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giovedì 2 settembre 2010

Amori in corso

Non sapevo se avevo ben messo a fuoco o se mi stavo confondendo. Eppure, tutto sommato, la cosa non mi ha stupito.
Quello che vedevo arrivare era P., ricordate, quel tipo che frequenta la mia palestra e con il quale ci fu quell'avventura, finita amaramente, che vi raccontai dettagliatamente in questo post (da rileggere, per chi non ci capisce niente di questa vicenda).

P. camminava nel corso, avanzando verso di me, mano nella mano con una donna. Mi è parso di cogliere una piccola indecisione, quando i suoi occhi hanno incrociato i miei, poi, non potendo cambiare direzione, il suo saluto e le presentazioni ufficiali, della sua ragazza.


Da lì un atteggiamento fiero, onestamente credo anche... innamorato. Eppure quasi dimostrativo: tra un abbraccio ed un "stiamo bene, dai, dovremmo vederci qualche volta", etc, etc, etc...  coglievo la sua premura a confermarmi "vedi, non sono gay, dimentica quello che è successo..."

Ma io penso a P. come una persona confusa. La reazione di quel "mattino dopo" indicava un grosso disagio, il suo "io non sono così" che mi ricordò, pari-pari, quello dei cowboy di Brokeback Mountain, evidenziavano un non ritrovarsi a proprio agio nei panni omosex. Ma di contro i suoi ammiccamenti da nudo, le sue continue provocazioni e il suo strapparmi con foga i boxer e ingoiarmi il cazzo, esplicitavano più che chiaramente, desideri latenti e mai confessati che in quel momento esplodevano.

Chissà, che trovi una sua serenità. E' possibile.
Ma sempre quei cowboy ritornano alla mente, nel nascondimento del loro vero io, ingabbiati in due matrimoni dai quali ogni tanto si doveva fuggire.

La cantava quel Povia e la ricordiamo a P. : Luca era gay e adesso sta con lei.
Non sappiamo ancora il finale.

Ma davvero, auguri e figli maschi.

lunedì 12 aprile 2010

Chiarimenti?

C'è da pensare. C'è da pensare a quello che stasera mi ha detto. C'è da pensare a ciò che non ha detto. C'è da pensare a ciò che ha detto tra le righe.
Solita serata di allenamento e sauna. P. ricompare in palestra dopo due settimane di assenza. Dice a G. che ha avuto problemi con il lavoro, ma io penso che la cosa è poco credibile per uno come P. che s'allena 4 serate su 7. Farebbe i salti mortali pur di non perdere l'allenamento. Comunque, il ritorno tra noi pare tranquillo. P. è di buonumore, chiacchiera volentieri e, per la prima volta dopo la nostra notte, non mi schiva. Idem in sauna. Io son sereno, non vado a sollevare discorsi che P. mi ha chiesto di dimenticare e interagisco volentieri. Eppure c'è molto "non detto" che mi pesa.
Andiamo in doccia. Davanti a G., con fare sicuro, mi dice "per favore, dopo fermati un attimo, ti devo parlare". G., curioso, chiede se abbiam segreti. Quasi mi fa arrossire, io ho la prontezza di spirito di dire "ma è per quella domanda di lavoro di tua cugina?" Ci rivestiamo e usciamo dalla palestra. Nel parcheggio P. chiede di salire sulla mia macchina per parlare. Da questo momento sono io che entro in difficoltà. Quasi mi intimorisce la sua determinazione. I discorsi non sono nuovi, c'è molto di quel poco già detto quella mattina in albergo. "Io non sono così", "non so cosa mi è successo", "vorrei evitare di ripensarci", ma c'è anche qualcosa in più: "non voglio però perdere la tua amicizia", "io sto bene con te", "vorrei che tutto tornasse come era prima che succedesse tutto questo".
Io capisco, capisco e ricapisco. P. quasi mi intenerisce.
Però che fatica anche a capire! Lo rassicuro, ancora una volta. "Garantisco la discrezione, posso tacere, posso evitare di tornare sul discorso. Non l'ho fatto sino ad ora. Però no, non posso far finta che nulla sia successo, non posso fingere tra di noi e non puoi far finta neanche tu. Noi due lo sappiamo bene cos'è accaduto. Poi, ok, pietra sopra e basta. Non possiamo riportare il tutto come prima, possiamo ricominciare da adesso, in modo sereno. Non creiamo drammi che non han senso di esistere"
Non mi par vero di dire queste parole, proprio io che vivo ogni emozione amplificata, proprio io che tendo sempre a drammatizzare.
"Ti dico solo che son stato male" dice P. "e non voglio più starci male o far star male te".
"Chiaro, tranquillo" dico.
Ma "chiaro?... tranquillo?" penso..!

