"...Io non sono un rotto in culo",
"...a quello piace prenderlo",
"...da qui la porta è chiusa, non passa niente",
"...non immagino il male che possa fare",
"...vabbè i gusti, ma dare il culo, non lo capisco"...
e altre amenità del genere le si sentono nei discorsi da bar-sport o al lavoro.
Il tema del rapporto anale porta sempre discussioni partecipate.
Gli etero ne son schifati, "che il culo non è fatto per l'ingresso ma solo per l'uscita" salvo poi avere sempre quel prurito di farsi il culo della propria partner che, chissà perchè, la cosa li attizza come a noi.
Per gli omo ci son differenze. Il culo è visto come oggetto del desiderio per gli attivi e come concessione goduriosa per i passivi. I versatili infine, ne godono in ogni senso.
Il tema del prendere o ricevere è sempre nella top-ten delle prime dieci frasi in chat: sei a o p?
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Confesso che fino a pochi mesi fa ho sempre pensato di essere prevalentemente attivo. E l'idea della penetrazione, con anche l'immaginario doloroso della cosa, un po' mi impressionava.
E' stato l'avvento di A. a farmi scoprire il piacere del sesso anale anche come soggetto passivo.
Fino a lui, i pochi incontri gay della mia vita si son sempre limitati a soft-sex. Masturbazione reciproca e fellatio. Si, talvolta la fantasia dell'essere dominato e posseduto c'era, ma più sovente mi ritrovavo io nella fantasia del dominatore. Anche a livello masturbatorio non sentivo l'esigenza di giocare con le mie dita o con dildo o altri oggetti e le volte che comunque ci ho provato non sentivo una particolare eccitazione in più. Semplicemente, pensavo, non faceva per me. Sino ad A., appunto.
Ci son voluti 3-4 incontri prima che ci spingessimo a quello. Ricordo che il contesto era difficile: sempre in auto. Ma fui io a prendere l'iniziativa che, non so perchè, con A. nacque anche quel bisogno.
Ora... giusto per chiarire, A. era particolarmente dotato, soprattutto in circonferenza. Quindi, immaginatemi verginello, ingolosito da cotanto salsicciotto, desideroso dell'atto ma anche... un po' preoccupato.
Il primo tentativo fu doloroso. Mi ero premunito di chili di lubrificante e molta più pazienza. Anche le posizioni, in auto, non aiutano a ben "accogliere" il tutto ma... passata la fase diciamo... dolorosa (che un po' di dolore, si c'è stato, ma ammetto, niente di devastante o insopportabile in verità) ho scoperto un piacere che neppure immaginavo.
Che ne so, pensavo che la goduria derivante da una penetrazione fosse solo riconducibile ad un aspetto psicologico, tipo sentirsi posseduti, dominati...invece, mi accorsi che anche fisicamente vi è una stimolazione che porta a fremiti e poi orgasmo. Impensabile per me fino ad allora. E da lì capire che anche il ruolo di passivo era inaspettatamente ma decisamente appagante.
Da A. in poi ho avuto ed ho altri rapporti penetrativi da passivo. Ed ho scoperto che questo piacere funziona comunque e bene anche con dotazioni più normali e non è che, passatemi la parabola, provati tubi grandi c'è ormai strada per tubi piccoli o al contrario, non c'è più gusto con questi.
Sempre ci vuol comunque cautela, soprattutto nella fase iniziale e il godimento è sempre possibile.
Il godimento.
Davvero l'orgasmo legato alla stimolazione prostatica è fonte di estasi. Anche se, un dubbio mi resta... come dire... mi chiedo se anche la parte "dolorosa" possa essere parte della fonte del piacere (e qui credo che sia l'aspetto psicologico ad entrare in gioco). Che sia una traccia di masochismo presente in me (me lo chiedo visto che masochista non mi par proprio di esserlo)?
Funziona così anche per voi?
Piacere e dolore sono due facce della stessa medaglia?
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Io non ti so rispondere. Non lo sono mai stato ma mi piacerebbe...solo non so come fare...
RispondiEliminaScusa Rano, non ho capito. Cos'è che non sei mai stato? Passivo o... "rotto"? Scusa, nessun doppio senso o battuta, solo per capire cosa intendevi...
RispondiEliminaSe avessi letto qualche anno fa, avrei risposto tranquillamente, ma adesso sono troppo pudico per poter dire qualcosa...
RispondiEliminaperò ricordo che qualcuno diceva "perché godere a metà se si può godere in entrambi i modi".. questa frase l'ha detta un diciottenne di qualche anno fa ^_^
La vita ho scoperto che è gioia e dolore quindi per rispondere alla tua domanda: sì sono due facce della stessa medaglia ^_^
P.S. giuro non c'era nessun intento pubblicitario nel commento ^___^
Buona notte
Non avendolo mai fatto la cosa mi inuriosisce, ma allo stesso tempo mi spaventa un po'. Forse, come dici, tu ci vuole la persona giusta al momento giusto.
