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venerdì 10 dicembre 2010

Se i tuoi Amici parlano di te

Ora, mi rendo conto che fare un post sui fatti degli altri, non solo è poco elegante ma è pure da comare di paese.
Ma il mio intento non è spettegolare, quanto imparare una lezione da questi avvenimenti.
La storia è lunga, mettetevi comodi.

Rewind - La vicenda parte in palestra, poco più di una settimana fa.
Simone, uno dei tre istruttori, che aveva fatto trillare il mio gaydar sta parlando con un ragazzetto, nuovo iscritto di quest'anno.
Questo ha 19 anni, molto socievole, parlerebbe anche con le pietre, carino, molto caruccio e spontaneo nella sua giovinezza, mi ha intrattenuto una sera in spogliatoio a raccontarmi delle "grosse responsabilità" del suo primo lavoro (apprendista idraulico), della patente appena fatta e della sua ragazza che studia ancora e i suoi non la lasciano fuori fino a tardi.
Bene, questo ragazzetto parla con Simone e dice: "alla fine t'ho trovato su Facebook, anche se non mi dicevi il cognome, sei SIMONE YYYYYYY. Adesso mi devi dare l'amicizia".
Simone è cortese, sorride, ma colgo un leggero fastidio.

Flash Forward - avanti ad oggi.
Una mia collega, che frequenta anch'essa la palestra, mi racconta di una scena accaduta oggi in pausa pranzo. La sua istruttrice di Pilates confida a lei, con orgoglio, di aver messo alle strette Simone dicendogli: "io ho l'impressione che tu sia gay, non parli mai di ragazze, hai una vita sociale che nessuno conosce, non giri mai nelle nostre zone".
Con fare sicuro, l'istruttrice racconta alla mia collega del rossore in volto di Simone, del suo dirsi "profondamente ferito" (ok Simo, ma così ti sputtani!), del suo narrare di una (fantomatica) fidanzata vicentina. Lei lo rassicura fintamente, "non c'è niente di male, con me ti puoi aprire" (si, proprio a lei che non trattiene manco la piscia! tant'è che 5 minuti dopo era già in spogliatoio a raccontare dettagliatamente il tutto alla mia collega, la quale a sua volta ha pensato di rivelare subito a me la "notizia del giorno").

A me queste cose fanno incazzare, mi immedesimo nel bollore di Simone.
Perchè c'è sempre qualcuno che vuole importi di pubblicare sul gazzettino locale la tua vita! Perchè c'è sempre chi vuole usare il tuo vissuto solo per avere argomenti da bar o perchè lui ha deciso che "aprirti è il tuo bene"! 
Perchè ci devono essere forzature? Ho sempre detto, viva i coming-out, abbasso gli outing.
Se un giorno vorrò raccontare a una, dieci, cento persone cosa mi piace sotto le coperte, per chi mi batte il cuore, per cosa mi sento vivo o ferito, lo voglio fare da me!

E voglio anche sentirmi libero di non farlo.
Come voglio, e come tutti vogliono, decidere autonomamente se dire per chi hanno votato (sai, il Berlusca vince sempre ma nessuno mai dice di votarlo), in quale Dio crede, se ci crede, se mal sopporta il cognato o se si farebbe sua cugina!

Ora, immagino i mugugni nella testa di Simone. Conosco le difficoltà, eccome se le conosco... e mi piacerebbe fosse libero di vivere come cavolo gli pare la sua vita. Sarebbe un augurio e una testimonianza anche per me.

Ma....

C'è sempre un ma.

Se hai deciso di stare anche tu "in the closet" [Siimooo, vieni pure nel mio armadio, c'è posto ;-)] non mi devi cospargere il mondo di indizi e briciolette come nel sentiero di Pollicino!
Quali indizi?

Re-wind
Torniamo a Facebook.

Ora, se per caso qualunque utente della palestra guardasse il suo profilo FB troverebbe che
"Le persone che non sono amiche di Simone vedono solo alcune informazioni del suo profilo".
Tra queste informazioni vi sono: SESSO = UOMO
Stop! Tutto qui.
Bene, discreto quindi, verrebbe da dire. Coerente con il suo low-profile.

