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sabato 13 ottobre 2012

Pugni ai pregiudizi


Stupito stamattina, quando in edicola a comprare la Gazzetta dello Sport, ho trovato sulla copertina del magazine SW - Sport Week, la foto del pugile Orland Cruz  e la grossa scritta, in testa alla pagina, SONO GAY. PROBLEMI?

Non sono argomenti che ti aspetti dalla Gazzetta, perlomeno sai che se per grazia ci dovesse essere un articolo su questi temi (e in realtà ogni tanto questa attenzione c'è - vedi link) te lo puoi trovare all'interno del giornale non in prima pagina.
E mi piace immaginare che chi oggi si troverà in mano la rivista, in genere lettori più avvezzi al calcio-scommesse che alle rivendicazioni LGBT, un pensiero o una domanda nuova se la possa portare a casa.
Si, perchè la copertina è efficace: la foto a tutta pagina è quella di un pugile, sudaticcio e con guantoni in pugno, maschile ma non incazzato col mondo,anzi sorridente. Un sorriso convinto, fiero e maschio.

Vi riporto l'intervista che si trova all'interno del magazine e vi consiglio di procurarne una copia per un altro articolo di spalla a questo, dal titolo "Ma quanto è difficile fare coming out"

IO CHE AMO GLI UOMINI E LA BOXE
NON NE POTEVA PIU' DI NASCONDERSI. NON HA PAURA DEL GIUDIZIO ALTRUI, PERCHE' HA UNA FAMIGLIA CHE LO SOSTIENE E NEL SUO SPORT SI SENTE UN FENOMENO. COSI', ALLA FINE IL PUGILE PORTORICANO LO HA DETTO: "SONO GAY, E ALLORA?"


Per il popolo di Puerto Rico, il pugile Orlando Cruz sino all'altro giorno era semplicemente "El Fenomeno". Adesso questo ragazzo di 31 anni dal fisico scultoreo tutto tatuato ma dalla voce molto delicata per tutti è il primo pugile professionista ad avere annunciato pubblicamente di essere gay. «So di avere stupito il mondo intero con il mio coming out», racconta prima di infilarsi i guantoni e cominciare ad allenarsi sul ring della sua palestra nel quartiere Parcelas Falù della capitale San Juan, in vista della difesa della corona latina Wbo, il 19 ottobre contro il messicano Jorge Pazos, «però non avevo altra scelta, ero stanco di spacciarmi per quello che non sono. Sì, la boxe è uno sport per machos però io, anche se gay, sono un uomo e un pugile come gli altri. E adesso pretendo anche maggiore rispetto».

Quando ha iniziato a tirare di boxe lo ha fatto per sentirsi più forte e sicuro?

«A 7 anni, nelle strade di San Juan de Puerto Rico, facevo a botte tutti i giorni, dovevo difendermi».

Difendersi da cosa? La offendevano perché era un po' effeminato?

«Guardi questi muscoli e questo corpo, le sembrano quello di una femmina? La strada è stata una scuola, anche se io avrei preferito sfondare nel calcio».

Giocava sul serio o soltanto per divertimento? E in quale ruolo?

«Ero il numero dieci dell'Academia Quintana, giocavo molto bene, avevo pieni fini e grande fantasia. Il mio idolo era Ale Del Piero, anche se la mia squadra del cuore è da sempre il Barcellona».

Adesso Del Piero gioca a Sydney, in Australia

«Io in Australia ho incontrato Muhammad Ali, il mio idolo, è per lui che ho deciso di fare il boxeur. Quando lo vidi, scoppiai a piangere, lo ringraziai di quanto aveva dato al pugilato, tremavano le mani più a me che a lui malato di Parkinson».

Muhammad Ali sarebbe stato fiero del suo coming out. Ha sempre lottato per la difesa dei diritti delle persone considerate più deboli dalla società...

«Forse sì. ma non lo sapremo mai. A me basta che sia fiera di me mia madre Dominga. Dietro l'orecchio destro ho tatuato l'iniziale del suo nome in caratteri cinesi. Sull'avambraccio invece l'aquila, simbolo del coraggio».



Lei lo ha avuto di certo nel fare coming out. Sua madre che cosa le ha detto?

«Lei e i miei cinque fratelli sapevano già che sono gay, così come i miei amici. Tutti loro mi hanno sostenuto nella mia decisione di parlare, si rendevano conto che non ce la facevo più a fingere, a nascondere i miei gusti sessuali, a continuare a essere ipocrita di fronte a tutto il popolo portoricano: io sono fiero di essere un omosessuale».

Però per pochi mesi era scappato a vivere nel New Jersey...

