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Ti piace o non ti piace? E' l'uomo per te oppure NO? |
Tutti vorremmo per noi un amore bello, se non bellissimo.
Ciascuno però ha i suoi gusti, e ciò che piace a me non è detto piaccia a te. "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" è la tipica frase che
consola e convince.
Quindi, ad ognuno il suo "piacere", ce n'è per tutti i gusti.
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intanto ditemi, tra questi, chi è il vostro favorito... il mio è sicuramente quest'ultimo! :P |
Dicevo, tutti vorremmo un "amore" bello. Poi, di fatto ci sono anche i "brutti". Ed è antipatico anche solo definirli così. Come ho postato uomini belli potrei ora fare una ricerchina su
google immagini e scrivere "
ugly guys", postarli, ma sarebbe offensivo e forse, stronzo.
La bruttezza è in un certo qual modo un tabù!
Ma i brutti anatroccoli esistono, anzi, diciamolo... abituati a confrontarci con cotanta merce come quella postata qui sopra, in molti ci percepiamo brutti o bruttini, anatroccoli che in cigni non si trasformeranno mai. Sino all'incontro di un amore che cambia la propria percezione di se.
Una delle dinamiche, banalmente adolescenziali, ma che ho vissuto, alla fine del mio rapporto con L. è stata quella del "
non gli piaccio più". Lo dico con vergogna, ma l'ho vissuta.
So esattamente che il motivo della rottura non è stato quello: ci sono state altre fatiche, altre situazioni, un fuoco che è andato a spegnersi e che
ha portato alla rottura: Fran!
Però nella mia testa mi dico che quelle fatiche e dinamiche c'erano anche prima, ma prima si affrontavano, si superavano, ora invece... in soldoni, se non se ne ha più voglia è perchè, appunto... "non gli piaccio più".
Questo non accade se il tuo livello di autostima è alto. Quand'è così ti rispondi "non sa cosa si perde, è stato lui lo stronzo, ne trovo di meglio, è andata così..." Quando invece, guardandoti allo specchio, ti guardi e non ti piaci ecco che questo pensiero agisce. Anche se è un falso pensiero.
Un falso pensiero perchè tu sei tutto sommato quello di sempre: prima, l'amore l'avevi trovato anche da "bruttino come sei". Con grande probabilità quel "non piaccio più" ha a che fare con altri aspetti. Non gli piace più come mi comporto, come penso, come mi muovo con lui...
Perchè se fosse solo per l'aspetto fisico, se ti guardi attorno, lo vedi che c'è possibilità di relazione per tutti: belli e brutti.
Come sai pure bene, che non è sull'esteriorità che si "incontrano" le persone. Te lo dicono dalle elementari:
non è la bellezza che conta.
Una persona ti affascina per ciò che pensa, per quello che dice, per il
modo in cui pensa e dice, per come ti sa mettere a tuo agio, per come è semplice o complicata, per come ti accende o ti rassicura. Tutte caratteristiche che, per assurdo, potresti anche
non trovare nel miglior manzo...
E così capita che "Pensa che quello non è bello, però... mi ha preso il cuore" ti ritrovi a dire. Oppure, "pensa, io son così brutto eppure gl'interesso" (io addirittura mi dico che non mi innamorerei mai di uno come me, visto che autostima?).
Credo ci siano alcuni aspetti da considerare: il primo è quello che io chiamo "
lo sguardo abituato". Persone che al primo impatto ti sembrano esteticamente brutte, o sicuramente non nei tuoi canoni, col passare del tempo le vai a rivalutare. "Perchè dicevo che era brutto?", ti vai a chiedere. "Non è poi male". Ci si abitua ai suoi tratti e si ricompone un'immagine meno sgraziata rispetto ai primi approcci.
Vi è mai capitato?
Un altro aspetto è quello che chiamo "
lo sguardo filtrato": le esperienze, la frequentazione, la vicinanza, la conoscenza di una persona, ti portano ad apprezzarla e a sentire una importante empatia. Come un filtro fotografico, la tua visione viene ora colorata da caratteristiche che abbelliscono quella persona ai tuoi occhi.
Così funziona un po' il mondo e così le persone si incontrano, si conoscono, si piacciono, si innamorano.
E trovi quel goffo compagno di classe che veniva sempre deriso da tutti, felicemente sposato con una graziosa mogliettina. Che bello!
C'è posto per tutti, c'è spazio, possibilità per tutti. Sottolineamolo perchè E' VERO!
Ma come la mettiamo se invece vengono a mancare le possibilità, le occasioni di "abituare" e "filtrare" lo sguardo?
Penso alla mia vita ma anche a tutti quelli la cui possibilità d'incontro si riduce a situazioni occasionali e istantanee. Che sia un luogo di cruising, che sia una sauna gay, che sia una chat on-line o via grindr, ciò che crea l'occasione è l'immediatezza fisica.
E qui nasce una discriminazione: se madre natura ti ha fatto caruccio, fisicato, con un bel volto o una interessante dotazione hai molte chance. Se sei un "medio-man" le chance si riducono ad "alcune fortuite occasioni", se invece sei bruttarello, ottieni sempre un "scusa non sei il mio tipo" o addirittura nessuna risposta (essere invisibile è la cosa che fa più male).
Il problema allora non può essere solo ridotto alla bellezza o alla bruttezza. Il problema va ricondotto alle modalità di socializzazione, alle occasioni di frequentare le persone, alle situazioni di conoscenza che nascono spontanee esulando da situazioni da acchiappo.
E' lo stare con le persone e conoscerle che ci permette di assaporare l'altro, farcelo piacere e piacere loro. Incontrarsi.
Quindi basta trovare
il modo
e/o il luogo
e/o le occasioni
per frequentarle queste persone. Per me e per tutti quelli che stanno nell'armadio e che vivono lontani dai grandi centri aggregativi, dalle città, dai club... questo
è un piccolo, piccolissimo, dettaglio in più.
Quindi la bellezza lo so bene che non conta, ma se fossi nato bello avrei avuto molte più possibilità!
E invece non sono così. Stronza di una vita!
;)