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giovedì 5 agosto 2010

Questo sono un po' io

dal libro "Oceano Mare" di Alessandro Baricco.

Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. È lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.

4 commenti:

  1. Cavolo... ceredo che in questo breve estratto ci si possa riconoscere davvero un sacco di gente e io certo sono fra questi...
    A volte per andare nella direzione delle cose che desideri bisogna cedere e lasciare molto (per non dire troppo) e spesso ciò che si ottiene non vale nemmeno i sacrifici fatti... altre volte invece quello che si ottiene ha un valore inestimabile e qualsiasi sacrificio fatto ne vale la pena...

    PS, mi piacciono questi tuoi post... mettono in moto il cervello :)

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  2. Parole molto vere anche se a volte i desideri fanno superare le paure e un pò ripagano anche se non attenuano il dolore, mi viene in mente quelle coppie che divorziano a 80 anni, viene da chiedersi, ma chi glie lo fa fare, a quell'età, con tutto quello che comporta un cambiamento così radicale e le incognite della vita futura, ma si vede che arriva un certo punto dove il perseguire i propri desideri è l'unica scelta possibile anche se ci si fa male.

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  3. è tutta la giornata che penso al tuo post,
    e alla mia vita...sono un po triste ma come dire ci sono abituato.
    pero ha ragione Majin...fanno pensare ed è positivo.grazie
    lost

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  4. @ Majin79 - Cerco in questo blog di lasciar spazio un po' a tutti i miei pensieri, quindi lascio tracce dove mettere in moto il cervello ed altre gli ormoni. Ho bisogno di entrambi, anche se l'ormone spesso detta legge, mi piace ricordargli che senza pensiero non si va molto avanti

    @ loran - bello il tuo pensiero. E il "chi me lo fa fare?" è una domanda tutt'altro che banale

    @ lost - queste parole entrano in molti di noi. Mettono il dito nella piaga? A me si. Ma guai a fermarsi. Il pensiero serva da "sprono".

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