«Avevo bisogno di stare un po' lontano proprio per riflettere sull'opportunità di uscire allo scoperto, e volevo imparare bene l'inglese per la mia carriera».

Non teme ora di venire schernito dagli altri pugili? La boxe è un mondo mascolino, un avversario potrebbe apostrofarla con quegli epiteti poco gentili che a volte vengono stupidamente rivolti agli omosessuali...

«Finora gli altri pugili si sono complimentati con me. Se mi daranno del maricon (omosessuale; ndr) sul ring, beh, sarà più facile reagire e avrò una ragione in più per stenderli al tappeto».


Pensa che diventerà un esempio?

«Io invito tutti gli altri sportivi professionisti a farsi avanti, possiamo essere un modello per tutti quei ragazzi che subiscono episodi di bullismo a causa delle loro preferenze sessuali. Siamo nel 2012, è giunto il tempo che una persona sia apprezzata e amata per le sue qualità umane, capacità professionali o sportive, l'amore per la patria, indipendentemente dal fatto che sia etero, bisessuale, omosessuale».

Il cantante Ricky Martin, suo connazionale, che fece coming out nel 2010, si è complimentato con lei.

«Mi ha fatto molto piacere. Che bello se anche Tiziano Ferro si mettesse in contatto con me, adoro le sue canzoni, specialmente "Imbranato" (inizia a cantarla). Anche se il mio idolo musicale è Laura Pausini».

Lei ha un fidanzato, adesso?

«La mia metà adesso è la corona del titolo mondiale, voglio quella cintura intorno al torace, la voglio per mio padre che forse è stato la persona più scossa dal mio annuncio. Come ogni uomo centro americano desiderava un figlio che fosse tutto sangue del suo sangue, ma dovrà farsene una ragione».



E i suoi tifosi a Puerto Rico, un paese profondamente cattolico, le staranno vicino oppure teme che, soprattutto in caso di sconfitta, la potrebbero abbandonare?

«Io sono cattolico, rispetto anche se non condivido quel che pensano la Chiesa e il Papa sui gay, però non posso farci nulla. Sono omosessuale e faccio il pugile. Uno dei comandamenti, comunque, dice di non mentire... Puerto Rico mi ha sempre amato, dandomi il soprannome di El Fenomeno poiché a tirare di boxe, con la mia potenza e velocità dei pugni, sono un fenomeno: perché dovrebbe tradirmi?».



Ci sono altri gay nel pugilato? Li ha mai incontrati? Oppure nel villaggio olimpico? Lei ha partecipato ai Giochi di Sydney nel 2000.

«Sicuramente sì, anche se magari nel pugilato, essendo uno sport molto macho, sono meno rispetto ad altre discipline. C'è molta codardia nella società contemporanea, figuriamoci nello sport. Come si fa a discriminare, emarginare, insultare una persona per i suoi orientamenti sessuali? Il mondo deve evolversi, è tempo di farlo. E io col mio piccolo gesto credo di aver dato un contributo importante».

Lei, da quando ha fatto coming out, viene intervistato dalle televisioni di tutto il mondo. Non è che con questo annuncio si è fatto anche tanta pubblicità? E le arriveranno lucrosi contratti?

«Io semplicemente non ce la facevo più a nascondermi, non potevo guardarmi allo specchio senza sentirmi male e poi qualcuno probabilmente si era accorto delle mie preferenze sessuali. Tutta questa pubblicità può fare solo bene agli omosessuali di tutto il mondo e anche agli etero: lo ripeto, il mondo apra i propri cuori e la propria mente».

È vero che ha la passione per la moda italiana?

«Adoro gli abiti di Dolce &Gabbana, Armani e Valentino, per loro sfilerei tanto volentieri. Anche perché vorrebbe dire venire in Italia, fare un viaggio alla scoperta delle vostre bellezze artistiche. Un altro tabù da sfatare, infatti, è che i pugili nati in strada come me siano ignoranti».

Le è mai successo di innamorarsi di uno sportivo?

«Io preferisco gli attori come Tom Cruise. Però le assicuro che per un pugile gay è difficilissimo innamorarsi, uscire a cena, avere una relazione con un uomo comune. Non voglio nascondermi nei bar di periferia, in appartamenti di cittadine lontane. Voglio amare e tirare di boxe: io amo gli uomini e il pugilato. Dove sta la contraddizione?».


[di Luca Bergamin]
SW- Sport Week n° 609 - 13 ottobre 2012

=======
Aggiornamento del 27 ottobre 2012

Cruz batte ai punti, in 12 riprese, il messicano Jorge Pazos e si conferma detentore della corona latina dei pesi piuma versione WBO.

