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mercoledì 15 dicembre 2010

Non sapevo più cosa pensavo

Perdonami se leggi questo...
Vivevo da tanto senza amore,
Che non sapevo più cosa pensavo.
James Merrill
Tre righe. Solo tre righe. Fulminanti. Quando la PAROLA, anche vaga, risuona immediatamente in te e trova eco nel cuore. Ecco, questo ne è un caso emblematico.

E' una citazione questa, di un autore, un poeta vincitore del premio Pulitzer, tale James Merrill che ammetto, non conoscevo.
Non mi risulta che in Italia sia mai stato tradotto e pubblicato nessun suo lavoro e la mia conoscenza della lingua inglese, se mi permette di leggere testi di media difficoltà, non è tale da farmi assaporare libri di poesie.
Peccato, perchè son bastate tre righe per trovare una sensibilità che sento consona.
Guarda caso, a proposito di comune sensibilità, leggendo un po' la biografia di Merril, scopro che era gay!
James Merrill

Ripenso al mio percorso di questo ultimo anno, ad iniziare da P., poi alla svolta, vera svolta, reale con A., ed all'incontro che ancora non so come definire con un'altra persona, che sta riempiendo questi miei giorni.
E' capitato tutto in un anno, dopo una vita, è capitato tutto in questo 2010.

Ne sono convinto. Il blog è stato uno strumento che ha scardinato in un certo qual modo un vissuto castrante che mi portavo dentro da sempre.
E quando nel maggio 2009 ho iniziato questa avventura, arrivavo forse da una sensazione come quella descritta nella citazione.
James Merrill
Negli alti e bassi, con molti bassi (che tutt'ora ho) tipici di una persona non realizzata affettivamente, vivevo da tempo, davvero da troppo tempo senza amore al punto da non essere capace di ritrovarmi, di capirmi (non che ora...)
Ecco da dove nasceva l'esigenza di scrivere, di prendere in mano in un qual modo i pensieri, le emozioni e le pulsioni di ogni giorno, le riflessioni e le baggianate, ma in un certo senso gridare (anche se solo virtualmente) "perdonami se leggi questo, ma io sono così".

Non sapevo più cosa pensavo, non lo sapevo più. Stavo male. La mancanza d'amore ti annienta. Io mi annientavo con essa.

5 commenti:

  1. @ I'M SO GUY - vivo! Grazie e kiss anche a te!

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  2. Sicuramente il blog, lo scambio con altre esperienze, ti ha dato la forza di uscire dal tuo guscio ed approcciarti in maniera diversa con il mondo e questa tua "apertura" verso l'esterno ha permesso che accadessero in un solo anno quello che non era successo in tanti anni. Continua così e vedrai che tutta una serie di cose si concretizzeranno e ti daranno la serenità e la felicità che meriti. Sono contento se noi che seguiamo il tuo blog in qualche maniera abbiamo contribuito in questa tua crescita. So per certo che io devo ringraziare te, pur non conoscendoti di persona, ti sento amico e vicino e il tuo percorso lo sento un po' mio. Ancora grazie e un abbraccio ad un caro amico.

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  3. @ Lorenzo - hai detto bene: l'interazione con tutti voi e un minimo di apertura, che significa avere il coraggio di mettere nero su bianco i miei pensieri, mi sta aiutando. Grazie anche a te e in bocca al lupo per il tuo percorso.

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  4. Bel post caro inconsapevole, anche per me ques'anno è stato un'anno di molti cambiamenti, di aperture al mondo e a me stesso, e il tuo blog e una parte di questo processo.

    Io vedo che le cose si muovono e questo mi fa essere ottimista.

    Grazie.

    (Sono riuscito a vedere "Mine Vaganti", purtroppo non in cinema,dopo vederla ho saputo che sarà in cinema il 22 di questo messse, come dice il protagonista "se l'avessi saputo" tratennevo un po la voglia. Bello e divertente. Grazie per la raccomandazione. Cerchero anche questo poeta.

    Abbraccio

    Lo spagnolo.

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  5. @ Lo spagnolo - son felice se, dopo varie peripezie, stai ritrovando l'ottimismo. Non credo che il mio blog abbia influenzato il tuo cammino ma mi fa piacere abbia fatto una piccola parte di strada con te.

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