giovedì 18 marzo 2010

Cos'è successo

Oltre l'invito pubblicato nei commenti del precedente post, oltre le e-mail che arrivano nella mia cassetta postale virtuale, vi confesso che ho pensato molto se raccontare qui la mia "serata montana" con P. E' una cosa che sento così recente, viva,... mia. D'altro lato, c'è il bisogno anche di comunicare e rispondere ai vari lettori di questo blog che han seguito con "partecipazione" questa vicenda. Vi racconto, sapendo di essere comunque protetto da questa finestra sul mondo che posso sempre chiudere quando desidero.
Siamo partiti il venerdì nel primo pomeriggio. Attrezzatura montana caricata, P. si presenta galvanizzato per la nostra avventura. Decisamente di buon umore, loquace, il viaggio d'andata pur più lungo del previsto a causa del traffico, è stato davvero piacevole. Il nostro programma prevedeva il deposito dei bagagli in albergo e poi subito al centro benessere per una prima sauna serale. Arrivando tardi andiamo direttamente al centro wellness, telefonando all'hotel per garantire il nostro arrivo. C'era molta più gente del previsto, in effetti i turisti da settimana bianca si accalcano nel caldo secco e nel relax totale dopo una giornata sulla neve. Quindi, salto veloce nello spogliatoio e in pochi minuti siamo già in telo ed accappatoio nella zona sauna. A differenza della volta precedente, quando con noi c'era anche G., stavolta P. non fa battutine e facili apprezzamenti sul gentil sesso e pare piuttosto concentrato al relax e a trascorrere il tempo con me. Facciamo praticamente il tour delle varie saune, whirpool, tepidarium etc con tanto di bagni e docce fredde. Una goduria. Questi sono decisamente gli ambienti che adoro. Allettato dal relax totale prenoto per la sera seguente un massaggio total-body. P. invece preferisce di no. Usciti dalla sauna che son quasi le dieci ci tuffiamo affamati a cenare nel ristorante adiacente alla struttura termale e poi, stanchi arriviamo all'hotel. La camera, decisamente piccola ma carina, tipicamente in stile altoatesino, ha un solo letto, matrimoniale. P. subito fa la sua battutina "dovremo dormire vicini-vicini", io con finta noncuranza rispondo che "non credo sia un problema per nessuno dei due, è un periodo che passiamo più tempo insieme nudi che vestiti, non ci formalizziamo di certo per così poco". Nella mia testa già frullano milioni di pensieri, aspettative e anche, lo confesso, un certo... importante... timore: la paura che quello che aspetti da tempo, da troppo tempo, si realizzi. Ci sistemiamo e subito a letto! In maglia e mutande sotto i piumoni. Non è facile prender sonno, credo che lo stesso valga per P. Sento il suo respiro, irregolare, non il respiro cadenzato di chi dorme. Da parte mia vivo quel silenzio della notte con imbarazzo e desiderio. Poi il sonno (e la delusione) arrivano. Al mio risveglio al mattino sento P. sotto la doccia. Uscito dal bagno mi dice che ha dovuto per forza docciarsi per il troppo caldo avuto sotto il piumone durante la notte. Ci prepariamo per scendere a colazione, prepariamo l'attrezzatura da neve, P. si muove nudo in camera, con disinvoltura, avvolto ai fianchi il telo da bagno che poi si toglierà e continuerà a preparare le sue cose in costume adamitico. Mi pare quasi "innaturale" questo suo proporsi nudo anche fuori contesto. Continuo a chiedermi se non mi stia lanciando segnali... a questo punto credo proprio di si, ma se mi sbagliassi? Tralascio il racconto della giornata: abbondante colazione, piste ben innevate e sci divertente anche se il tempo non è eccezionale, P. scia molto meglio di me e si diverte un mondo. Rientro pomeridiano in hotel per fuggire di nuovo come il giorno prima al centro wellness. Relax totale ed io mi concedo un fantastico massaggio. Wow!!!
