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domenica 17 marzo 2013

Papà,martedì è la tua festa. E io sono gay


Rob Portman era un leone della destra america conservatrice e non perdeva mai occasione per ruggire contro i matrimoni omosessuali e in generale contro i diritti dei gay. Finchè una sera, suo figlio...

Ascolta questa vicenda raccontata da Gramellini a "Che tempo che fa"

"La vita deve avere un debole per noi, cretini potenziali, perchè ci manda ogni tanto dei segnali. Li manda con la posta più rapida. Quella che arriva al cuore"

"Il problema non è chi cambia opinione, ma chi la cambia in malafede. Quelli che mi piacciono ancora meno sono quelli che non cambiano mai opinione, per paura di divorziare da un pregiudizio"

"Rob Portman e il figlio coraggioso" - dal The New Yorker

28 commenti:

  1. Bellissime le ultime due frasi.
    Ma se suo figlio non fosse gay? Questo è, a parer mio, un atteggiamento da stronzi. "Fin quando non è nel mio giardino non è problema mio!" questo pensano in tanti, anzi in molti.

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    1. Capita. Ma poi la vita insegna. Capita a tutti noi, ogni giorno. Nessuno è libero da giudizi (o pregiudizi), poi... qualcosa succede e...

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    2. Può essere, ma non mi convince del tutto. Non è che io voglia fare la polemica, ma io la vendo così.
      Comunque, bel post. :)

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    3. Può essere benissimo anche come dici tu. L'opportunismo esiste, eccome :)
      Ma io sono comunque felice di chi sa avere il coraggio di dire "mi sono ricreduto".

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  2. so true, visto che si tratta di un politico USA!

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  3. Gramellini è stato molto tenero e indulgente nei suoi confronti, perché ci rendiamo conto che se questo senatore non avesse avuto un figlio gay (e quindi che lo riguardava in prima persona) non avrebbe mai firmato l'appello di Obama a favore dei matrimoni gay? È giusto cambiare idea, ma nel suo caso mi sembra un grossissimo e grandissimo ipocrita.

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    1. E' quello che sostiene anche Amleto qui sopra. E' possibile.

      Non vedo connotazione negativa ad essere indulgenti. Si può scegliere se esserlo o continuare a mettere in croce chi abbiamo di fronte.

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    2. Non voglio metterlo in croce, ma mi lascia l'amaro in bocca. Se avesse detto: "dopo che mi sono informato, ho visto com'è la vita di coppia di due persone omosessuali e grazie a mio figlio gay ho capito che mi sbagliavo", non avrei avuto nulla da ridire; ma da come sono state riportate le sue parole mi sembra solo paraculaggine. È molto triste il fatto che io debba sperare che tutti gli omofobi presenti sulla faccia della terra abbiano un congiunto gay a cui vogliono molto bene affinché cambino idea. Non so se sono stato abbastanza chiaro.

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    3. più che ipocrita, lo definirei miope, nel senso che non si preoccupa di nulla di tutto ciò che vada oltre la punta del suo naso.
      Solo quando ha scoperto d'avecce er frocio in casa s'è chieso come poteva relazionarsi con lui, la sua sessualità & la sua affettività. Siccome prima il problema non lo sfiorava (o non sapeva lo sfiorasse, fate voi) non lo riguardava. Punto.

      Beh, se non è miopia questa, ragazzi..

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    4. @ Principe Kamar - l'articolo che ho linkato alla fine del post racconta meglio la scelta del padre, non toccata da Gramellini che era interessato più a fare una valutazione sul coraggio del cambiare opinione che alle dinamiche di opportunismo o meno.
      Ed è questo l'aspetto che interessa più anche me.

      Forse una delle dinamiche che crea fatica nella gente a dire "mi sono sbagliato" è anche sapere di avere contro, non solo quelli della propria ex-idea che ti tratteranno da rinnegato, ma anche quelli della nuova idea che ti tratteranno con sospetto.

      Ripeto, al di là del perchè o altre dietrologie, mi piace che abbia avuto coraggio, con un atto Politico, di prendersi una nuova responsabilità.

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    5. @freedog - concordo con te. L'aspetto più evidente ai miei occhi, più che l'ipocrisia è la miopia.
      Il non riuscire mai ad incontrare le esperienze, le vite degli altri.

