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martedì 26 marzo 2013

La 99ma notte

Merda di una malinconia. Ogni volta che c'è un desiderio irrealizzato o un amore impossibile, ogni volta che c'è una sconfitta che venga dal di fuori o nasca da te, io mi ritrovo col groppo in gola. E' il mio punto debole.


Una volta un re fece una festa e c'erano le principesse più belle del regno. 
Ma un soldato che faceva la guardia vide passare la figlia del re. Era la più bella di tutte e se ne innamorò subito. Ma che poteva fare un povero soldato a paragone con la figlia del re! 
Basta! Finalmente, un giorno riuscì a incontrarla e ce disse che non poteva più vivere senza di lei. E la principessa fu così impressionata del suo forte sentimento che ci disse al soldato: "Se saprai aspettare cento giorni e cento notti sotto il mio balcone, alla fine, io sarò tua!"
Minchia, subito il soldato se ne andò là e aspettò un giorno, due giorni e dieci e poi venti. 
Ogni sera la principessa controllava dalla finestra ma quello non si muoveva mai. Con la pioggia, con il vento, con la neve era sempre là. Gli uccelli ci cacavano in testa e le api se lo mangiavano vivo ma lui non si muoveva. Dopo novanta notti era diventato tutto secco, bianco e ci scendevano le lacrime dagli occhi e non poteva trattenerle ché non aveva più la forza manco per dormire... mentre la principessa sempre che lo guardava. 
E arrivati alla novantanovesima notte il soldato si alzò, si prese la sedia e se ne andò via
--------------------
Ora ho capito perché il soldato andò via proprio alla fine. Sì, bastava un'altra notte e la principessa sarebbe stata sua. Ma lei poteva anche non mantenere la sua promessa. Sarebbe stato terribile. Sarebbe morto. Così invece, almeno per novantanove notti, era vissuto nell'illusione che lei fosse lì ad aspettarlo.


Certe attese sfiniscono, certe sconfitte devastano.
Speri solo in un abbraccio che ti salvi


[da Nuovo Cinema Paradiso]

25 commenti:

  1. Credo che questa storiella sia stata ispirata da quella che riporta Roland Barthes nel suo libro Frammenti di un discorso amoroso, solo che al posto del soldato c'è un Mandarino Cinese e al posto della principessa c'è una Cortigiana, ma il risultato non cambia.

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    1. Grazie per la dritta. Non conoscevo ne Barthes, ne Frammenti di un discorso amoroso. ^_^

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  2. Ciao (In)consapevole, se puoi passa da Il mio mondo espaso perché c'è qualcosa che ti riguarda ^_^. A presto

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  3. Si soltanto che dopo un certo numero di attese e sconfitte è difficile anche andarsene a cercare nuove illusioni o abbracci che ci salvino.
    Un abbraccio (In) e speriamo che questo periodo passi prima o poi sia per te che per me. :)

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    1. Vero.
      La peggior cosa non è "illudersi", ma non avere neppure più il coraggio di sperare.

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  4. Allego la il commento a ciò che scrive Loran ... so cosa vuol dire l'attesa perchè sono stato la figura opposta di chi aspetta. Vorrei continuare la storia:
    Il soldato in quella notte se ne andò, ne passarono molte altre insonni e giorni lunghissimi prima che il soldato riacquistasse il suo vigore, la sua forza e la sua bellezza. Dal canto suo la principessa si accorse di non essere in grado di amare che se stessa così si mise in ricerca ... alla ricerca di qualcosa che non sapeva neppure lei ... così passò tutta la sua vita "cercando" finchè un giorno sorprese la sua dama di compagnia che piangeva in un angolo del palazzo: "che hai da piangere?" rispose "piango perchè non ti sei accorta di esser cieca!" La principessa infatti dopo quella notte in cui il soldato se ne andò perse la vista ... la vista del cuore! Quella che orienta le scelte.

    un abbraccio (In)
    da wolemberg

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    1. Ma se la principessa prende consapevolezza di aver perso questa vista del cuore, forse può provare a rimediare. Te lo auguro. :)

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  5. Queste storie mi angosciano, davvero. Meglio fare finta di niente e essere cinici non aspettando nessuno.

    Buona Pasqua

    http://anthroposis.blogspot.it/2013/03/easter-is-gay.html

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    1. Oddio, mi spiace.
      Lungi da me l'intenzione di angosciare qualcuno. :(

      Grazie per gli auguroni pasquali testosteronici :)

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  6. Questo genere di storie con la "morale" cattiva proprio non mi van giù. Non mi piacciono perchè non ti insegnano come fare bene, e nemmeno come evitare il male! Si limitano a mostrarti che le cose in generale sono brutte.
    No grazie.
    Non mi fanno bene per nulla.