Scegliamo un locale per cenare ma stasera, anzichè andare subito a letto a stomaco pieno, ci facciamo 4 passi in paese e ci fermiamo in un bar. Conversiamo sempre facilmente, facciamo l'assaggio di un amaro alle erbe e un grappino... come i ritmi montani comandano. Infine di nuovo in albergo.
In camera io perdo tempo a sistemare il mio borsone, P. si tuffa a letto, dice che non vorrà patire il caldo della notte precedente e si tuffa sul letto solo in mutande. Dal clima gioviale, ironico e iperattivo di tutta la giornata ora P. si calma. Dice che si è proprio rilassato, che sta bene, che ci vorrebbero giornate così più frequenti. Abbassa il tono di voce, parla in modo calmo. -"Ho fatto male a non fare anch'io il massaggio oggi" -"Guarda ci voleva proprio, mi sento rimesso a nuovo" -" Potresti massaggiarmi tu almeno la schiena"... Vado in tilt... Sarò scemo, illuso, ma la provocazione c'è, ora o mai più. Quasi ridendo (probabilmente ho un sorriso da paralisi, da ebete totale) mi metto cavalcioni su di lui. Seduto in ginocchio a cavallo del suo sedere inizio a massaggiargli la schiena per un po' di minuti. P. pare apprezzare. Oso: "girati!" Sempre cavalcioni gli massaggio l'addome, siamo quasi pacco contro pacco. Pochi secondi in realtà, non appena noto un suo principio di erezione dagli slip la mia erezione è subito repentina. Silenzio. Ci guardiamo. Immobili.
P. di colpo tenta di alzarsi. Un solo istante e credo voglia uscire dalla situazione. Tutto mi passa per la testa, che ho capito male, che ho fatto una figura di merda. Ma è solo un istante.
P. si divincola e io atterro sulla mia parte di materasso. Mi prende le braccia e me le porta in alto. Si tuffa su di me e mi toglie in un attimo i boxer. Poi sfila i suoi e mi trovo abbracciato totalmente a lui, i cazzi che si sfregano. Lui domina la situazione, con la sua mano masturba i nostri due cazzi in un unico pugno. Mi bacia, con foga, poi scende e ingoia, letteralmente ingoia il mio cazzo Da questo punto, non saprei come raccontare. Ci siamo lasciati andare a masturbazione, baci, pompini. Stranissimo, dopo tanto tempo anche da parte mia, succhiare un cazzo. Non grosso quello di P, ma abbastanza lungo e pulsante.
Niente sesso spinto, niente penetrazioni. In realtà un tentativo verso di lui lo faccio, allungando le mie dita verso il suo buchino ma P. si ritrae e continuiamo con il rapporto orale. La cosa che più mi impressiona nel ricordo è il profondo silenzio durante il sesso. Non una parola da parte di entrambi. Solo gemiti, soffocati.
Al termine P. corre subito in bagno a ripulirsi, quando esce ci vado io ma al mio tornare a letto c'è già la luce spenta e P. nel letto. Ancora, non una parola. Mi infilo sotto il piumone, nudo e non so cosa fare, se stare in silenzio, immobile o dir qualcosa. Poi tento di avvicinarmi a P. ritratto sul fianco nella sua parte di letto. Gli accarezzo la schiena e allungando la mano sento che si è rimesso gli slip. Lui immobile. Torno al mio posto e cala il silenzio.
Al mattino capisco appena aperti gli occhi che l'imbarazzo regna sovrano.
Le parole di P, le scuse, i "non so cosa è successo", il tristissimo "io non sono così", il "per favore non parliamone più". Io che cerco di mantenere sempre un atteggiamento rassicurante.
Colazione, poi a sciare, già alle due del pomeriggio l'insistenza di P. di iniziare il rientro "per evitare il traffico". Un viaggio opposto rispetto a quello dell'andata, scioltosi dalle mie parole solo ormai verso casa. Parole generiche, vaghe, il classico blaterare di tutto per non parlar di niente. Un sms di P. la sera: NON E' SUCCESSO NIENTE. SCUSA.