RispondiEliminaEhilà, quanta bella gente! Io ci ho provato una volta, ma non sono andato molto aldilà di una piccola e ridicola dilatazione. Non c'è stata una penetrazione completa. Mi sentivo di provare, ma forse ho avuto più incertezza e timore che slancio. Se mi capiterà l'occasione (persona giusta, serata giusta, mood giusto) riproverò.
RispondiEliminaNel frattempo continuerò a stimolare il lato B quando mi diverto con federica la mano amica
si, in parte si, credo.
RispondiEliminaavendo generalmente tutte fantasie da attivo, che contengono anche elementi di possesso e dominazione, quando mi scatta la molla di "stare sotto", proietto le stesse fantasie sul partner. non tanto sul dolore, perchè quello non mi consente di sentire alcun piacere. piuttosto su una certa brutalità, diciamo di essere posseduto.
solo che, ahimè, non riesco a provare il tuo stesso piacere fisico da quella parte.. c'est la vie.
Se ripenso alle prime volte il dolore c'è stato (l'avevo fatto anche senza alcun lubrificante, ma ero giovane e molto più elastico di adesso) ma anche quello nel conivolgimento se non è troppo può diventare piacevole, e non è una questione di masochismo ma delle miriadi di terminazioni nervose in quell'area che trasmettono gli inpulsi direttamente al cervello.
RispondiEliminaLe ritrosie di alcuni possono anche essere per il fatto che uno associa gli aggettivi attivo-dominante passivo-subordinato anche in un modo psicologico quandi se uno non si sente di concedersi ad un altro può capitare di provare paura e poco piacere, (come diceva Aldo Busi nel titolo di un suo libro "Bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo").
Poi sul piano fisico come in tutte le cose la pratica e la tecnica aiutano con i lubrificanti, i massagiatori della prostata, cercando di rilassare la zona massagiandola e mettendosi in posizioni comode, si può iniziare con le dita del partner come fa l'andrologo nell'esame prostatico, insomma bisogna andare per gradi.
A letto non ho nessuna regola nè ruolo, quindi sono stato attivo e passivo e non amo chi è solo uno e non vuole sperimentare.
RispondiEliminaIo sono molto elastico quindi anche la prima volta non ho usato il lubrificante e non ho provato dolore :p
Vero Loran, le terminazioni nervose ricche a livello perineale, della mucosa rettale e della ghiandola prostatica ti inoltrano stimoli a livello cerebrale, ma non di dolore ma di piacere...la dilatazione dello sfintere anale solo quello provoca dolore per la distensione delle fibre muscolari innervate anch'esse...poi il piacere di possedere e non di essere posseduti, amplifica la sensazione del rapporto e dell'orgasmo...
RispondiEliminaMolti sono legati da associazioni comuni e machiste...
La paura della prima volta la si ha ad ogni livello e campo nella vita...ma se si sente il desiderio che è di entrambi allora tutto è semplice e bello...
Vero anche quello che dice Russel, non esistono regole, fondamentale e il sentimento, il rispetto e desiderio di completarsi nel fare sesso o amore, decidete voi...v
l' ho fatto una volta ed e' stato fantastico
RispondiEliminabel post molto chiaro e diretto,tante volte su questo argomento si fanno mille giri di parole o battutine e alla fine non si capisce mai cosa si pensa realmente.
RispondiElimina...che dire...non resta che provare..
RispondiEliminasì, piaciuto molto anche a me. Purtroppo dopo un problema con dei condilomi ho dovuto fare stop per un bel po' di tempoe pensavo di dover fare solo l'attivo. Pensa che il dottore m'aveva perfino prescritto dei dilatatori (niente di drammatico, semplicemente dei pseudo-dildo di plastica che vanno lasciati in acqua calda per poter rilassae e distendere i muscoli in modo da riottonere una certa elasticità). A tutt'oggi penso di provare più paura indotta dal dolore post operatorio che altro ma mi sembra che a distanza di molto tempo sia tornato abbastanza alla normalità. Sia il lato passivo che attivo mi piacciono un sacco. Non mi sono mai posto il problema se si dimostri una maggiore mascolinità nel fare l'attivo. Se mi piace, amen. Una cosa ti domando. Cosa significa "rompere il culo"? confesso la mia ignoranza ma la frase detta così sembra quasi molto dolorosa...
RispondiElimina@ FrAnCeScO - eh eh... pudico monello!
RispondiElimina@ Lorenzo - persona giusta al momento giusto con la giusta voglia: è essenziale.
@ giaguaro - come dicevo nel post, a me 'sta cosa di stimolarmi il lato B con la mano non dava nessuna soddisfazione. Ho usato il passato apposta ;)
@ Oscar - c'est la vie. Non tutti siamo chiamati a tutto e non per tutti i piaceri sono uguali. Per quanto riguarda la "brutalità" non è una cosa che mi piace ma talvolta mi piace molto la foga e una bella determinazione, pur preferendo in genere passione, tranquillità e lenti spasmi del partner
@ loran - esatto, se il dolore non è troppo. Per fortuna non lo è mai stato quindi ne ho solo... goduto.
