Arrivato alla mia veneranda età non avevo mai visto il film, nè la piece teatrale di "
Un tram che si chiama desiderio".
Questo è un lavoro di
Tennessee Williams, drammaturgo americano omosessuale che nelle sue scritture inseriva gia negli anni '50 del secolo scorso tematiche legate al mondo gaio. Anche nella piece teatrale di "Un tram che si chiama desiderio" si sfiora il tema quando il marito di Blanche, la protagonista, si suicida per questo motivo.
Nel film, prodotto nel 1951, invece ogni riferimento all'omosessualità viene eliminato e rimane la cruda storia tra Blanche e Stanley Kowalsky interpretato dal mito di quei tempi, Marlon Brando.
Guardando stasera quel film per la prima volta, devo ammettere che le mie aspettative sono andate un po' deluse soprattutto per l'irritante recitazione (ai tempi considerata magistrale), esageratamente svaghita di Vivien Leigh, l'interprete di Blanche. Ma ho apprezzato Brando che, pensavo, pur a 60 anni di distanza rimane di una bellezza che rispecchia ancora i canoni dei nostri tempi e ancor oggi potrebbe rivestire le copertine delle riviste più patinate.
Guardate qui, bel volto, bicipite massiccio, pettorale definito... che bell'uomo! Vi offro una carrellata per convincervi
E qui vi posto la prima scena in cui Brando, Stanley Kowalsky entra in azione, con una Blanche che subito ne rimane ammaliata.
Pur non gradendolo particolarmente, il film era un classico che andava visto. Ho colmato una lacuna perlomeno godendo di un bonazzo doc.
E per finire una citazione che mi è piaciuta sempre tratta da questo film:
- Io la credevo una persona retta...
- Retta? Che vuol dire? Una linea può esserlo, o una via... ma il cuore di un essere umano?