Equivocando

La scomparsa, ieri, di Blake Edwards, regista tra gli altri di Colazione da Tiffany e Victor Victoria, nonchè marito di Julie Andrews (la mia vera icona gay! l'ho sempre adorata, nei panni di Mary Poppins, di Suor Maria e di Victor) è l'occasione per proporre a tutti noi un post su un suo vecchio film che ben conosciamo: Victor Victoria, la massima commedia degli equivoci, dove si sviluppano anche le tematiche gay e en-travesti.

La trama:

Il soprano senza lavoro Victoria Grant si lascia convincere dall'intrattenitore Toddy, un gay che riesce a mettersi sempre nei guai, a vestire i panni del conte polacco Victor che recita e canta en travesti per ottenere finalmente una scrittura e non morire di fame.

Con il suo Mi naturale, l'estensione vocale, l'apparente virilità in abiti maschili e la determinazione, Victoria riesce a convincere tutti di essere "un uomo che finge di essere una donna", e ottiene un incredibile successo. Tutti meno il gangster americano King Marchan, che attratto in maniera imbarazzante da Victor è convinto che sia una donna che si traveste, e da inizio ad una sequela di gag e trabocchetti per farla venire allo scoperto, grazie anche all'aiuto della sua fidata guardia del corpo Squash, che dopo aver visto King con Victor a letto rivela di essere anch'egli omosessuale, spiazzando il capo.

Ma con la relazione iniziano anche i guai...

Vi propongo di rivederlo perchè è un gioiellino di divertimento e per ritrovare all'interno del film un po' di massime che sarebbero da incorniciare.

Eccone alcune:

Cosa c'è che non va?! Insomma io sarei una donna che finge di essere un uomo che finge di essere una donna!

-Tu non credi nella vergogna?

-Io credo soltanto nella felicità!

-Non importa se sei un uomo.

-Si, ma io non sono un uomo.

-Non me ne importa lo stesso.

Ed ecco il trailer