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sabato 28 agosto 2010

Dei luoghi e dei tempi

Un mese. E' passato un mese dall'ultimo incontro con A.
Era la fine di luglio, pochi giorni prima ch'io partissi per la prima settimana di vacanza e una settimana dopo il mio post "Sapersi Complicati". Ci incontrammo e fu una gran bella serata. Si attenuarono un po' le mie paure espresse nel blog la settimana precedente e mi risollevai il morale.


"Quando parti?"
"Questo week end"
"E con chi vai? Avrai possibilità di fare incontri? Farai sesso?"
"Macchè sesso. Dolomiti con amico etero. Figuriamoci".
"Io intanto a casa a lavorare, poi per come vanno le cose al lavoro..."
"Tranquillo dai. Ti terrò aggiornato con qualche mms, ti manderò qualche foto. Tu fatti vivo quando al lavoro sarai in crisi".
Io parto. Settimana montana ok, vacanza rigenerante come da resoconto già fatto. Io gli invio qualche messaggio, lui risponde, parco di parole, sempre ore dopo o il giorno dopo.
Torno dalle ferie. Sono a casa una settimana prima di ripartire per il mare. E' a casa dal lavoro anche lui. Ci si sente spesso nel primo pomeriggio via msn.
"Abbiamo tempo, tutto il tempo che vogliamo questa settimana per incontrarci" (ricordate che non viviamo propriamente vicini e ci si incontra a metà strada, 3/4 d'ora d'auto per ciascuno)
"Si ok ma quando?"
"Quando vuoi tu", dico io. "Anche stasera".
"Forse esco con gli amici. Ho una mezza parola data, ti aggiorno stasera".
Ore 19, sms: non ce la faccio. ci risentiamo
Lo stesso si riverifica martedì, mercoledì e giovedi. Sempre un motivo sul far della sera, anche plausibile, devo ammettere, per rimandare. Sempre un rimando comunque, mai un no.
Ma io sono complicato e le mie paranoie riaffiorano. Però mi sto anche scazzando.
Il venerdì me la tiro io. Non lo contatto. Mi contatta lui.
Avrei voluti rivederti prima della partenza ma so che parti già stanotte. Sarà dura allora. Ci si sente. Buona settimana
Ok, lui fa il passo avanti ma sarà per pararsi il culo? Tanto sa che è improponibile...
Che ti devo dire? Buona settimana anche a te. è la mia risposta.

La vacanza al mare va magnificamente. Io, staccato da internet, msn, sms (di proposito), mi rassereno e non ci penso più, un po' rassegnato, un po' stufo. Orgoglioso, aspetterò al massimo una sua mossa.
Al mio rientro, lui la fa:
Com'è andata la vacanza? Adesso si riparte con la solita routine. Buona ripresa.
Ok, mi ha contattato. Buon segno, ma che vorrà dire?
Questa settimana ci si becca in chat qualche volta, si parla del più e del meno, delle vacanze ma non ci si addentra mai nell'argomento "incontriamoci".
Io sono orgoglioso, ma alla fine sono anche voglioso. Giovedì a mezzo pomeriggio la ributto lì:
Io non so se a te va ancora di rivederci. A me farebbe piacere. Se ti va fammi sapere.
Nessuna risposta: passa un'ora, ne passano due, ne passano tre. Penso che lui non voglia.
Sono quasi le otto della sera e lui risponde:
Scusa il ritardo. Casini al lavoro. Se vuoi anche stasera.


Cazzo, io non capisco più niente. Ma come dice De Andrè in "Carlo Martello di ritorno dalla battaglia di Poitiers" "più che l'onor potè il digiuno", ci si incontra.