Sportweek gli dedica un altro servizio corredato di fotografie del combattimento!
(Sw - Sport Week n° 611 del 27 ottobre 2012)

29 commenti:

  1. Bel personaggio (non solo fisicamente), pessima intervista: quando vedo che alla 2^ riga il coglione che ha scritto il pezzo deve far notare la "voce molto delicata", mi scatta il vaffanculo omaggio.
    Per non parlare della domanda idiota sulla moda.. perchè si sa che tutti i froci sò tanto fascion, nevvero?

    [scusa gli eufemismi, ma quando leggo colleghi così idioti perdo ogni autocensura e mi scordo la netiquette!]

    PS: lo sapevi che faccio il giornalista, nevvero? Beh, in caso contrario, adesso lo sai!

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    1. Hihihi
      E' vero alcune domande sono banali, anzi sciocche! Però lui è forte quando dice: "Un altro tabù da sfatare, infatti, è che i pugili nati in strada come me siano ignoranti." Secondo me è una frecciatina! Hihihi

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    2. Purtroppo conosco pochissimi giornalisti ,soprattutto sportivi,che sappiano trattare l'argomento omosessualità serenamente e fuori dai luoghi comuni (moda, vocina, etc) Credo che -tranne i casi eclatanti e meritori di coming out in diretta - siano proprio loro che spingano gli sportivi omosessuali a vivere in maniera schizofrenica . E continuano a perpetuare il "machismo" nello sport.Luigi43

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    3. @ Freedog - si, mi avevi detto qualcosa riguardo al tuo scrivere di cinema, ma non ho chiaro se ti occupi ancora di questo o di altro.
      Anch'io ho notato quella domanda ma poi sono andato oltre appassionandomi alle risposte di Cruz "Guardi questi muscoli. Le sembro effeminato?"

      @ Luigi43 - sui pochi giornalisti che sappiano trattare l'argomento, concordo!; sul fatto che gli sportivi non facciano coming out per causa loro mi sembra però una forzatura...
      Come dice il Roccia, non gridiamo sempre al lupo, al lupo!

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    4. no no, sto sempre nel settore cinema.
      Ciò non toglie che cmq ho il tesserino da professionista, e credo di capirci qsa sul lavoro dei "cari colleghi"; diciamo che a questo avrei un po' più di qsa da digli, magari con una bella clava in mano.
      Chissà se poi non capisca meglio cosa intendo..

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    5. Fallo estradare dall'ordine allora... ma porello, semmai s'era pure impegnato. Correggilo ma lascialo crescere, già si sarà spaventato con i pugni di Cruz... :D

      P.S.: azz... bel lavoro! già vivere di scrittura..., poi se ci si unisce il cinema... rosico! :)

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    6. espellere dall'ordine (anche se estradare sarebbe una meravigliosa definizione)?
      PARE facile! Una volta che ci danno sto tesserino (ed è faticosissimo se non sei figlio d'arte e/o raccomandatissimo!) a meno che non ammazzi qualcuno o fai zozzerie galattiche è quasi impossibile!
      Già per cacciare un tipo assurdo come Farina (alias agente Betulla) c'è voluto tantissimo; siccome poi c'ha le spalle belle coperte, ancora continua a far danni.. ehm.. a scrivere dove & quando gli pare.
      Se non conosci la storiella (che spiega tanti vizi di noi pennivendoli) guarda qua
      http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Farina

      PS. cmq già te l'ho scritto tempo fa: sai scrivere benissimo, molto meglio di tanti di noi; potresti essere un ottimo critico cinematografico!

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    7. Eh già, conosco la vicenda Farina...

      Grazie per i complimenti. Ma che figura di merda ho fatto con quell'"estradare" :|

      :)

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    8. dici? beh, a me è piacuita come definizione: rende bene l'idea!

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  2. Mio padre legge sempre la gazzetta, io mai! Magari me la darà, mi dirà di leggerla... Chissà!?

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    1. Se ha in mano l'inserto di oggi, il tema è in copertina, non potrà non notarlo. Però semmai non te lo passerà per timore di dare troppa evidenza a questo argomento...
      Cerca l'inserto e leggiti anche l'editoriale sui "gay nello sport" a pag 5.
      Oppure leggilo qui:
      http://t.co/JmRgFW72

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  3. quando ho letto della voce....mi sono proprio cadute le palle!ecco, ci siamo ho pensato.belle le sue risposte.si, bel pesonaggio.sono d'accordo con Luigi per il discorso giornalisti/machismo nello sport.però qualcosina si sta muovendo solo grazie agli sportivi che si diachiarano.buona domenica xx

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    1. Ma le hai raccolte? Dico, le palle... Non ci faremo mai il callo abbastanza ai pregiudizi.

