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sabato 2 giugno 2012

Spread

E' come fosse sempre una questione di spread.
Il differenziale che mi abita.
Tra ciò che sono e ciò che vorrei essere.
Tra ciò che vivo e ciò che vorrei vivere.
Tra ciò in cui credo e ciò che agisco.

Incoerenza, qualcuno la chiama. O schizofrenia.
Mi sembra troppo semplificativo. E facile. O forse mi nascondo dietro un dito, non lo so.
Inutile pensare che questa divisione non appartiene solo a me, inutile sapere che l'uomo ha da sempre fatto i conti con questa sua ambivalenza perchè la cosa più difficile da accettare è quando questo spread incide anche sulla vita degli altri. Le mie incapacità, le mie paure, le mie insicurezze, le mie indecisioni possono fare del male. A chi mi vuole bene in generale e penso, oggi, soprattutto a L.
E verrà il giorno in cui si stuferà, e non ne potrà più di gestire questo spread.
Ma nel difficile mestiere di vivere devo anche avere un po' di tolleranza su di me: se non riesco ad essere tutto d'un pezzo, se non sono un super-uomo, se questo differenziale ha picchi più o meno alti, se questo spread fa i conti anche con gli spread altrui ed è ancor più difficile farli collimare.

Liberarsi dai sensi di colpa, comprendere che io sono anche così, con questi limiti, e rimboccare di nuovo le maniche, perchè il divario non si allarghi, lavorarci e faticare per ricondurre il tutto in limiti gestibili. Ci vuol ben altro che un governo di tecnici.


22 commenti:

  1. Caro In,io non ho e non ho mai avuto una relezione,ma capisco benissimo la sensazione di cui parli! Sai,le prime 3 "differenze",le sto vivendo anche io in questo momento..sarà per il fatto che fino ad ora non ho veramente vissuto,sarà che ora ho la consapevolezza per mettermi in discussione,ma mi rendo ogni giorno che passa,sempre più conto che sto diventando tutto ciò che non avrei mai voluto essere..sto vivendo al comtrario delle vita che immaginavo di vivere! Ciò mi sta scombussolando parecchio a dire la verità,ma come dici anche tu,nessuno è perfetto,ognuno ha i propri spread. E non dobbiamo sentirci in colpa o colpevolizzarci per questo. Quando c'è l'incontro con un'altra persona poi,come è accaduto tra te e L.,ci sarà l'unione anche dei vostri spread..e le tue paure,le tue angosce,i tuoi dubbi diventeranno i suoi e viceversa! Magari ci vorrà ben altro che governi di tecnici, ma ognuno di noi è il miglior tecnico per sè stesso!
    Un abbraccio p10

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    1. Carissimo p10, mi ritrovo molto nella tua frase "sto vivendo al comtrario delle vita che immaginavo di vivere!" e mi riferisco alla vita come va, come è andata, indipendentemente dalla relazione con L., la più bella esperienza che sto vivendo. Hai afferrato in pieno il concetto che volevo esprimere

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  2. No lo spread anche qui nooooooo!

    LDJ-88

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  3. Certo spesso riusciamo a vedere quello che non va e che vorremmo cambiare nella nostra vita, ma vedere è una cosa, poi agire è un altra, c'è chi dice che i cambiamenti avvengono quando devono avvenire, ma le cose è vero anche che non cambiano da sole, la tolleranza verso se stesi e gli altri è una cosa fondamentale, ma la cosa più difficile è riuscire a trovare un buon equilibrio, andare troppo veloci o troppo lenti è ugualmente pericoloso, ma purtroppo nessuno a delle ricette per la vita.

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    1. Già, niente ricette facili, al contrario di certi guru che hanno risposte per tutto. Sai una cosa? Credo molto in ciò che dici: "i cambiamenti avvengono quando devono avvenire". E non è un aspettare passivo quello che intendo. Grazie.

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  4. Nessuno è perfetto! L’amore è forte, riesce a superare queste difficoltà, è così!
    L’amore ti porta a vedere la vita in maniera diversa, ti fa comprendere il carattere e i comportamenti del partner.
    Il rispetto verso se stessi è importante, cerca di essere più indulgente verso di te.
    Un bacio IN ^_^

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    1. A volte non so se sono troppo severo o troppo indulgente su di me. Possibile che abbia confusione anche su questo?

