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sabato 21 luglio 2012

Quando il sesso ti devasta

Le pulsioni ingestibili.
Il bisogno di sfogarsi.
Ma anche il bisogno di personificare il sesso agito, in un rapporto, in una persona che conosci, che ti conosce.
Stasera vedrò L. e soddisferemo il bisogno di cavalcata che ho raccontato nel post precedente. Ma c'è anche il bisogno di ritrovarsi negli occhi dell'altro, nei pensieri dell'altro. Non si spiegherebbero altrimenti, per solo sesso, le lunghe telefonate, gli sms, i tentativi pur nella distanza, di "partecipare" alla vita dell'altro.

Ho rivisto Shame, il film di cui vi avevo già espresso alcune mie riflessioni nel post "La vergogna è la solitudine" e l'ho ritrovato ancora efficace e sconvolgente.

Il sesso raccontato quando passa dal piacere alla dipendenza, quando diventa esperienza devastante.
Magistrali i primi 7 minuti del film, che condivido qui con voi (così li può vedere anche L. che non è mai riuscito a vederlo). C'è già tutto in questo incipit: la solitudine, le giornate inemozionali, il risveglio al mattino dopo lo sfogo sessuale della sera precedente con la escort...

...nei primi sette minuti vi si regala pure l'inquadratura del cazzo a riposo di Fassbender :P e non voglio commenti su quel pisello, ok?... Si invece, li voglio, ecccome ;)...

 il sentirsi ancora inappagati, la sega nella doccia, la seduzione esercitata con il solo sguardo sulla metropolitana (scena davvero seducente grazie anche alla colonna sonora in crescendo a sottofondo).


Poi c'è il resto del film, e parla di presa di coscienza di quanto ti sta accadendo. Di quanto quel piacere, che è un bisogno innegabile e da considerare per il proprio benessere, possa trasformarsi in una trappola. E quindi si annebbiano le capacità di creare relazioni serene. Non vi racconto ciò che potreste vedere nel film, i tentativi di "ripulirsi", di ricostruire un proprio vissuto affettivo, che è il clou di quest'opera.

Vi posto invece altri 5 minuti, disperati, quando la spasmodica ricerca del sesso "ora", "adesso", in una di quelle sere dove senti che anche un cane bagnato è meno solo di te e si va a mendicare ovunque, compresa una dark room gay che per Brandon, protagonista etero del film, è proprio l'ultimo ripiego.


Penso a quelle sere passate in chat, prima di buttarmi nell'incontro col primo "amore" A., penso a quella mia fase bulimica tra A. e gli inizi con L.
Penso a quanti gay in the closet rischiano di vivere la loro esperienza affettivo-sessuale solo così all'ombra di un pc...Attenzione, non sto dicendo che è un rischio per i gay, nel film è ad esempio chiaro che la problematica riguarda anche e molto gli etero, ma penso che una sessualità che si limita alla sola pulsione senza un tentativo di costruire un rapporto, un affetto, una conoscenza, anche solo un'amicizia, diventi col tempo mortificante. E penso, (forse è un mio pregiudizio) che noi ometti (e/o noi gay) siamo un po' più a rischio, così esperti di scop'amici quali siamo...

Ancora una volta il messaggio che mi porto dentro dopo aver visto questo film è che la vergogna non è il sesso o le porcate, la vergogna non è proprio l'appetito della carne. La vergogna è la solitudine che ci costruiamo da soli quando non sappiamo più ascoltare i nostri bisogni reali di relazione.

E intanto stasera si fa l'amore...

23 commenti:

  1. Dev'essere un film molto forte ma anche eccitante da quanto vedo nei tuoi due estratti.
    Mi piace la riflessione che fai. Mi procurerò il dvd

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  2. Il commento? Quando avrò finito di premere il replay sul primo piano del cazzone di Fassbender. Porca miseria che uccello, ed è solo a riposo, immagina quando è bello duro. mmmmh

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    1. ;P
      Ricorda però che non è detto che da duro esprima poi molto di più.
      Io, ad esempio, a riposo sono ben messo, diciamo più o meno come lui, poi in erezione sto messo bene ma non son di certo superdotato...

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    2. hai capito, hai capito.... hehehehehe!

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  3. Auuuuuuuuuuuuuuuu!!! Buona galoppata XD

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  4. No, non è così che io intendo il sesso! E' una dipendenza maniacale e devastante, che ottenebra la mente e condiziona ogni relazione.
    All'interno di una relazione affettiva il sesso è gioia, è piacere, è divertimento, è senso di appartenenza reciproca, è forza per affrontare la vita ...

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    1. Può anche esserlo (bello) in una relazione non solo affettiva ma se questa diventa l'unico modo di approcciarsi al sesso, in modo compulsivo, poi diventa deleterio. Sono comunque d'accordo con te!

      Ti consiglio di guardare questo film, Parigino.