E allora le briciole?
Ecco, c'è un altro piccolo dettaglio.
Simone ha 277 amici. Non li volevo spulciare, ma le foto... urca!!! Tutti amici bonazzi di brutto. E così ho allungato l'occhio (della serie, anch'io imparare a farmi i cazzi miei...)
Le iconcine delle amicizie mostrano: fisici palestrati da urlo, visi bellissimi, ometti in costume da bagno... Ho pensato: "cazzo, ecco perchè non ho amici così! Li ha tutti lui!!!" :D
Solo che spulciandoli noto qualcosa che chiunque può vedere, e qui non c'è bisogno di nessun gaydar:

277 amici di cui, n° 2 donne e n° 275 uomini;
non c'è un uomo che non sia bono e fashion (selettivo il ragazzo, eh?);
almeno il 10% ha l'iconcina con il simbolo della lotta all'Aids, il fermaglietto rosso;
alcuni hanno foto di coppia con altri uomini;
entrando in questo profili trovi "Luigi, fidanzato ufficialmente con Mario", "Andrea, impegnato con Ugo"...;
guardando i gusti e gli interessi dei profili degli amici scopri nelle passioni "manga gay", "raffaella carrà", "lady gaga", "falcon studio" e tutto l'elenco dell'iconografia gay degli anni '80, '90, e del nuovo millennio, anche quello a venire.

Ora... non so se avvisarlo sul suo essere "in pericolo" outing o se lasciargli disseminare di indizi il suo percorso, quasi come gli assassini nei thriller che in modo non del tutto cosciente lasciano qualche indizio per fare in modo di essere scoperti.

E' del tutto ironica questa considerazione e questo post.
Nel mio piccolo, in questo blog, mi rendo conto di disseminare a mia volta infinite briciole di pane.

Certo, una lezione l'ho già imparata: ho scoperto che mi basta guardare il suo profilo quando voglio allungare lo sguardo su manzi selezionati. Niente navigazioni nel mare della rete ma direttamente un contatto per un mare di altri contatti.
Ma io l'account facebook (per ora) non ce l'ho! :)

22 commenti:

  1. per questo ho due profili FB.... hehe

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  2. Sarà per questo che anche io come Teo ho due profili... ahahah

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  3. Il problema vero è che ognuno di noi dovrebbe essere libero di esprimere se stesso senza la paura di essere giudicato ed additato dalla gente e, allo stesso tempo,tutti noi dovremmo avere rispetto per le scelte degli altri e non stare li a criticare e sparlare.... lo so non sto parlando di questo mondo !

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  4. Adesso a parte l'orrido vizio italiano di parlare di cose private con persone che si conoscono da poco e quella di dare consigni, (di a Simone di non aprirsi con quelle due), la parola chiave della questione è "un contatto per un mare di altri contatti", se uno vule mantenere l'anonimato su certe cose è meglio che non usi affatto facebook e anche nella realtà si limiti al buon giorno e buona sera, se non si è certi delle persone a cui si dicono certe cose.

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  5. aiuto, non vorrei trovarmi nella situazione di simone.
    comunque sono d'accordo con loran: almeno iscriviti con un nome falso. anche se è stupido doversi iscrivere con nomi falsi per paura dei pettegolezzi, ma, come ha detto lorenzo, non si può fare in questo mondo, ahimè...

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  6. @ Teo & awkward - quando si parla di alter ego strategico ;)

    @ Lorenzo - sono d'accordo. Il problema è vivere questa libertà. Bisogna essere molto maturi per sentirsi così liberi (e aggiungerei, bisogna sentirsi anche molto amati).

    @ Microo - ma ciao! esisti ancora? hai ancora capacità di interazione?
    stammi bene, bello.

    @ loran - vero. Facebook nell'armadio proprio non ci sta. Credo proprio che Simo non abbia la minima intenzione ad aprirsi con le due comari, ma neppure io con lui. Si dice "mogli e buoi dei paesi tuoi" e io aggiungo "cazzi e ormoni spesi, solo in altri paesi" :D

    @ Lavega - certo che è stupido crearsi un'identità falsa, ma non lo si fa solo on-line.
    Quindi, se questo altro-io viene usato per proteggersi un po'... beh, chi non lo fa nella vita di tutti i giorni?

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  7. Il + bel post di sempre! Simpatica la collega eh?

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  8. Siamo perseguitati
    da gente che non ha nulla da fare nella sua inutile e triste vita! e quindi cercano montagne di diversivi, che si concentrano solo in un unica azione: FARSI I CAZZI DEGLI ALTRI...e per di più pensano di poterlo fare serenamente.
    Non sanno che così facendo vanno a distruggere sottili equilibri che qualcuno negli anni si costruisce a fatica?...
    A queste persone vorrei dare un bigliettino, che conservo nella mia borsettina in paillettes oro, con su scritto: FATTI I CAZZI TUOI E CAMPI 100 ANNI

    for you.

