate una bella sega e da cosa nasce cosa... credo che a una certa età ancora non hai capito chi o cosa sei e sperimenti. Non hai ancora compreso il tuo reale orientamento, gli ormoni vanno a mille e ti scoperesti qualunque cosa ti capiti di fronte. Poi con l'età maturi e emerge cosa sei sul serio, etero, gay o via di mezzo. A 13-14-15-16 credo tu non l'abbia ancora capito e provi, e dato che prima di una certa età tra ragazzi e ragazze manco ci si guarda, e vale x tutti gay etero o vie di mezzo, allora vien prima l'esperienza con l'amichetto davanti al porno...
RispondiEliminaLDJ-88
sono d'accordo con Rafa. Molto.
RispondiElimina@ Parigino - le esperienze segnano in qualche modo. In modo indelebile o solo temporaneo, in modo positivo o negativo. Non è detto che la mancanza di certe esperienze sia stata un male. Chissà, semmai ora non saresti col tuo P. ma verso altri lidi. Chissà...
RispondiElimina@ Chico - la bocca "dice" tante cose. E non solo a parole.
@ LDJ-88 - hai descritto bene ciò che spesso nella realtà quotidiana accade...
@ Dario - ed ecco qua anche il tuo contributo. Grazie!