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    2. Urca se è possibile!
      Io sono un maestro in questi dubbi!
      Forse li abbiamo solo noi, cioè in pochi, ma almeno non sei l’unico…
      Un bacio e buona domenica IN

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  5. Se solo gli altri ci dessero i giusti "titoli", lo spread forse si ridurrebbe...

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  6. Le decisioni che prendiamo, ciò che decidiamo di fare della nostra vita, incide anche e soprattutto sulle persone che vivono accanto a noi. Nessuno lo può sapere meglio di me e meglio di te.
    Ciò che mi rattrista delle tue parole è che la distanza tra quel che sei e quel appari, tra come vivi e come vorresti vivere, tra il vero volto e la maschera che porti, è causata dal tuo volere (o dovere) nascondere una parte così importante di te... Io credo che non ci riuscirai per sempre, prima o poi la maschera cadrà e allora dovrai decidere che cosa fare della tua vita e come comportarti con le persone che ti vogliono bene.
    Temi di perdere L., temi che lui si stanchi di queste tue continue indecisioni, di queste tue continue incongruenze... questo è grave, vuol forse dire che L., fosse per lui, prenderebbe decisioni diverse, farebbe passi diversi? Se è così non ti puoi più permettere di esitare. Forse è giunto il momento di decidere cosa è importante per te.
    E' vero che bisogna essere indulgenti verso sè stesso, io sono la prima che lo ha fatto, ma quando mi sono accorta che le mie debolezze e le mie incapacità danneggiavano le persone che nella mia vita erano veramente importanti, ho capito che allora la mia indulgenza si scontrava con le mie responsabilità, e allora ho dovuto scegliere. Non è stato facile, ma devo dire anche che ho avuto la fortuna di non dovermi mai pentire delle mie decisioni.
    Decidi cosa per te vale la pena di conservare e che cosa sei disposto a lasciare andare e preparati a gestire il cambiamento. L'illusione che tutto possa continuare ad andare avanti come prima è caduta assieme alle case con il terremoto.
    Forse una nuova scossa nelle vostre vite, saprà dare un nuova speranza a due belle persone come voi, che non si meritano di sicuro di vivere a metà.
    Le decisioni così drastiche non sono mai facili, ma forse rischiare di perdere la persona che ami è un prezzo troppo alto da pagare per potersi permettere di essere indulgenti.
    Coraggio (In)co...
    Un abbraccio Luci
    P.S. Io prometto di continuare ad essere la voce della tua coscienza e di pungolarti il didietro in modo che tu non ti adagi sulle tue (in)certezze e tu prometti di non mandarmi aff... cioè... a quel paese. Ok? Affare fatto? ;)

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    1. Non è un patto onesto quello che proponi: insomma fai da grillo parlante e però non posso nemmeno azzopparti come fece Pinocchio? Neanche un vaffa? :D

      Bello e profondo il tuo contributo, ma naturalmente limitato a ciò che filtri da quanto leggi e all'immagine che ti sei creata di (In)co. La riflessione su questo spread non è limitata all'aspetto sentimentale, o al tema del coming out, ma riguarda ben altri aspetti della vita.
      Ma naturalmente il grillo quando parla va comunque ascoltato. Senza azzopparlo.

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    2. ... ma ci mancherebbe altro!!! Il vaffa... tra amici è sempre consentito!!! Regola n.1! :D
      ... ma che poi io scrivo i miei commenti a caldo, subito dopo avere letto il post. Ripensando poi a cosa avevi scritto il tuo punto di vista era in realtà espresso chiaramente... come grillo mi sa che valgo poco!!! ahahah

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  7. Mi pare di capire, caro (In), che lo spread di cui parli riguarda la sfera affettivo/sessuale e non altri settori della tua vita. E’ bene evidenziarlo perché altrimenti saresti nello sconforto più completo, e non mi pare che sia questa la tua situazione. Certamente la dimensione affettiva è importante, importantissima, ma non è l’unica dimensione.
    Detto questo, mi riconosco molto in quel genere di spread, che credo più o meno comune a quanti vivono il proprio orientamento omosessuale nel nascondimento più totale. Per quanto mi riguarda, all’inizio della mia attuale storia d’amore con P. mi sentivo già pago di aver trovato una persona che ricambiava il mio amore. Oggi non è più così, nel senso che non mi basta più, mi sento doppio, dissociato, con una seconda vita che scorre sotterranea. Ci sono giorni in cui trovo insopportabile tutto questo e vorrei poter parlare del mio amore come fanno tutte le coppie etero … Ma poi scattano tutti i ragionamenti sulla “sconvenienza” di tale operazione! Ecco dunque tutto il mio spread: “Tra ciò che sono e ciò che vorrei essere. Tra ciò che vivo e ciò che vorrei vivere.” Parole tue, parole che faccio mie.