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  9. Per questo io ho deciso cancelare il mio profilo facebook, non soltanto per evitare petegoleze ma anche per che una cosa fantastica che a me serviva per far vedere a i miei veri amici quello que vedevo al cinema o al teatro, le canzone che mi piacevano, condividere le notizie dei gionali che sempbrabano interesanti purtroppo ad altri con millioni di amicici(dubito io di tante amicizie) solo serve per spalancare le porte di l'intimita senza nessun rimorso, la sua e qulla degli altri. Ma la collega e l'istitutrize un bel essempio... la gente deve avere una vita di merda per procuparsi tanto di quella degli altri.
    Abbraccio.

    Lo spagnolo

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  10. @ Joao Baptista - Ola!

    @ Anonimo - mi chiedo, cosa rende questo post il più bello di sempre? grazie.

    @ Nanà Lanuit - sottili equilibri che si costruiscono a fatica. Mi piace questa frase. Poi, ogni tanto lo penso di dire alla gente "fatti i cazzi tuoi" eppure... sarà sempre così. Non mi infastidisce "l'interesse", mi infastidiscono le pruderie e le cattiverie, la gratuità dei giudizi... queste mi danno molto fastidio.

    @ lo spagnolo - nel cammino che stai facendo, io ti auguro di riaprire i tuoi account di facebook per essere te stesso fino in fondo. Stammi bene

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  11. io credo che il tuo istruttore ha capito tutto della vita... probabilmente si sente libero di fare quel che vuole nel suo privato e di avere tutti gli amici che vuole... libero di poter avere un proprio contatto su fb e non doppi falsi contatti che son proprio tristi... libero di non doversi preoccupare di non dare indizi... l'imbarazzo per l'amica che insistentemente chiede di lui secondo me nasce dalla semplice invadenza, non dalla paura di essere scoperto! insomma, lui si vive la sua vita...se gli altri fanno il giochino "ma sei gay?", saranno poveretti loro....non credete??
    la volpe

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  12. @ la volpe - sarei completamente d'accordo se... se fosse così. In verità si nasconde come e quanto me. A maggior ragione mi disturbano le persone che vogliono forzarlo. Lo capisco.

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  13. Fantastico questo post XD ironia tagliente, facile leggibilità, esperienza di vita, storia vera : è degno dei migliori post di Insy Loan su gay.it ! In questi giorni come puoi notare mi dedico al tuo immenso e sorprendente archivio.
    Mi sono fatto grasse risate e ho letto con estremo interesse perché mi è capitata una cosa simile. Un ragazzo carino, del mio ex liceo, che scrive "mi piacciono donne" e poi basta vedere gli amici per trovare tutto - ma dico tutto - quello che hai detto tu ! Tant'è che ormai l'hanno un pò sgamato tutti. D'altronde, se hai una vita sociale gay, che dici quando poi i manzi ti chiedono l'amicizia ? Non posso perchè non sono dichiarato e tu mi sputtani ? Ridicolo. Questa è la croce di facebook : esporre tutte le contraddizioni della propria vita su una schermata celeste.

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  14. @ grant - grazie per i complimenti. E' un post vecchio che avevo ormai dimenticato questo. Lo vado a riproporre, sperando piaccia anche ad altri.

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  15. Di me lo sanno in tre (TRE, 3) persone, ho fatto un minicoming out in formato Schtroumpf. Qualcuno forse sospetta, perchè con le ragazze sono sfigato (peraltro, è stato vero-verissimo... ma è un'altra storia), ho interessi che esulano dallo sport, non ho l'abitudine allo scazzo brado e un po' becero. Non mi importa, sia chiaro, nel mio piccolo armadio ho sviluppato tutte le difese che mi servono. Però, d'ora in poi, dovrò usare ancor più prudenza: ci sono persone che non posso ferire, equilibri da rispettare ad ogni costo; anche se sentirsi feriti per quel che faccio sotto le lenzuola con adulti consenzienti dovrebbe essere solo AFFAR MIO. Certuni, questi equilibri, non si preoccupano di minarli e distruggerli, anche quando "senza precisa cattiveria, riversano sulle vite degli altri lo squilibrio della loro (cit.).

    Grazie per queste pagine.

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    1. Hai ragione, dovrebbero essere solo affari tuoi ma in questo mondo imperfetto purtroppo non va così. Grazie per la tua testimonianza. Benvenuto! :)

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  16. Ti ringrazio. Comunque, sappi che sono pronto a brandire grucce, cassetti portamutande, e non mi farò scrupolo di bersagliare con sacchetti antitarma.

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  17. (In)co alla fine come è finita??? più nulla?? lo so che non dovrebbe interessarci... perchè il coming out è una cosa normale e ogni persona può decidere per se stessa.... ma la storia si è evoluta??

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    1. Son passati due anni da quel post ma la situazione è sempre invariata. Simone vive sempre nello stesso modo.

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  18. il problema è che ho scoperto il tuo blog da poco... peccato! mammamia se lo amo!!! continua così :D

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