giovedì 11 marzo 2010

Una doccia e un massaggio... completo

Serata accaldata stasera in palestra. Accaldata perchè ho fatto un allenamento di 2 ore abbondanti con 45 minuti di corsa.
Accaldata perchè ho fatto la sauna con G. e P. (che però se n'è andato via prima. Anche stasera finge normalità, scambia due chiacchiere, qualche battuta ma vedo che evita situazioni dove siamo solo io e lui... ha paura ch'io torni sull'argomento week-end?).
Accaldata perchè in doccia mi son trovato con G. e 4 giovani 4!, da poco frequentatori della palestra, bei ragazzotti ventenni, tutti decisamente interessanti e uno di questi particolarmente dotato. Giusto per darvi l'idea di a chi potrebbe assomigliare il tipo, guardatevi le foto postate . Ma dopo tutto questo "bollore" ci vorrebbe proprio qualcosa di rilassante. Un massaggio? Completo? Come quello del video? Il finale ideale per questa serata.
Se il video non funziona guardalo qui

mercoledì 3 marzo 2010

Trio affiatato

Serata in palestra. G. chiede a me e P. come è andato il week-end in montagna. Entrambi fingiamo molto bene: parliamo della neve, dello sci, del centro wellness e naturalmente evitiamo altri commenti di tipo personale.
P. finge naturalezza, anche con me, come se nulla fosse accaduto, ne il prima, ne il dopo con tutte le sue spiegazioni ed il nostro ritrarsi.
Nella sua finta naturalezza P. mi schiva, non viene in sauna stasera e rimaniamo solo io e G. Una scusa banalissima per non fermarsi di più in palestra, come invece solitamente fa. G. pare non accorgersi di niente. Menomale. Fingiamo bene? Poi torno a casa e un po' per cercare di dimenticare mi sfogo con un video bollente. Un trio molto affiatato e una doppia penetrazione. Mica roba da tutti i giorni...

giovedì 25 febbraio 2010

Castelli di carta

Quasi quasi non ci credo. Non mi par vero ciò che accadrà in questo week-end. Domani si parte. Lavoro al mattino e nel primissimo pomeriggio io e P. partiremo per il nostro week-end montano. Ecco il programma: arrivo nel tardo pomeriggio e dopo aver preso posto in albergo andremo nel centro benessere dove passeremo la serata. Piscina, sauna, whirpool... Il costume, accappatoio e telo son già pronti. Sabato mattina si sale sulle piste da sci. Scieremo tutta la giornata e dopo il freddo e la neve e un po' di spossatezza per lo sport andremo a riscaldarci ancora le ossa in sauna. Domenica idem, mattina e primo pomeriggio sugli sci, poi il rientro a casa.
P. è gasatissimo: stasera in palestra continuava a ricordarmi gli orari, cosa portare, darmi dettagli sull'organizzazione. Entrambi abbiam voglia di sciare, io avrei anche voglia "d'altro"... ma ecco, temo che le mie fantasie siano un castello di carte che al minimo sbaglio possa cascare inevitabilmente.
Mi chiedo se le "percezioni" avute siano segnali di svelamento di P. o se io ho letto in questo modo i suoi atteggiamenti solo perchè filtrate dagli occhiali delle mie illusioni. Condivideremo la stessa camera e 3 giorni insieme. Sui momenti di sport non dovremmo aver difficoltà. Ma il resto? Beh, non posso però fasciarmi la testa, ma solo sperare che comunque vada sia un buon week-end. Se anche non dovesse succeder nulla spero potremo goderci almeno un bel po' di svago e il tanto desiderato relax.
E a proposito di relax, ecco due video dove vengono eseguiti massaggi molto hot da ragazzi bellissimi. Non riuscirò mai a capire, anche se fossero etero, come possono rimanere col cazzo a riposo. .