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    1. Parigino, come detto a Luci qui sopra, mi sto riferendo anche e soprattutto ad altri spread, non solo alla dimensione affettiva/sessuale.
      A certe situazioni di vita quotidiana, a certi pensieri, credi e convincimenti.

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    1. Abbiamo in ballo un post abbastanza in comune entrambi, anche se su fronti diversi :)

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  9. Sei in buona compagnia. Secondo me comunque una cosa è la differenza tra quel che siamo e quel che vorremmo essere interiormente e un'altra tra quel che siamo e quel che la realtà oggettivamente ci impone. Ok, io vorrei essere un miliardario, ma non è che la realtà mi abbia granchè aiutato...
    Per la parte interiore invece c'è solo da lavorare e da rimboccarsi le maniche, perchè se è vero che il fatto di essere miliardario o meno non dipende solo da me, il fatto di essere felice dipende *solo* da me se ci pensi bene. Ovvio che la realtà aiuta o ostacola, ma l'ultima parola può spettare solo a noi.

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    1. Condivido molto questo tuo pensiero e son convinto della nostra soggettività, creatrice delle nostre soddisfazioni e fallimenti.
      Infatti se noti nel post non parlo di problematiche o influenze esterne.
      Grazie. :)

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  10. è sempre un grande spunto di riflessione leggere i tuoi post. hai spesso dato forma scritta a pensieri e stati d'animo che hanno a lungo divora anche me, e devo ammettere che sapere di non essere il solo a vivere determinate situazioni è stato da un lato un sollievo, dall'altro uno spunto per lavorare sul mio benessere interiore, accettando il mio essere gay. Conosco bene la "schizofrenia" di cui parli. La vivo quotidianamente. Neanch'io ho mai avuto una relazione con un uomo e mai come adesso l'ho più desiderata. questo però mi pone davanti a delle scelte. scelte che vanno al di là di quello che penseranno "gli altri". parlo di scelte di coerenza.
    Ti racconto uno dei tanti aspetti del mio spread. Io sono un cristiano cattolico e praticante. Solo da poco, come ti ho anche raccontato in un commento qualche tempo fa, sono riuscito a liberarmi dai paletti che io per almeno un decennio (eh già!) ho messo alla mia omosessualità (addirittura temuta!)... Ma da quando ne ho parlato con un paio di amiche sono tornato a respirare. mi sento sollevato da questa presa di coscienza e felice che d'ora in avanti potrò dare a me stesso la possibilità di vivermi per quello che sono, senza vergognarmene. Ma questo mio senso di liberazione, di nuova libertà che ho concesso a me stesso di vivere la mia omosessualità lo vedo incompatibile con il mio credo, la mia fede, che nella mia vita ho un ruolo fondamentale. Io al contrario di te, non sono per NULLA indulgente con me stesso, ma molto rigido e critico. e questo amplifica di più la schizofrenia, la divergenza fra la testa e la pancia. è una situazione davvero difficile da gestire per me... senza voler snaturare la natura del tuo post, trasformandolo in qualcosa di diverso come la conciliazione fra l'omosessualità e la dimensione spirituale, voglio solo lasciarti la mia testimonianza: non sentirti sbagliato. Molti di noi fanno i conti con dimensioni contrastanti del proprio essere. ed il fatto di avere coscienza di queste divergenze non è cosa da tutti. denota una grande interiorità. questo non è un invito a non lavorare sull'appianamento di questi differenziali. ma credo che il consiglio che ti ha dato "luci69" sia davvero prezioso: "Forse è giunto il momento di decidere cosa è importante per te." e sulla base di questo, da persona profonda quale sei, troverai il modo per lavorare su quegli aspetti che entrano in conflitto nella tua vita. Forse non li appianerai del tutto, ma ne smusserai gli angoli. Ti auguro davvero ogni bene.

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    1. scusa... mi sono appena accorto della mia prolissità...

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    2. Bello il tuo intervento. Molto interessante e mirato il racconto del tuo spread rispetto a due dimensioni completamente tue, completamente intime, che senti non collimare. Grazie

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