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martedì 16 aprile 2013

Non hai un preservativo?


Matteo si chiude alle spalle la porta della toilette. Nessuno li ha visti entrare, ma lo eccita pensare che qualcuno sentirà i rumori che faranno o li vedrà uscire furtivamente assieme.
Il ragazzo si volta e lo bacia, incastonandogli il viso tra le mani. Sei proprio uno schianto, dice come se lo volesse divorare.

Matteo si divincola e gli mette una mano tra le gambe. Il ragazzo -Marco? - già gli abbassa la cerniera dei pantaloni, li sbottona e li cala assieme alle mutande. Afferra il pene di Matteo, si siede sul bordo della tazza e inizia a succhiarglielo con forza, facendogli quasi male. Poi torna ad alzarsi, si slaccia e abbassa jeans e mutande anche lui, baciandolo ancora, ma subito si volta e piega in avanti. Matteo lo accarezza mentre con l'altra mano armeggia tra i pantaloni alla ricerca della tasca posteriore, del portafoglio, del preservativo che c'è dove dovrebbero stare le monetine. Che sollievo, è tutto come prima, nulla è cambiato e non serve che pensi. Marco è solo un'altra fotografia che con il tempo ingiallirà e sbiadirà nella sua memoria.

Mettimelo dentro.
Matteo indugia un istante, lascia ricadere i pantaloni che si afflosciano senza rumore e torna ad alzarsi. Solo poche settimane fa non avrebbe esitato, anche se forse, anzi probabilmente, era già infetto.
E se facesse finta di non saperlo? Probabilmente ha già scopato con qualcuno da quando è malato. Da quanto tempo sarà malato?

Sarà capitato cosi anche a lui? Qualcuno con cui è stato l'ha fatto senza proteggersi perché non sapeva o aveva fìnto di non sapere?
Non hai un preservativo? Getta in aria quella monetina indifferente al suo responso, anzi sperando che il ragazzo non ce l'abbia o non lo voglia sprecare.
No, ma non importa. Sono sano, non preoccuparti. Anche tu sei sano, no?
Certo, gli risponde Matteo. Sono sano anch'io.
Allora dai, infilamelo dentro.
In effetti cosa ha da perdere? Anche lui ha pagato per la propria incoscienza. Non sarebbe certo la fine del mondo se accadesse anche a questo ragazzo di Reggio Calabria che forse si chiama Marco. Un giorno gli verrebbe un dubbio o una semplice curiosità, andrebbe a fare il test e a cuor leggero lo ritirerebbe, avrebbe uno shock, gli verrebbe un colpo, spererebbe con tutto se stesso in un errore degli analisti e si sentirebbe un idiota, ma soprattutto avrebbe la totale certezza che la sua vita sarebbe finita lì.

Glielo infila dentro. E' la sua vendetta contro quei maledetti finocchi che l'hanno contagiato. Nessuno lo giudicherà mai per ciò che sta facendo, non esistono inferno o paradiso, dei o demoni ai quali il suo gesto piacerà o spiacerà. Continua a spingere, sorridendo.

Cazzo, sei proprio un fico. La voce del ragazzo è rotta dall'affanno mentre toglie una mano dalla parete e la fa scorrere lungo la coscia abbronzata di Matteo.
Ma Matteo pensa a Francesco, al suo corpo asciutto e duro e alla pelle che conosce in ogni centimetro, con la stessa passione che i primi tempi c'era tra di loro e che adesso, necessariamente, si è sopita.