@ Russel - come dice anche FrAn... perchè rinunciare alla metà del piacere? Anch'io non mi precludo nessun ruolo ma comprendo chi non si sente a suo agio in una veste che non sente sua. Il rispetto delle peculiarità di ciascuno mi pare primario
@ Anonimo V - grazie per la delucidazione ma siamo sicuri che il dolore sia legato al solo sfintere? Mai capitato di ricevere una..."curvatura" particolare che stimola troppo da crear fastidio? Poi credo che anche anatomicamente ci sia molto di soggettivo
@ Anonimo delle 16.57 - son contento per te. Mi sembri ancora estasiato ;)
@ I'M SO GUY - stessa faccia quindi, la pensiamo uguale. Su A. non saprei dirti "quanto", la lunghezza era normale, 17-18 cm, non eravamo diversi ma a occhio la circonferenza non è così facile da definire. Diciamo che si doveva ricorrere a profilattici XL, che quelli normali proprio non calzavano
@*NatoStanco* - mi fa piacere che tu abbia apprezzato il post
@ Anonimo delle 22.08 - che dire, prova. Sempre e solo se ti va. Enjoy
@ Java - uh, non ti invidio per la paura a ritornare a certe pratiche dopo un'operazione. Mi fa piacere che tutto stia tornando alla normalità. Auguri.
Per quanto riguarda il termine "rompere il culo" è un gergo da osteria che potrebbe indicare uno "sverginamento" forzato, una penetrazione dolorosa, come ogni etero suppone che sia, una rottura dello sfintere non raccomandabile.
a me è successo l'opposto! Io sempre passivo, causa esperienze disastrose stile datemi un viagra o mi taglio le vene, col mio ultimo ragazzo (il famoso F. di alcuni post) mi sono scoperto attivo e cazzo quanto mi piaceva e piaceva anche lui che si è scoperto con me passivo!!! Il dolore? beh dipende da quanto sei in sintonia con il tuo lui...alla fine se ti fidi sei più rilassato e tutto riesce meglio...anch'io sono del parere che i piselli normali sono meglio (quelli grandi sono belli da vedere e per giocarci tanto!!...dopo per carità non ci sputo sopra anzi, anche sì...comunque se il proprietario non capisce che arma ha tra le gambe...allora non è una gran goduria...)
RispondiEliminaBeh sicuramente sono due facce della stessa medaglia.. su ogni punto di vista sia fisico che mentale..Io mi definisco versatile quindi come dici tu godo in ogni modo..
RispondiEliminaIl rapporto anale può essere una grande regalo che ti viene offerto ma come molte volte accade non bisogna mai esagerare..
La mia prima volta fu con una persona menefreghista e x quanto mi sia piaciuto non ho sentito nulla.. la seconda ancora peggio mi ha segnato nel profondo e mi sono sentito violato.. ma ho avuto la (chiamiamola Botta di Culo) di incontrare mesi dopo una persona perfetta.. che ogni volta che mi prende mi fa sentire amato e non usato mi fa sentire legato a lui fisicamente più di qualsiasi modo possibile.. non so voi ma quando faccio l'amore con il mio ragazzo mi sento una cosa sola insieme a lui come se fossimo un unico corpo e una unica mente..
E' poi è li il nostro punto g (almeno dicono così):D
Il sesso anale non è mai stata un'esigenza così forte. Sono sempre stato attivo e solo una volta passivo. Ero innamorato pazzo e può capitare che ci sia un'unione tra corpo e anima. Ma la ricordo come un'esperienza strana. Penso che quello che contasse fosse lo stare lì...non farlo,...non so come dire. Come attivo, che dire? Può essere piacevole...ma non è la prima cosa che cerco. sarò strano io. :-) Ho amici e conoscenti che non possono fare a meno della penetrazione...un rapporto non è finito se non c'è l'analità...per me non è così. bacio.
RispondiElimina@ Microo - già, come tu ben dici, la sintonia in una relazione stravolge e cambia i ruoli. Chi è attivo si scopre passivo e viceversa. Soprattutto il ruolo non è più importante ma l'importante è star bene insieme.
RispondiElimina@ Arpa - non posso che essere dispiaciuto per le tue brutte esperienze e gioire della tua felicità attuale. Già... il nostro punto G.
@ Aria Fritta - ti dico che l'analità non è un obbligo in un rapporto. Il tutto può funzionare in modo appagante anche senza quello. Ma ti dico anche che essendo da poco "iniziato" a questa pratica, mi piace molto e lo cerco con grande desiderio.
Great pictures
RispondiEliminapuoi misurare la circonferenza in considerazione del profilattico che calza, se devi usare quelli di xxl sicuramente si tratta di una notevole cironferenza piu' di 10
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