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  4. Ho letto della cosa già da qualche giorno su internet e la prima considerazione che mi veniva in mente leggendo i vari articoli era che ovunque si contrapponeva la parola "gay" alla parola "virile" e finivo per associare alla parola "giornalista" la parola "ignorante".
    Comunque tanto rispetto per queste persone che sono esempi "sani" della società, persone che ce l'hanno fatta, che possono in effetti essere il punto di riferimenti per tanti giovani che si sentono perduti e annientati nel loro segreto.
    Ho seguito anni fa il comingout di un altro atleta, l'australiano tuffatore Matthew Mitcham, che le uniche ritorsioni le ha avute dagli sponsor, che tristezza... Anche lui ragazzo d'oro, serio, umile, simpaticissimo, sempre sorridente, una bella persona, che poteva essere presa a modello di un mondo sportivo che forse era pronto per cambiare, ma in fondo, un'altra occasione persa per il mondo del business sportivo, sempre miope.
    Spero vivamente che in futuro saranno sempre di più gli sportivi che avranno il coraggio di uscire allo scoperto, per dimostrare che può esistere un altro concetto di sport... Mi piacerebbe tanto vedere i calciatori gay fare comingout solo per metterla nel c... agli ignoranti come Cassano! XD
    Baci e buona domenica a tutti. Luci

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    1. No scusa... tu e le tue visioni da etero: nel culo a Cassano?
      Cioè, quello dice cazzate e si merita pure quella goduria di premio?

      Ah ah...

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    2. Io da mamma frustrata dico sempre: "del male a nessuno, dei figli a tutti!". Si potrebbe parafrasare, nel vostro caso, "del male a nessuno ma nel culo a tutti!" (... Se mi sentisse la mamma quando parlo così bene francese... XD) che vorrebbe dire che prima di criticare o di offendere bisognerebbe avere provato!
      Ecco il senso del modo di dire di me "etero" potrebbe essere quello!
      Baci Luci

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    3. Era chiarissimo :D
      Ma precisavo che nel mondo degli etero spesso "in culo" è solo doloroso, nel mio mondo è anche un desiderio. Ah ah

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  5. Un vero esempio positivo per tutti come uomo e come sportivo, a differenza di tanti "campioni" che parlano sempre dell'esempio positivo che lo sport dovrebbe dare ma poi alla fine parlano e basta.
    Una nota di merito alla alla copertina del giornale che per un paese come l'italia è una scelta anche questa molto positiva.

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    1. Infatti, al di la di ciò che abbiamo sottolineato del giornalista, quello che mi preme è riportare la bella testimonianza di Cruz e elogiare la forza di quella copertina che dalla Gazzetta dello Sport non è che la si da così per scontata. Stavolta son stati coraggiosi.

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  6. Sai quanti Croce ci vorrebbero qui da noi?
    Uno al giorno, tutti i giorni. E non so se basterebbe.Vabbè...famo che oggi so' pessimista.

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    1. Famo che quando ti senti così io ti consolo e poi però famo che quando tocca a me mi consoli tu? :)

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  7. Buon giorno, mi piace il tuo blog, si desidera scambiare link?

    www.gaybarcelonaporn.com

    Un bacio

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    1. Thank you so much for your appreciation. I don't exchange links anymore (too many, every week...). Feel free to do what you want with mine

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  8. Ce ne vuole gente così! Vai a dare del frocio a lui o a Gareth Thomas, oppure prova ad aggredirli per strada! Garantito che ti fanno ingoiare i denti e poi te li fanno rimettere a cazzotti nello stomaco!
    Forse sono un esempio anche per gli omosessuali che devono tirar fuori la grinta e non fare gli agnelli sacrificali per gli idioti di turno.

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    1. Premesso che risolvere i problemi a cazzotti non fa per me, devo dire che si, questi personaggi almeno aiutano a far capire alla gente che il gay non è solo il Malgioglio o il Signorini di turno, non è solo la sfranta, non è solo l'effeminato ma è l'uomo, maschio, anche virile, che porta in se questa preferenza sessuale semplicemente perchè è così e non per mancanza di testosterone ;)

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  9. Praticamente un figo sotto tutti i punti di vista. Beato chi se lo ciula...

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    1. Se tu assomigliassi a Tom Cruise, come dice nell'intervista, avresti buone probabilità :D

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    2. Non assomiglio manco al cugino sfigato di Tom Cruise... XD
      Voglio un pugile tutto per me!

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    3. Beh, un pugile non è facile, ma chi prende a cazzotti si. Occhio!

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