domenica 21 febbraio 2010

Risultato di una serata

Son già sveglio stamattina. Poche ore di sonno. Segnali contrastanti quelli di ieri sera. Bella serata con P. e un'altro paio di amici suoi. Tante chiacchiere e risate in un gran pub con ampia selezione di birre belghe. P. che mi coinvolge molto nelle discussioni, lui anche molto fisico nelle relazioni: pacche sulle spalle, abbracci molto vigorosi... tutte cose che potrebbero essere semplicemente lette come bei gesti di fraterna amicizia... e fin lì... Poi addocchia alcune ragazze, allunga gli occhi, commenta, fa apprezzamenti. Infine ci si saluta, sono le due e mezza, si va a casa e lui mi stringe le spalle, mi da un buffetto e dice, ma a bassa voce: "sto bene con te".

sabato 20 febbraio 2010

Con la cravatta

Ieri sera in palestra P. si è presentato in giacca e cravatta. Dice che arrivava da un appuntamento importante al lavoro. Visto che tutti in palestra siamo abituati a vederlo sempre in versione sportiva e casual non ha potuto non destare attenzione e s'è pure beccato qualche sfottò.
Vi ho già confessato che P. mi piace. Mi piace il suo fisico, non tantissimo il suo volto. Ma ieri sera, così elegante mi è sembrato addirittura bellissimo.
Tra l'altro sta nascendo una bella amicizia tra di noi, stasera ci vedremo, andremo a ber qualcosa. Nulla mi fa pensare che P. sia gay e che possa avere un minimo interesse nei miei confronti, ma la simpatia, la facilità nello stare insieme quasi mi fanno sperare... (sognare!).
P.S.: Tanto per chiarire, il modello nelle foto, non è P. ;-)

giovedì 18 febbraio 2010

Arrossire...

Arrossire... per quelle mezze cose dette tra il serio e il faceto.
Ieri sera ho prenotato dopo l'allenamento, la mia solita sauna. Tempo permettendo me la concedo almeno una volta la settimana perchè sento che mi aiuta a rilassare le troppe contratture che ho. Poi, è sempre un momento di piacevole relax con quel torpore che viene dal caldo secco. Durante l'allenamento G. e P. mi chiedono se farò la sauna e vista la mia risposta affermativa domandano se possono aggregarsi. Non c'è problema, e comunque, anche volendo non potrei vietarglielo, la sauna è aperta a tutti i frequentatori della palestra e basta una semplice comunicazione dell'orario di utilizzo alla reception per accedervi.
In sauna si crea sempre quell'ambiente rilassante e decisamente soft. Concentrati sul caldo, le poche chiacchiere avvengono a basso volume, quasi sussurri, un atteggiamento che viene naturale per non rompere l'atmosfera. Commentiamo ancora la bella domenica passata al centro wellness , dell'esperienza che sarà da ripetere e G. continua a sottolineare quanto la "sua ragazza" abbia apprezzato la giornata. Una, due, tre volte... continua a porre l'argomento della "sua ragazza" nella discussione.
"Mi fa piacere" - dico - "ma non ti nascondo che non mi aspettavo venisse anche lei e all'inizio ho provato un po' di imbarazzo".
"Ma figurati, perchè essere imbarazzato? di cosa? se non da fastidio a lei essere vista nuda, se non da fastidio a me che la guardiate... etc, etc...", spinge continuamente il discorso sul fisico della compagna. Credo di interpretare che cerchi un commento, una conferma sulla bellezza della sua ragazza fino a che, (ok... ho capito!!!) dico che è proprio fortunato, che la sua ragazza è un bel tipo, ha proprio un bel fisico ed è pure simpatica.
P. interviene molto meno ma anche lui conferma. E' imbarazzante dover fare commenti sulla ragazza di qualcun altro quando la persona con cui li fai è il suo compagno. "Comunque" - sottolineo - "eravamo noi quelli che si sentivano in imbarazzo di fronte alla tua ragazza". "Ma figurati"-ridendo- "di cosa ti devi imbarazzare? Se hai il cazzo più grosso del mio, anche lei l'ha notato! Anzi, se me lo dice ancora inizio ad essere invidioso".
Fermi tutti, voglio scendere! E non voglio sapere altri particolari. Non voglio sapere del perchè e come abbian parlato di me, non voglio andare oltre in questa conversazione.
Cala il silenzio. Io non so che dire. Anche P. finge di non aver capito e glissa aggiungendo acqua alle pietre. Ma G. lo ferma subito: "guarda che la stessa cosa vale anche per te".
Credo che non siamo arrossiti semplicemente perchè in sauna si è già paonazzi per conto nostro.
Ma poi, sotto le docce, io davo le spalle a G, quasi a coprirmi. Un etero e la sua ragazza che abbiano attenzioni ai miei genitali (tra l'altro in modo fantasioso e poco obiettivo) non mi son mai capitati e la cosa, confesso e non so perchè, mi imbarazza non poco.
Il modello di queste foto è Philip Fusco