Lo vede prono nel cesso di un treno che stupidamente si fida di un figlio di puttana come Matteo. Anzi, è proprio lui che lo sta scopando e uccidendo. Quel bastardo gli mente, omette la verità, e Francesco è uno scemo a fidarsi di uno sconosciuto... Ma è Francesco. E anche tante altre cose, non solo un ingenuo imbecille: è uno scrittore, un ottimo cuoco, un esperto e raffinato collezionista di musica, una persona sensibile e dolce. E il suo amore, il suo unico e grande amore. Il figlio di puttana sta distruggendo tutto quello? Lo vorrebbe uccidere, prendere una mazza e fracassagli i denti, farglieli sputare e infierire sul suo corpo accasciato a terra, in quel cesso squallido e bollente. Su un treno... Come si può distruggere la vita di qualcuno nel cesso di un treno?
Si ferma e lo tira fuori. Rialza mutande e pantaloni, preparandosi a uscire da quel loculo soffocante.
Marco non capisce cosa stia accadendo e si volta. Che succede?
Non mi va più di farlo, gli risponde Matteo furioso. Vorrebbe picchiarlo. Picchiarlo come se fosse lui l'infetto e avesse cercato di contagiarlo. Ammazzarlo, anche lui.
Come non ti va più? Ero quasi venuto...

Rivestiti idiota. Lo strattona, sperando che lui reagisca per avere una scusa e picchiarlo davvero. Ora esco io. Aspetta qualche minuto e poi esci tu.
Il ragazzo si alza, rabbioso e pronto a lamentarsi, ma non appena vede la furia negli occhi di Matteo si ammutolisce.
Tiene lo sguardo basso mentre Matteo riapre la porta, si guarda attorno ed esce.
Attende, come gli è stato ordinato. Si specchia e sistema i capelli, ridacchiando tra se e se. Il suo amante occasionale doveva essere un balordo o un pazzo, ma almeno avrà un aneddoto divertente e assurdo da raccontare agli amici. Chissà che facce faranno?
Che gente strana c'è in giro, dirà Marcello.

Probabilmente gliel'hai fatto ammosciare, lo sfotterà Luca.
Ora se lo chiede anche lui, sentendosi colpevole e sbagliato. Non sono abbastanza bello?
Poi esce, torna al vagone e al loro scomparto preoccupato di come si comporterà Matteo, timoroso e un po' tremante.
Ma quando arriva, Matteo non c'è. La valigia e le sue cose sono scomparse con lui.
In compenso è tornata la vecchia signora chiacchierona, che sbadiglia.
Ha visto il ragazzo che c'era seduto lì? la interroga indicando il suo posto vuoto vicino al finestrino.
Quale ragazzo?

(Roberto Paterlini - Cani Randagi)

30 commenti:

  1. Credo che e un ATTO PURAMENTE INCOSCENTE E SELFISH(inglese, non so in italiano) fare sesso senza protezione, o staight o gay. Buona giornata a tutti. Domani torno a lavorare.... Tony

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    1. Selfish = egoista.

      Hai ripreso il lavoro? Sei contento? Crossed fingers to you! :)

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    2. Si tutto a posto, ma non vedo l'ora di tornare a casa e desnudarmi. Qualcuno pronto a farmi compagnia ?

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    3. Eh eh... devi cercare tra i lettori di blog statunitensi. Qui siamo un pochettino lontanucci! :)

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  2. No, sesso senza preservativo mai... divertirsi è un conto rischiare la vita un'altro... l'eccitazione di un momento rubato non vale certo una vita intera...

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    1. Bisogna coltivare questa idea dentro ciascuno di noi, giorno per giorno, come un mantra, per non lasciarci fregare nel momento in cui l'eccitazione porterebbe a dimenticarla

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  3. quanti di voi usano invece il preservativo per il pompino?!?!? R.

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    1. Guarda la mia risposta nel blog di domenica.

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    2. ma come fai a mettere il coso per sex orale? non c'è più gusto! io non ce la faccio!

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    3. Con un partner fisso e sano non vedo la necessità del preservativo per una fallatio, anche perché nel mio caso l'uso di questa barriera darebbe meno piacere sia a me che a lui

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    4. Grazie R. per aver posto questo interrogativo che ritengo molto appropriato. Sul profilattico nel sesso penetrativo siamo più o meno tutti d'accordo, mentre per i rapporti orali, si glissa ampiamente su questo aspetto.
      Ho scritto in merito a questo tema in questo link dove è spiegato che anche se minore, il rischio di contrarre il virus c'è anche con un rapporto orale.
      Io consiglio di usare almeno l'attenzione a non ricevere sperma (o secrezioni vaginali per chi ha partner femminili) in bocca e di non prestarsi all'ingoio. Mai.