      Di fatto, la miopia, è la madre di ogni pregiudizio.
      A ciascuno piace ancorarsi alla propria visione e guardare le cose da fuori, superficialmente, anzichè mettere le mani in pasta nelle esperienze altrui

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  4. Spero che riesca a far capire come superare i pregiudizi e a far venire dei dubbi anche ad altri suoi colleghi della destra americana che non hanno o non sanno ancora di avere un figlio gay. In fondo il nocciolo della questione non è tanto lui ma quanto riuscire a capire che per superare i pregiudizi e capire chi è diverso da noi bisogna cercare di mettersi nei suoi panni immaginando e dicendoci "potrebbe accadere anche a me".

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    1. Ma loran! Da quando sei diventato un blogger?
      Benvenuto!!!

      Il nocciolo della questione è proprio quello. E per far quello c'è bisogno di pronunciarsi e fare atti "politici" e indicare nuovi cammini.

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    2. Diciamo che lo sono diventato per investitura mi ha fatto blogger il proprietario di questo blog:

      http://jimihendrixinparadise.blogspot.it/?zx=de6d2f94bff6fe12

      che è un mio amico, qui due blog non sono proprio miei.

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    3. Chi non conosce JPH e Miky? Chi?
      :)

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  5. A parte il fatto che i diritti civili dovrebbero essere di tutti a prescindere, altrimenti sono privilegi (del tipo: se è tuo figlio gay che vuole sposarsi allora fottiti, ma se è il mio allora può).
    Tuttavia quando ci si accorge di aver fatto una cazzata meglio cambiare idea

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    1. Già, quando uno si accorge, bisogna avere il coraggio di cambiare idea nonostante qualcuno pensi alla tua non genuinità...

      I diritti civili necessitano di avere una consapevolezza ampia nella popolazione. La politica e i gruppi devono aiutarci a segnare il cammino.

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  6. "La Terra non può volere male all'Albero che ha generato". E in questa frase credo ci sia tutta la verità.

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    1. Grande citazione da Mine Vaganti! <3
      Anch'io lo credo (pur avendo visto tristi eccezioni che confermano la regola)

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  7. Può anche essere miopia o ipocrisia, ma quanti sono quei genitori che in nome dei loro "sani" e "onesti" principi, son pronti a buttare fuori di casa o, addirittura, a picchiare il figlio gay?
    Tanti, purtroppo.
    Quindi bravi a tutti quelli che rimettono in discussione le loro idee per venire incontro alle persone che alle persone che amano. Bravi a quei genitori che mettono i figli, i loro problemi, la loro identità, la volontà di aiutarli a realizzarsi davanti ad ogni loro pregiudizio.
    Forse significa essere ipocriti, forse significa essere miopi. Forse significa solo amare i propri figli per quello che sono.
    Se voi foste in quel figlio, giudichereste davvero così male vostro padre?
    Per me è una buona notizia da leggere in mezzo a tante che belle non sono.
    Baci Luci

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  8. Il problema è che molti non sono coscienti di avere pregiudizi e non perchè ignorano ciò che sta loro intorno, ma perchè non conoscono loro stessi.

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    1. In questi termini non l'avevo mai pensata. Pregiudizi che nascono dal non conoscere se stessi? E' possibile.

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  9. Sabato sera mi ero perso Gramellini e poi me lo riporti tu qui! :)
    Concordo con chi sostiene che sia troppo facile cambiare idea perchè ti trovi a vivere la vicenda da vicino, ma spero che questo possa essere un esempio per molti a non soffermarsi al priprio pensiero radicato.
    Però il mio pensiero va anche a quanto abbia sofferto e sopportato il figlio con un padre del genere (e purtroppo ce ne sono ancora molti, per non dire troppi)

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    1. no, aspetta, forse non mi son spiegato bene:
      mai pensato che sia troppo facile cambiare idea! era che sopra kamar parlava dell'iporisia de sto senatore; e io, per rispondergli, ho detto che mi sembra fosse stato più miope prima che ipocrita poi.

      Poi lo so anch'io che la realtà è fatta di troppi genitori che, per dirla alla Lucy, non si fanno problemi a cacciar di casa il figlio frocio (anche se giovanissimo) perchè lo vedono come l'onta della casata, nel migliore dei casi..

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    2. magari ce ne fossero a milioni di questi cambi di idee! invece ci sono quelli che davanti al loro foglio gay, lo menano, lo umiliano, lo cacciano! fossero tutti così, i vari coming out non farebbero tanta paura...

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    3. @ Fred - anch'io ho pensato alle sofferenze del figlio ogni volta che sentiva il padre sparlare dei gay pubblicamente come faceva politica. Quanti rospi ha dovuto ingoiare.

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    4. @freedog
      invece mi sono espresso male io, volevo dire che spero che questo fatto possa essere preso come esempio dalle persone omofobe a poter sradicare le loro idee così ancorate.
      Spero di essermi spiegato :)

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