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  5. Si hai ragione è la solitudine il vero problema. spesso penso che un po' di pigrizia insieme alla creatività mi ha salvato dalla compulsività e dal traferire sul sesso il bisogno di essere amato.

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    1. Quindi la pigrizia (vizio capitale) ti ha salvato da altri vizi. Interessante :)

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  6. è bello il sentimento che ne esce, sono stato anche io cosi, scopavo con ragazze e uomini solo per soddisfare il mio ego e la mia lussuria. Non ero dipendente... è stato solo un periodo in cui cercavo me stesso.
    L'uccello di lui è trooooppppoooo lungo e non me ne faccio niente se possono godere solo gli occhi.
    L'uccello del mio ragazzo è fatto di carne e amore. e questo è ritornare in se stessi e felici di una realtà stabile.
    Un abbraccio a te ed L...vi adoro....

    Forse un giorno racconterò TUTTE le mie epserienze estreme, che mi hanno aiutato ad essere quello che sono e di cui, adesso, serenamente sorrido....W la Vita, l'Amore, il Sesso...siamo semplicemente VIVI!

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    1. Troooopppo? Oddio, lungo ma non troppo... suvvia!
      Attendiamo il racconto delle tue esperienze visto che ora è una fase superata e che vivi il sesso con la massima serenità!

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  7. E' da quando uscito il film che mi prometto di vederlo ed ancora non riesco...mi ha proprio incuriosito la trama, e non solo...

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    1. A me è piaciuto molto. E' forte, e anche lento. Ma denso. Te lo consiglio.

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  8. O si era veramente appena svegliato o il set era estremamente riscaldato.... comunque niente di impressionante, ho visto cose ben "peggiori".... e se le ho viste io.. figuriamoci.
    Per il resto, concordo con te, ci si può abuffare di gelato uno, due giorni, è vero, è nutriente ed è buonissimo ma poi serve altro, si ha voglia di altro.

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    1. Eh eh... ne han visti anche i miei occhi... e di ben "migliori"!

      La cosa interessante del film è che il protagonista si accorge di aver voglia di altro e lo cerca, eppure ormai è devastato dalla compulsione e dalla dipendenza. Un'ossessione davvero inquietante.

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  9. Allora... allora... per prima cosa dico che DEVO vedere quel film! I due spezzoni mi hanno troppo incuriosito e devo dire che le riflessioni che hai fatto mi colpiscono sul vivo... perchè la fantasia mi spinge spesso a desiderare e a idealizzare un certo tipo di sesso, ma poi mi chiedo fin dove è lecito spingersi... sicuramente alla fine penso che il sesso è meraviglioso se fatto con la persona giusta, se si condividano senzazioni, piacere ma anche sentimento... altrimenti si rischia di soddisfare il desiderio sbagliato.
    Nella scena iniziale, nella metro, ad esempio, ritrovo tutto il mio io... la ragazza che sta al gioco e rilancia di sguardi e di allusioni, il desiderio c'è eccome, anche in lei, ma poi, nel momento di giocare davvero, nasce il terrore e scappa... ecco quella sono metaforicamente io...
    Pur non avendo visto il film, credo che alla fine il punto sia questo... si cerca di soddisfare dei bisogni, di riempire dei vuoti, ma nel focalizzare tali bisogni ci si sofferma sul desiderio sessuale, piuttosto che sulla sofferenza della solitudine, perchè il primo è molto più facile ed immediato da soddisfare.
    La solitudine è una ferita aperta che continua a sanguinare e non si richiude da sola, non si rimargina con il tempo, rimane aperta e sanguina sempre di più... Lo stordimento del sesso è come un'antidolorifico, ti stordisce, non senti dolore, ma il male è sempre lì.
    Ripeto... voglio.vedere.quel.film.
    Baci Luci

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    1. E' molto efficace l'immagine che usi, quella del sesso come stordente antidolorifico.
      Dico solo una cosa: devi.vedere.questo.film

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  10. colonna sonora meravigliosa e azzeccatissima..
    beh non sapevi che per i boxer, oltre alle taglie xs, x, m, l, xl, xxl, c'è la taglia "fassbender" XD
    però un pò di giustizia divina c'è dai.. alto, superdotato, ma col culo piatto !

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    1. La colonna sonora è davvero un must: oltre a quella composta appositamente per il film, ci sono pezzi di Bach che creano un contrasto davvero efficace, ad esempio mentre fa jogging di notte nel traffico newyorkese.

      P.S.: A me quel suo culetto così... da starci in una mano, piace molto...

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  11. "la vergogna non è il sesso o le porcate, la vergogna non è proprio l'appetito della carne. La vergogna è la solitudine che ci costruiamo da soli quando non sappiamo più ascoltare i nostri bisogni reali di relazione."

    bravo bene bis!

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    1. Io il bis lo vorrei sempre fare sull'ultimissima frase del post :P

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