      Per Clo, ricorda che il partner fisso e la fedeltà sono "primari" per poter vivere serenamente, ma nessuno è "sano" fino a che non ha fatto un test. Le persone che hanno contratto il virus spesso neanche lo sanno e si considerano sane.
      Senza fare terrorismo, prestare sempre attenzione. Il sesso è bello se consapevole. (rileggiti il link per chiarirti meglio, ok?)

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    5. Ci sto facendo la tesina sull'AIDS, so del periodo d'incubazione in cui anche se si è contratto il virus i test risultano negativi e tutto il resto ;)
      però per evitarti ulteriori richiami eviterò di scrivere altre cose sull'argomento

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    6. io ogni 6 mesi faccio esami sangue e testi HIV e tutte le pestilenze gaye possibili!

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    7. @Clo - perdona allora i miei richiami. Facciamo che valgono per tutti gli altri con meno conoscenza in materia.

      @Xersex - Ottimo! Ricordiamo però che non basta. Io posso aver fatto il test stamattina e contrarre il virus stasera se non metto in atto "strategie-attenzioni" preventive. Per sei mesi, senza neppure saperlo, avendo rapporti non protetti con altri, diffondo il contagio...

      E' importante non fare terrorismo, stiamo sereni, ma ricordiamo in un blog che è letto da circa 900 lettori al giorno, che prevenzione è mettere in atto un sesso con la testa sulle spalle. :)

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    8. lo so, però io pompe col preservativo non riesco a farle!!!

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    9. E' infatti un problema comune... Si eviti almeno l'ingoio e lo sperma in bocca con partner occasionali. Tutto lì...

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    10. tra l'altro io non è che abbia questa vita sex intensissima, per cui rischio. Sex anale non ne faccio e bisogna che il tipo che "ingoio" sia veramente qualcuno che mi prenda. Finora mi sarà accaduto 5 volte in cinque anni ...
      comunque il sex orale fatto col preservativo, secondo me non vale neppure la pena di farlo...

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  4. Scusa Anonimo volevo dire il 14 di Aprile alle 17:30

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  5. Bellissimo questo brano da Cani Randagi. Mi hai definitivamente convinto a comprarlo.
    Grazie
    p.

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    1. Idem, lo metterò accanto alla Lingua perduta delle gru. Ink, spero che ti diano una percentuale degli incassi ;)

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    2. L'ho comprato mentre ero a Milano. Piazza Duomo alla Feltrinelli. Quel posto mi conosce come cliente da almeno trent'anni. Grazie per l'informazione In(co)
      Tony

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    3. Sapere che c'è chi è interessato a leggerlo è già un premio più che sufficiente!

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  6. La cosa che spaventa di più sono le nuove generazioni, sembra che vivano il sesso come tutto il resto, con sconsiderata incoscienza!
    Le prime volte consumate in maniera anonima e probabilmente privi di vero “piacere”.
    La parola “aids” è così lontana dal loro mondo e pensiero che non se ne preoccupano per niente.
    Ma la questione però è molto più ampia caspita!
    Perché nell’equazione non c’è solo l’Aids ma tutta la serie di malattie sesso trasmettibili che non vanno ignorate.
    Voglio dire beccarsi un epatite C non è certo meno grave o meno doloroso il decorso.
    Insomma non è condannabile la promiscuità ma l’idiozia di un rapporto non protetto quello è da criminali secondo me.
    Siate prudenti.
    R.

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    1. La nostra generazione ha vissuto la scoperta dell'Aids al suo nascere e l'ha vissuta con eccessivo terrorismo. Di contro oggi le nuove generazioni tendono a darla per scontata...

