...mi lustravo il piffero,accarezzavo il lucertolone,omaggiavo la mia terza gamba!
Fantastica questa scena tratta dal film "American Beauty" che è ripassato qualche sera fa su Rete4. Da incorniciare il dialogo dal minuto 1,45 in poi.
Il tema delle seghe torna spesso nel film. Ad esempio, il film inizia così:
Mi chiamo Lester Burnham. Questo è il mio quartiere, questa è la mia strada, questa è la mia vita. Ho quarantadue anni, fra meno di un anno... sarò morto. Naturalmente io questo ancora non lo so. E in un certo senso sono già morto. Guardatemi, mi faccio una sega sotto la doccia. Questo sarà il culmine della mia giornata. Dopodiché è tutto uno sfacelo. Questa è mia moglie, Carolyn. Vedete come i guanti su quelle cesoie armonizzano con gli zoccoli da giardino? Non è un caso. Questo è il nostro vicino, Jim. E questo è il suo amante, Jim. Accidenti, mi esaurisco solo a guardarli. Non è stata sempre così, una volta era felice… una volta eravamo felici. Mia figlia Jane, figlia unica. Jany è un'adolescente abbastanza tipica: arrabbiata, insicura, confusa... magari potessi dirle che tutto questo passerà. Ma non le voglio mentire. Mia moglie e mia figlia mi vedono come un colossale perdente... e... hanno ragione! Ho perso davvero qualcosa. Non sono del tutto sicuro di cosa si tratta ma… so che non mi sono sempre sentito così "posato". Però volete saperlo?! Non è mai troppo tardi per tornare indietro.
Anche durante il film, ad un certo punto, il suo datore di lavoro gli chiede una relazione scritta sulla sua attività lavorativa. Questa è la risposta:
Il mio lavoro consiste fondamentalmente nel mascherare il mio disprezzo per quegli stronzi dei miei capi e, almeno una volta al giorno, nel ritirarmi nel bagno degli uomini per farmi una sega, mentre fantastico su una vita che non somigli per filo e per segno all'inferno.
Ecco qui la scena. Spettacolare!
Se siete tra i 4 gatti che non han mai visto questo film, ve lo straconsiglio. Ci sono anche capitoletti per noi gay...
Dai, questo post lo dedichiamo a tutti noi segaioli, omo o etero, che passiamo ore on-line per un brivido di piatta, banale, monotona... "felicità"! Nessuno lo riconosce pubblicamente ma... ;-)
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