Un mese. E' passato un mese.
E tutto va magnificamente bene.
Ce ne andiamo al solito posto, un grande piazzale esterno ad una industria, buio e deserto totale. Son quattro mesi ormai che questo è diventato il nostro luogo. Mai un problema.
Come sempre, con A. la foga iniziale è un lungo esplorarci di baci e su questo... erm... apprezziamo parecchio entrambi. Questi sono sempre continui in tutto il rapporto.
Sento, sentiamo, il bisogno di dar forza ad un incontro rimandato da troppo tempo quando, nel pieno del furore...
cazzo, vediamo una luce avvicinarsi a noi. Il guardiano, con un'enorme torcia, s'avvicina.
Capisce probabilmente che non siamo ladri, capisce che in auto c'è una coppia appartata, si fa notare, si avvicina deciso ma lento per darci il tempo di smammare.
Panico e risate. Su i sedili e senza vestiti accendiamo l'auto e ci spostiamo. La torcia rimane fissa sull'auto a farci capire che ci terrà d'occhio sinch'è non ce ne saremo andati.
Ora, la situazione è addirittura comica. E' sera ed è buio per fortuna, ma come rimettersi in strada così? Ci infiliamo di corsa la maglia, e ripartiamo.
Poco più avanti troviamo un riparo di fortuna e... si riprende e si finisce.

Oltre al tempo ora c'è il problema del luogo ove ritrovarsi. Ancora in auto? E dove?

In qualche vicolo buio? Oddio, la cosa mi angoscia...
In una camera d'albergo? Un motel? (Entrambi non disponiamo di un appartamento nostro. Le nostre case sono improponibili)
Sarebbe la soluzione forse più fattibile (seppur onerosa, ma non sarebbe un gran problema vista la frequenza dei nostri incontri). Ma ad A. (ed un po' anche a me) non va molto l'idea di presentarci in una camera ad ore registrandoci e dando i nostri documenti.

Dei luoghi e dei tempi... E' sempre un casino!

8 commenti:

  1. a me sembra che (al di là del disguido negli angoli bui di una zona industriale, e, peraltro, anch'io son stato in alberghi ad ore, nessuno che li gestisce si permette di rompere, altrimenti perderebbe clienti!)questo A. faccia un po' i propri comodi... mandare un sms, tanto per riferirmi a quanto hai raccontato, non costa che dieci centesimi e forse neanche un minuto di tempo!

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  2. Come dire se c'è voglia alla fine si trova sempre un quando e un dove... l'importante è mettersi d'accordo e capire esattamente entrambi cosa cercate da questa relazione...
    Ciao e buon fine settimana :)

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  3. @ Anonimo - sai, il tuo pensiero è quello che ogni tanto mi viene quando son scazzato ma che talvolta diventa difficile da leggere soprattutto se confrontato con certe premesse e particolari attenzioni...

    @ Majin79 - sul cosa cerchiamo... forse è chiaro ad entrambi, forse non è la stessa cosa per entrambi. Da lì la difficoltà a mettersi d'accordo

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  4. Si penso che un albergo sia la cosa migliore, anche io tempo fa mi ero organizzato in questo modo, certo dipende da dove si vive, nel mio caso Roma offre una moltitudine di opzioni anche di tipo gay-friendly, è vero che c'è un minimo di controllo, ma almeno si sta tranquilli.

    PS. belle le foto che hai messo specie quelle in bianco e nero.

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  5. ciao!finalmente ti/vi ritrovo.sono tornato da ferie/lavoro dalla danimarca "gran maschi",vestiti,per non parlare di quelli visti in costume in spiaggia...wow anche se a me non è toccato nulla non ero solo.faccio sempre un po fatica a scrivere...in scioltezza diciamo cosi anche per carattere,ma quando leggo i tuoi post specie quelli di carattere personale mi viene voglia anche se non saprei proprio cosa dirti..sai gia che sono messo piu o meno come te.tu spesso dici le cose che non riuscirei io ad esprimere meglio.ok adesso basta...mi sto incartando.ciao.e ciao a tutti.
    lost

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  6. @ loran - anche a me intrigano quelle in bianco e nero, quella nel vicolo poi mi prende particolarmente.

    @ lost - già, i danesi (in generale gli scandinavi) sono anche una mia passione. Sei sempre il benvenuto :)

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  7. forse i luoghi sono il problema minore, una sperduta stradina di campagna o la zona industriale del comune vicino si trovano facilmente.
    i tempi sono un pò più complessi, ma ora le vacanze son finite, e finite le scuse.

    si dice l'amore non conosce ostacoli. varrà anche per il sesso?

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  8. @ Lavega - le scuse, volendo non finiscono mai. C'è un proverbio che dice "chi vuole una cosa cerca una strada, gli altri, una scusa".
    Chi vivrà...vedrà...

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