lunedì 8 febbraio 2010

2 imbarazzi, 1 occhiolino e tanto relax

So per certo che qualcuno sta aspettando il report della mia domenica in un centro wellness e non mi sottraggo al resoconto. Il titolo del post da una prima idea dell'accaduto ma inizio a raccontarvi il tutto proprio dal principio. Ore 7.30 del mattino, ritrovo con i compagni di viaggio e primo imbarazzo. Come vi avevo detto nel messaggio Wellness brings wellness la giornata altoatesina è stata decisa e organizzata nella sauna della palestra da me, da P. e da G. Ebbene, ne io ne P. immaginavamo ieri mattina di ritrovarci in auto con G. e dover passare a prendere la sua ragazza. Nessun commento da parte nostra, ma credo che sia io che P. abbiam pensato alla stessa cosa, cioè un po' di imbarazzo all'idea di averla con noi visto che ci conosciamo. Mi spiego: nessun problema da parte mia nella nudità totale anche in una situazione mista, in mezzo a gente del tutto sconosciuta; qualche riserva invece ad essere "disinvolti" di fronte ad una ragazza che vediamo spesso nel nostro ambiente, nella nostra palestra, nella nostra città. Non si poteva obiettare, poi ho pensato che forse l'imbarazzata in quanto unica donna del gruppo doveva essere lei ed ho cercato di non pensarci. Arrivati in tarda mattinata al centro wellness, dopo una bella colazione in autostrada verso le nove, ci siamo subito buttati nell'area saune per approfittare al massimo del tempo a disposizione. Come previsto, all'inizio eravamo tutti attenti alla piena discrezione, accappatoi ben chiusi o asciugamani ben fissati in vita, poi, con l'andare della giornata e frequentando la sauna ed il bagno turco abbiamo lasciato andare le nostre riserve senza più preoccuparci della nudità ad esempio nelle aree docce o nuotando nella vasca a reazione. Ecco però che, nel pomeriggio, proprio nel momento in cui il clima tra di noi diventava più disteso e il centro iniziava decisamente ad essere affollato, che mi ritrovo a vivere il secondo imbarazzo. Entro nella sauna finlandese e sulla panca dirimpetto la mia c'è sdraiata sul telo una bella donna assorta nel suo relax. Non mi soffermo a guardare. Ma dopo qualche istante quando si alza e si mette a sedere sulla panca, quei pochi minuti che preparano all'uscita... nooo, mi accorgo, anzi ci accorgiamo che lei è una mia vecchia compagna di classe delle superiori. Ci si saluta e ci si concede qualche frase di circostanza ma è ben chiaro che lei avrebbe voluto esser da tutt'altra parte che ritrovarsi in mezzo a gente conosciuta. Cioè, avete presente? Non vedersi per almeno un decennio e ritrovarsi in costume adamitico? Lei esce dalla sauna e per tutto il giorno non la rivedrò più. Secondo me ha lasciato il centro. La giornata per il resto passa in modo molto rilassato. G. e la sua ragazza stanno spesso tra di loro, io e P. facciamo il giro completo dell'offerta del centro: le varie saune, la sauna esterna, l'idromassaggio, l'area relax con i lettini ad acqua... una goduria. P. si rivela ancora più simpatico di quanto già lo conosca, è davvero piacevole stare con lui. Nel relax totale i miei occhi corrono anche sugli uomini nel centro. Qualche ragazzo interessante c'è, soprattutto verso sera quando per noi è ora di andarsene ed il centro si anima con gli sciatori dal rientro delle piste da sci. Io e P. ci diciamo che potremmo anche farci un week-end sportivo venendo a sciare, e non escludiamo la possibilità. Vedremo. Ed ora l'occhiolino. Mi trovo nel calidarium, piccolo spazio composto da 6 posti. Entra un bel ragazzo, sulla trentina, che già avevo notato nell'area relax. Gran bel fisico, gran bel viso, molto curato ma allo stesso tempo molto maschio. Entra, sciacqua con l'apposito doccino la sua seduta, mi da le spalle e vedo un bellissimo posteriore, molto sodo. Mi interessa vedere anche il lato A ma la sua posizione assunta, gambe appoggiate sulla piattaforma centrale e leggermente piegate, mi precludono la vista della sua virilità. Forse si accorge che il mio sguardo è rivolto verso lui, lo ritraggo ma dopo un po' ci ritorno. Anche lui però mi sta guardando e a sua volta finge di nulla e guarda altrove. E' tutto un atteggiamento di curiosità vicendevole. Son dieci minuti che sono nel calidarium, dovrei uscire ma la situazione è intrigante e mi trattengo. So bene che questa non potrà portare a nulla visto che sono lì al centro con i miei due amici ma mi "godo" almeno la situazione. Con finta disinvoltura il tipo cambia posizione ed allarga le gambe, facendo bene attenzione a mostrarsi in toto. Wow! Molto-al-di-sopra-di-ogni-più-rosea-aspettativa. E qui mi fermo. Di certo il suo pisello non è a riposo totale. Passano alcuni istanti, poi si alza, fa l'occhiolino ed esce. NON MI PAR VERO! Esco anch'io pochi istanti dopo, non subito, ma non capisco dove si sia diretto. Ritrovo P. che mi chiama, andiamo alle sdraio a riposare. Rivedrò il belloccio solo mezz'ora dopo, in compagnia di altri ragazzi. Finge di niente, ma avviene comunque un incrocio di sguardi. E' ora di andare per noi. Ho passato una giornata davvero splendida. Rientriamo a casa con quella spossatezza di chi si è molto rilassato. La notte la passo dormendo come un ghiro. Nessun sogno, nessun pensiero. Ma oggi ritornano i flashback di ieri e soprattutto quell'occhiolino che ripaga, abbondantemente, degli imbarazzi vissuti.

