Google Website Translator Gadget

mercoledì 16 novembre 2011

Tacere il proprio amore


«Ci sono degli avanzi di stufato Stroganoff che puoi finire» disse. «E del tacchino alla Tetrazzini. Un tempo ti piaceva molto.»
«Ma veramente, mamma, non devi...»
«Ma mi fai un favore. Nessuno mangerà questi avanzi se non li mangi tu.»
«Be'...»
«D'accordo. Facciamo così.» Mescolò il contenuto delle pentole con un cucchiaio di legno mentre lui sedeva al tavolo di cucina a leggere il giornale. 
Uno dei fotomodelli di un annuncio pubblicitario della Bergdorf Goodman aveva una forte somiglianza con Eliot, pensò, e stava quasi per accennare alla coincidenza quando si ricordò che sua madre non sapeva niente di Eliot, e non avrebbe neppure riconosciuto il suo nome. Gli sarebbe piaciuto dirle: "Mamma, sono innamorato". Gli sarebbe piaciuto dirle che alla fine della settimana aveva una cena con Derek Moulthorp, che il suo amante era il figlio adottivo di Derek Moulthorp, di cui lei aveva redatto i libri e li aveva amati tanto da portarli a casa perché Philip li leggesse e li rileggesse.
Gli risultava quasi insopportabile trattenersi dal raccontarglielo. La sua bocca si aprì involontariamente, poi si chiuse di nuovo. Guardò la tavola. Non aveva più paura, come l'aveva avuta per anni, che lei gli voltasse le spalle, lo rifiutasse, negasse che era suo figlio. Aveva solo paura del suo potere di ferirla.

(David Leavitt - La lingua perduta delle gru)

11 commenti:

  1. Quando finalmente ho accettato la mia omosessualità e ho raggiunto finalmente la pace con me stesso almeno su questo punto della mia psiche bucherellata, avrei voluto gridarlo al mondo intero che finalmente ero sereno, felice perchè sapevo chi ero e non ne avevo più paura. Ma, anche se non l'ho detto a voce, in molti hanno capito che qualcosa è cambiato in me, dalla luce dei miei occhi, dal mio sorriso più sincero, dal mio viso più disteso...
    Immagino che quando mi innamorerò di qualcuno, non riuscirò a contenere la mia gioia e il mio sentimento; non riuscirò a stare zitto, a nascondere la bellezza di ciò che mi sta accadendo. Secondo me, il coming-out più corposo avverrà proprio quando troverò la felicità con un'altra persona, perchè non riuscirò a vivere tutto di nascosto e avrò la necessità vitale di condividere la mia gioia con tutti gli altri.

    Tu a chi avresti voluto raccontare il tuo sentimento, caro (In)?

    RispondiElimina
  2. Leavitt è sempre Leavitt. Ok, non significa niente, ma ci siamo capiti :))

    RispondiElimina
  3. Mi stringe il cuore, mi dispiace.

    RispondiElimina
  4. Ti auguro di trovare il modo di non tacere il tuo amore.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  5. O si fa subito il passo o non si fa più! Più il tempo passa più viene meno la forza di andare contro corrente. Quando si comincia ad otrepassare i 30 anni senza dare qualche segnale è praticamente impossibile uscire dal proprio armadio: le responsabilità professionali talvolta sono più condizionanti della propria famiglia!

    RispondiElimina
  6. Parigino, hai ragione, prima è meglio è. Dopo è più complicato. Ma di persone che hanno iniziato a vivere con consapevolezza anche dopo i 30 anni ne conosco parecchie! Si fa sempre in tempo a rendere la vita più piena. come dicevano i folkabbestia: non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!

    RispondiElimina
  7. @ Febo - mi piace tantissimo la tua consapevolezza che ti invito a coltivare. Sei davvero sulla buona strada per essere sereno.
    Per quanto mi riguarda, l'esigenza di condividere il mio sentimento è presente ma non assillante. Tutt'al più, l'esigenza di comunicarlo si fa presente più nel gruppo degli amici che nell'ambito familiare.

    @ Roccia - eh si, Leavitt mi ha coinvolto e stimolato parecchio. Proprio Leavitt disse: "Ho scritto quello che avrei voluto leggere quando ero adolescente, ma che nessun libro raccontava". Grazie a lui noi (anche se non più adolescenti) possiamo leggere ciò che cercavamo. Mi piace postare i suoi brani nel mio blog per dare la possibilità a molti di conoscerlo.
    P.S.: bellissima la frase dei folkabbestia

    @ Alberto - si, molto toccante. ma che non ti si stringa il cuore per me. In questo momento della mia vita son molto più sereno di quanto vien descritto in questo brano :)

    @ loran - chissà... Grazie! <3

    @ Parigino - vivo e condivido quel che tu dici, in quella fase di mezza età dove la propria identità è ormai "inquadrata" socialmente anche dai ruoli professionali. E' davvero molto difficile. Però usare la parola "impossibile" non mi piace. E' un peccato distruggere gli aneliti e le speranze di chi ci vuol provare.

    RispondiElimina
  8. Per alcuni "le responsabilità professionali talvolta sono più condizionanti della propria famiglia" sono arrivate ben prima dei trent'anni...

    RispondiElimina
  9. @ Capricornus - mi spiace, soprattutto se questo ha avuto conseguenze sul piano della vita affettiva

    RispondiElimina
  10. Ancora una volta,questo libro esprime al meglio le mie sensazioni ed emozioni..Stamattina ero solo con mio padre ed in un momento di confidenza ha continuato ad asillarmi chiedendomi se veramente non ci sia nessuno che mi piaccia, che ora nel mio paese ci sono tante ragazze belle..Mi sarebbe piaciuto risponderli che qualcuno che mi piace c'è, ma che non può neanche immaginare chi sia, che è un ragazzo per il quale ho perso la testa e che molte volte sto male per lui..eppure ho continuato a rispondere con un semplice NO, quando dentro mi sentivo espodere..
    Un saluto In, bentornato :)
    p10

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero p10, che un giorno tu possa "esplodere" di gioia e libertà. :)

      Elimina

Se vuoi dir la tua, commenta qui:

Related Posts with Thumbnails