Forse le intenzioni del Mc Donald non saranno delle migliori... Il "gay" fa tendenza e "buona fetta di mercato". Ma la pubblicità è riuscita e molto... tenera.
La posto per tutti voi.
Poi visto le critiche che sono arrivate dall'America forse questa volta c'èra un chiaro intento di inviare un messaggio sociale oltre a quello pubblicitario, cosa in questo campo abbastanza raro, visto che come hai sottolineato l'omosessualità nella pubblicità quasi sempre viene usata per accaparrarsi un target di acquirenti con un reddito medio-alto.
Non sono convinto, penso é uno dei tanti esempi di questo "Political correctness" que vanno di moda nella società moderna, non basta con venderti il prodotto, adesso le ditte devono vendere la sua migliore imagine, di toleranza, di rispetto. A mio parere troppo tenere anzi pacchiano.
@ loran - si... in effetti il gay è considerato dai mercati uno che spende, che si vizia, attento alle mode e alle novità... un pollo da spennare insomma
@ Lo spagnolo - Si, come dicevo, è uno spot furbetto, ma mi fa impazzire lo sguardo del figlio, uno sguardo che parla da solo: "sapessi... papà..."
Poi visto le critiche che sono arrivate dall'America forse questa volta c'èra un chiaro intento di inviare un messaggio sociale oltre a quello pubblicitario, cosa in questo campo abbastanza raro, visto che come hai sottolineato l'omosessualità nella pubblicità quasi sempre viene usata per accaparrarsi un target di acquirenti con un reddito medio-alto.
RispondiEliminaNon sono convinto, penso é uno dei tanti esempi di questo "Political correctness" que vanno di moda nella società moderna, non basta con venderti il prodotto, adesso le ditte devono vendere la sua migliore imagine, di toleranza, di rispetto. A mio parere troppo tenere anzi pacchiano.
RispondiEliminaLo spagnolo
@ loran - si... in effetti il gay è considerato dai mercati uno che spende, che si vizia, attento alle mode e alle novità... un pollo da spennare insomma
RispondiElimina@ Lo spagnolo - Si, come dicevo, è uno spot furbetto, ma mi fa impazzire lo sguardo del figlio, uno sguardo che parla da solo: "sapessi... papà..."