    Lo so già che al mondo ci sono cose incasinate, brutte, fragili e che anche in noi stessi non è sempre tutto rosa e fiori.
    E poi alla fine la storiella fetente ti regala pure la fregatura. Il soldato esce di scena e la storiella finisce. Ah grazie! Io sono ancora qui, mica posso chiudere tutto e far finta di nulla (o peggio!)

    Scusa il mezzo sfogo, ma ho già passato dei brutti momenti per storie del genere, storie che mi raccontava in primis mio padre quando ero piccolo.

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    1. Come detto a Xersex, nessuna intenzione di far star male nessuno e se ti ha creato disagio ci sta tutto anche lo sfogo. Anzi... :)

      Però mi prendo il diritto di postare anche queste storiacce, se a me dicono qualcosa.
      Perchè sai: quando raccontavo della felicità in amore c'erano i cinici e delusi, feriti dalla vita, che si incazzavano per la sdolcineria, se racconto qualcosa di triste, c'è a chi fa male. Non si faranno mai contenti tutti.

      E poi comunque, io il finale buono l'ho messo, non so se lo hai notato. Nell'ultimo video il "soldato" Salvatore che aspetta invano otterrà la sua Principessa.
      Perchè alla fine, il messaggio che voglio dare è di speranza. :)

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    2. Io che sono invece diventato cinico, non aspetto neppure una notte nessuna principessa e nessun principe. Se tu vuoi postare storie tristi, è giusto che tu lo faccia, è il tuo blog, non vedo perchè non dovresti. La vita mi ha fatto diventare cinico insonsapevolente e quando mi sono accorto di esserlo diventato, non ho fatto niente per fermare il mio cinismo, ma anzi l'ho preso come arma di difesa contro le fregature della vita. Ricordatevi però che nella vita tutto si paga: chi è cinico paga la sua sicurezza con la solitudine, chi è invece aperto all'amore e alla vita rischia di soffrire.

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    3. "chi è cinico paga la sua sicurezza con la solitudine, chi è invece aperto all'amore e alla vita rischia di soffrire".
      Sento molto vere queste tue parole. Grazie.

      Insomma il bicchiere è sempre mezzo pieno e anche mezzo vuoto. Mai una sbronza ma neanche si muore di sete. C'est la vie. Poi ognuno la vita la conduce un po' come vuole e un po' dove gli eventi lo portano

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    4. Credimi: non invento niente, ma cerco di esprimere come credo che sia la vita. Anche la simbologia orientale di Yin & Yang dice la stessa cosa: non ci può essere bene/felicità senza male/dolore. Non solo paghiamo tutte le nostre decisioni, ma ciò che seminiamo lo raccoglieremo prima o poi.

      Sullo Yin e Yang avevo fatto dei post:

      http://anthroposis.blogspot.it/search/label/Yin%20Yang

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    5. Ovvio che puoi postare ciò che più ti piace, anche se son storie tristi! (e io credo che continuerei a seguirti lo stesso: un po perchè ti devo tanto, un po perchè ormai sei, anche se anonimo, un amico)
      A me toccano solo molto sul vivo non tanto le storie tristi, ma le storielle con la morale triste...come ti accennavo ho dei trascorsi personali collegati a queste. Sembrano vere, belle, danno una lucente patina di arte a ciò che in altri momenti magari era un semplice pensiero triste. E spesso finiscono per dire delle sonore cavolate o peggio intrappolare il nostro pensiero in schemi che ci rendono infelici. Ovvio che questa sia una mia opinione.

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    6. Non solo è una tua opinione, ma anche una tua esperienza che tra l'altro tocca tasti dolenti. E' naturale che ti crei un qualche disagio. Lo rispetto.
      Un abbraccio :)

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  7. Ciao In,penso che sia giusto guardare in faccia la realtà,ma spesso la stessa,è frutto delle nostre scelte.
    Noi ci freghiamo con le nostre stesse mani,cercando prima e creando dopo i presupposti per compiacere le nostre aspettative,e poi piangersi addosso.
    No...Mi spiace,ma non approvo questi giochini che la nostra psiche elabora per il gusto dell'autocommiserazione.
    Si,attirerò sicuramente le attenzioni e le critiche di chi troverà cinico il mio commento,beh dunque,meglio sarebbe stato dirti:povero,quanto mi dispiace,oppure:è successo anche a me,come ti capisco.
    Invece mi sento di spronarti a fare una buona e saggia introspezione.Cercare di deporre armi e corazze e far esprimere Noi stessi,anche la più fragile parte di noi,metterci a nudo,ridicolizzarci,si quasi ucciderci,per dar spazio alla parte di noi che spesso urla la voglia di osare.
    A volte,fermarsi,voltarsi e ritornare sui nostri passi.....vale proprio la pena,soprattutto se in gioco c'è un sentimento che avevamo sottovalutato.
    Amare è una bella fregatura,ma a giocarci è peggio!
    Un caro saluto,non me ne volere.