venerdì 5 febbraio 2010

Wellness brings wellness

Che bello! Finalmente domenica, dopo un bel po' di tempo, andrò ancora in un centro benessere dell'alto-adige a godermi una giornata naturista.
Ero in sauna stasera, la sauna della palestra, e dopo qualche minuto sono arrivati anche P.e G., due ragazzi che fanno sala-macchine con me e conosco da circa due anni.
Chiacchieriamo e ci diciamo che poter fare frequentemente la sauna è una bella occasione per rilassarsi. Facciamo discorsi sui benefici a livello muscolare, delle tossine espulse e G. fa notare che, giustamente, la sauna non andrebbe fatta con il costume per evitare problemi alla pelle. Ma lì, in palestra, il costume è d'obbligo anche perchè la sauna è accessibile ad ambo i sessi, ed è sempre aperta a tutti, non riservabile. Emergono i racconti di quando in Finlandia, in Austria, in Germania, in Alto-Adige si è stati nei centri wellness o termali, dove il costume è rigorosamente bandito. A parte "la festa per i miei occhi" sono questi ambienti sani, non pruriginosi, dove tra una sudata, un idromassaggio, un tuffo nella vasca gelida e il riposo sulle sdraio reclinabili io riesco davvero a "staccare la spina", a rilassarmi totalmente.
G. la butta lì: "perchè non andiamo qualche volta?". "Io ci sto!" confermo subito e anche P. dice ok! E in quattro e quattr'otto decidiamo già di concederci una giornata wellness questa domenica.
Non sto nella pelle. Imbarazzi tra di noi non ce ne sono: frequentiamo lo stesso spogliatoio da almeno due anni e (rimanga qui...) P. a me piace abbastanza, quindi anche l'idea di passare una giornata con lui mi fa davvero piacere. Vedremo,dai.
Potrebbe essere proprio una buona domenica.
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