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    2. Dovresti tutti venire negli USA. I capelli sulla testa,e i peli nell'uccellin e anche il culett vi si arriccerebbero come se lettrizzati. Non vi sto scherzando. I ragazzi di oggi nel mio paese adottivo sono spudorati. Mi spaventa pensare che i miei pronipotini maggiori fra qualche anni saranno adolescenti e il resto da sei a dieci anni. Che Iddio li aiuti a tutti

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  7. Mai avuto partner occasionali, solo uno fisso e l'uso del preservativo l'ho comunque preteso, non solo riguardo malattie sessualmente trasmissibili ma anche perché restare incinta alla mia età è bruciarsi la parte più bella della vita.
    Posso però dire che noi giovani, almeno quelli che frequento io, non sottovalutiamo affatto AIDS e malattie simili. La nostra generazione è ben informata grazie anche a persone competenti che vengono ogni anno nelle scuole, senza contare professori di scienze e anche quelli di religione che non perdono occasione per parlarcene. Insomma spero che tutta la formazione dataci non venga buttata nel cesso al primo alzabandiera

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    1. Allora non so se sei tu un eccezione o no.
      Sento ragazzini di quattordici, ripeto quattordici, anni che hanno già consumato a profusione, senza curarsi delle conseguenze.
      Una mia cara amica insegna educazione fisica in un liceo e mi racconta di ragazzine che hanno già sperimentato l'aborto.
      Sono felice di sentire che almeno qualcuno come te che non ignora la problematica.

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    2. Aborto a quattordici anni? Questa ancora mi mancava... Oggi però ho fatto una chiaccherata con la classe su questo argomento e devo dire che ne ho sentite di tutti i colori su ragazzini/e di 12-13 anni... Non mi sarei mai sognata di sperimentare la sessualità a quell'età

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  8. Monito a parte (sappiamo tutti che il sesso protetto è assolutamente d'obbligo nei rapporti occasionali), quello che mi colpisce di questo brano è la rabbia interiore che affronta Matteo.
    È stato contagiato dalla persona che ama di più e, al di là del tradimento, deve metabolizzarne le conseguenze più degradanti. La malattia.
    Dentro alcune frasi del brano c'è un'angoscia veramente rabbiosa. Come può essere stato così stupido Francesco? Mentre lo tradiva, proprio non pensava a lui? No che non ci pensava, stava scopando con un altro, a Matteo non pensava. Non pensava che ammalandosi avrebbe fatto ammalare anche lui, non pensava che tutto sarebbe a rotoli.
    La disperazione è proprio quella della consapevolezza del tradimento e dell'indifferenza. È tremendo.
    E lui è lì, nel bagno di un treno, pronto a vendicarsi con uno sconosciuto, perchè anche qualcun altro patisca quello stesso medesimo dolore. Il tradimento, la malattia.
    Ho scoperto pochi giorni fa che questo tipo di reazione fa parte di un meccanismo di difesa molto naturale. L'ho scoperto con le mie figlie. Eravamo fuori, lontano da casa per tutto il giorno. Guardo la piccola e noto che in testa ha i pidocchi (cosa abbastanza normale, ma antipatica da trattare). Niente di che, dico, domattina ci si alza presto e si fa il trattamento. Poi nel gioco abbraccia la grande e questa si ribella: stammi lontana che mi attacchi i pidocchi! E la piccolina la guarda e dice: ma anche a me me li hanno attaccati, che colpa ne ho io?
    Sono rimasta a bocca aperta, perchè questo post lo avevo già letto. Possibile che questa giustificazione, questa mancanza di razionalità nel prenderci le responsabilità verso gli altri sia in noi sin da bambini? Allora cosa serve crescere? Non cambiano certi meccanismi con la consapevolezza di sè che ognuno acquisisce con l'età adulta.
    Nella rabbia, nella disperazione, nell'ineluttabilità di una malattia incurabile non c'è nulla di razionale, nulla di calcolato, nulla di umano. O forse sì, perchè alla fine Matteo si riveste e se ne va.
    Bellissimo brano. Bellissimo libro.
    Baci Luci. :*

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    1. Mamma mia, grazie per questo intervento. Grazie per aver puntato l'attenzione su questa rabbia, grazie per la riflessione sulla responsabilità.
      Prezioso!

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