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    1. No Lupus,
      facciamo un passo indietro.
      Non te ne voglio di nulla ma chiariamo che questo post non cercava un "povero,quanto mi dispiace,oppure:è successo anche a me,come ti capisco."
      Neppure devo fare nessuna introspezione e deporre le armi e corazza, ne smetterla di fare "i giochini con la nostra psiche" come li chiami tu.
      Perchè questo post NON racconta di me. In questo momento non sono soldatino che sta aspettando invano nessuno, coltivandosi nell'illusione e mollando prima del responso.
      E allora perchè ho postato tutto ciò? Banalmente (e chi mi segue su twitter lo sa), martedì hanno ridato la versione integrale di Nuovo Cinema Paradiso, e l'ho aspettata con desiderio tutto il giorno perchè adoro quel film. Rivedendolo ho "ritrovato" questa storia che mi ha sempre toccato e l'ho voluta proporre ai miei lettori.
      Mi han sempre toccato le storie degli amori impossibili e "godere di queste tristezze" è forse anche un modo per esorcizzare. Son mica l'unico, anzi... La cinematografia e la letteratura si alimentano di tutto ciò.

      Benvenuto tra i lettori (e commentatori) del blog :)

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  8. Ciao,grazie per il benvenuto (non so se è ironico),mi auguro di no,visto che sei sempre così attento e puntuale nelle tue risposte,ti accorgerai rileggendo qualche vecchio tuo post che avevo già commentato e ricevuto il tuo benvenuto.
    Complimenti per il tuo "IO" così ROBUSTO.
    Nella mia colossale stupidità credo che le cose che ci attirano o comunque ci danno delle emozioni,sono in qualche modo (la dico leggera anche se dovrei dire indissolubilmente)legate al notro Io interiore (che per fortuna è meno FALSO di quanto possiamo essere).Prendo atto della tua precisazione,anche se il mio dire irruento,non vuole OFFENDERE nessuno che si senta tanto forte da non mettere mai in discussione se stesso.
    Penso,e studi nel settore psicologico non mi smentiscono,che in ognuno di noi ci sono cose da rivedere,solo allo scopo della conoscenza e consapevolezza del proprio essere.
    Ma a te tutto questo non serve....E poi,non parlavi mica di te!
    Grazie per la risposta,leggi il tutto te ne prego,cercando di immaginare un sorriso di affetto e stima sulle mie labbra.
    Augurando una Buona Pasqua a te e tutte le persone Care,ti lascio i miei più sinceri saluti ;-)

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    1. Nessuna ironia nel benvenuto. Ricordo qualche tuo commento nel blog di S, ma non nel mio. Me so' sbajato, che ce vuoi fa alla mia età. Quindi ti ricordavo come nuovo qui e ti ho dato il benvenuto.

      Io, non ho un "IO" robusto, ne parla il mio blog di tutte le mie debolezze e insicurezze, e sono più che d'accordo che ciò che ci attira è in qualche modo legato e dentro a noi. L'ho anche spiegato nella risposta al tuo commento: "mi han sempre toccato le storie degli amori impossibili". Ma ho precisato che aver postato la storia del soldato che attende l'amore e poi si arrende, per quanto mi piaccia perchè fa vibrare certe corde interiori, non mi appartiene ora e questo post era solo contingente alla ri-visione del film che tanto amo.
      Neppure, e spero che leggendo il mio blog qualcuno me ne dia atto, ho mai pensato di non dovermi mettere in discussione, anzi... mi si rimprovera di farlo troppo. Al di là del mio motto di stizza ora, accolgo il tuo invito a farlo una volta di più perchè da buona persona che si complica la vita, non è mai troppo.
      Ma lasciami dire che mi sembrano un po' uno sgambetto queste tue parole ("a te tutto questo non serve,... E poi non parlavi mica di te!", la sottolineatura sul FALSO in maiuscolo).
      Comunque gli auguri di pasqua li rigiro anche a te, sinceri quanto i tuoi (e non c'è ironia neppure qui)

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  9. Io, per non sapere nè leggere nè scrivere, un abbraccio, pure un po' scabrosetto, te lo mando. Aspetto ad augurarti buona Pasqua, perchè sono troppo elegante per arrivare tra i primi (in tutti i sensi). besos

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    1. Se è scabrosetto lo prendo più che volentieri. E altro che abbraccio! Pretendo che tu mi metta le mani dappertutto :D

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    2. regà, se ve fate l'auguri così, ve ce vuole er sottofondo musicale adatto: questo!
      http://youtu.be/it4MOrMG1DQ

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