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lunedì 24 ottobre 2011

La coperta

Dal tardo pomeriggio ha cominciato a piovere.
S'è fatto buio presto stasera. L'umidità si fa sentire ed entra nelle ossa.
Sentivo il bisogno di rifugiarmi sul divano, in pace, con una coperta a scaldarmi.
Beata quella sensazione di torpore, del corpo che si scalda, del calore che si dirama dal termosifone.
Ma mi manca L., quel divano svedese, il plaid blu in pile che ci siamo portati in vacanza, quel termosifone elettrico che riscaldava velocemente la nostra casetta di legno rosso, la luce fioca della lampada, la televisione accesa a basso volume che raccontava il mondo in una lingua incomprensibile, il freddo fuori, e la pioggia,... e noi.
Noi, per la prima volta ad addormentarci insieme, nudi e abbracciati con quella coperta, e il calore del petto di L. che riempiva il mio corpo, la mia carne, le mie ossa.
Carezze leggere. E pace. Davvero: pace.
Ogni sera.

Si sarebbe potuti andare a letto subito, e far tutto l'amore con la foga che avevamo in corpo.
Invece, prima dell'amore, passava un po' di tempo, tra la cena e i piatti da lavare fino all'ora dell'andare a letto, su quella coperta, quel plaid blu, solo per le coccole, per la tenerezza, per darci calore.

Da quel torpore, da quel caldo poi ci si destava e si guardava l'ora: "Dai andiamo a letto".
La coperta si ripiegava, si spegneva la lampada e quel termosifone.
Da una coperta all'altra, ora era il tempo dell'amore, l'amore sotto le coperte, che è ancor più bello, più caldo, più protetto, più nostro.
In quello stato di grazia sentivo di appartenere, per un giorno, per una vacanza, per qualche mese, finalmente...a qualcuno.

Poi furono insieme così che mentre la lancetta si muoveva, invisibile adesso, sull'orologio, seppero che niente poteva accadere mai più a uno di loro senza che accadesse all'altro, che nient'altro poteva mai essere più importante di questo; che questo era tutto e sempre; questo era il passato, e il presente a qualunque cosa fosse per venire. Questo non avrebbero dovuto averlo, eppure l'avevano. L'avevano ora e prima e sempre ed ora ed ora ed ora. 
(Ernest Hemingway - Per chi suona la campana)

9 commenti:

  1. anche da queste oggi freddo e umido che entra nelle ossa....
    buonanotte
    lost

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  2. E forse questo freddo che ci fa apprezzare il momenti caldi in emozione e sensazione.

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  3. che bello che bello che bello!
    si lo so, ora è la mancanza che hai in testa.
    però lasciamelo dire, che bello!

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  4. Dai che L. c'è, ed è questa la cosa importante.

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  5. Caro, com'è vero e vivo quel tuo desiderio! Non è solo l'estate a richiamare la voglia dell'altro, di fare l'amore ... Anche per me questa stagione richiama il desiderio di coccole sotto le coperte. Ed invece niente, anche se P. è a 40 minuti di macchina, ma alla sera bisogna comunque rientrare ... Non è "giusto"!

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  6. in apulia fa ancora caldino...scirocco accarezza le coste....ma il tepore dell'amato è sempre apprezzato! Caro (IN) quanto siete teneri......

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  7. quando l'inco ci diventa romantico triplica il suo fascino :)

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  8. Che coccoloso sei In :)
    Dai che si avvicina il periodo natalizio per ripetere l'esperienza.
    Però che bello dev'essere addormentarsi fra braccia amate.
    LC

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  9. @ lost - una volta si diceva "scaldati i piedi è tutto caldo...". Mi verrebbe da dire "scaldato il cuore..."

    @ novicious - si, forse questa stagione ci fa diventare più introspettivi e bisognosi di calore

    @ Oscar - grazie. E si, che bello!

    @ Alberto - "L. c'è", sembra una di quelle scritte "Dio c'è",... però non si vede.
    Come si fa a rivedersi ogni 3 settimane? Che fatica. Ma hai comunque ragione: L. c'è!

    @ Parigino - sono con te! Non è "giusto", sigh! :)

    @ Chico - il tepore dell'amato è sempre apprezzato. Hai fatto pure rima ;)

    @ Still - ah si? Perchè? (In)co è affascinante? Arrossisco!

    @ LC - Ci si addormenta quando ci si lascia andare, ci si abbandona. Farlo perchè hai l'amato li con te è impagabile. Per tutto il resto c'è Mastercard :)

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