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sabato 21 aprile 2012

E' ora

L'altro ieri s'è ricominciato a parlarne. L'ho sentito in un servizio del Giornale Radio Rai, dove veniva intervistata la Giulia Buongiorno (mai stata simpatica) che come relatrice dovrà trovare una sintesi su sette testi depositati per un disegno di legge, stavolta pare bipartisan, sul riconoscimento delle unioni di fatto, ANCHE dello stesso sesso. Questo insistere sull'ANCHE mi fa pensare ad alcuni aspetti:

- che una legge è necessaria perchè possa dare strumenti per regolamentare TUTTE le convivenze (naturalmente quelle che scelgono di essere riconosciute) che sono calcolate in circa 600.000;
- che non sarà un progetto di legge SOLO per le unioni omosessuali, il che potrebbe diventare uno strumento di convincimento anche ai detrattori della causa frocia e comunque permetterci di portare a casa un risultato;
- che di contro una legge di questo tipo non nasce dall'esigenza, diciamo culturale, di riconoscere il diritto ad essere famiglia per una coppia dello stesso sesso ma ne viene solo come conseguenza.

Ottenuto anche il riconoscimento ce ne sarà da lavorare, con la testimonianza, l'esempio, la semplice quotidianità, per mostrare alla gente che questa condizione nuova non va a scardinare nessun ordine sociale ma a garantire il diritto di amare e essere presenti all'amore, che tutte le persone debbono avere.

Ora, sono abbastanza vecchio e disincantato da non credere che sarà un percorso facile, pure se bipartisan, nè che un risultato si ottenga, dopo aver già visto affossati sia i Pacs che i Dico.
Chissà, staremo a vedere.

Intanto mi vien da dire che E' ORA perchè questo avvenga. Come si vede in questo bellissimo spot australiano: IT'S TIME

35 commenti:

  1. Tanto non cambierà niente.

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  2. bello lo spot australiano!un'altro emisfero appunto!

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    1. Sai lost, forse che agli antipodi, stando a testa in giù hanno più afflusso di sangue alla testa e così ragionano meglio ;)

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  3. Si ma al matrimonio tra te e L. non vi metterete mica a litigare per chi si mette l'abito bianco? :) :P

    LDJ-88

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    1. Corri troppo! Non è ancora tempo per litigare. Qui si parla di riconoscimento delle coppie di fatto, non di matrimonio.
      Comunque io il bianco no: è perchè non son più vergine :D

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  4. Mi suona sinistro (s minuscola ) che si siano presentate solo adesso queste proposte.Ricordiamo tutti che i DICO furono presentati quando il governo Prodi era traballante; e quello attuale non gode ottima salute e LA Fornero si è dichiarata "tradizionalista". Spero solo nella buona fede soprattutto della Bernardini,la quale ha depositato un progetto espressamente per le coppie dello stesso sesso.Da parte nostra dovremmo con e/mail od altri mezzi SUPPORTARE tutto ciò.La pappa non si serve più su un piatto d'argento.Facciamo sentire che siamo TANTI.Auguri a tutti noi.Luigi43

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    1. Sarà la solita scusa per affossare il tutto dicendo un bipartisan "noi ci abbiamo provato". Sigh!

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  5. Speriamo bene ... veramente!
    Lo spot lo avevo già visto due mesetti fa, mi è piaciuto veramente tanto!

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  6. Ma perché pensare negativo!?
    Io sono fiducioso, perché la speranza è l’ultima a morire…
    E poi che si guadagna nell’essere negativi!?
    Buona domenica IN ^_^

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    1. Vero. Non ci si guadagna nulla a essere negativi. Ci si preserva solo dalle delusioni. Ma questo è già un passo che hanno gli adulti disincantati (come me) verso l'abbruttimento.

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  7. temo che anche stavolta sarà un buco nell'acqua, però a furia di insistere...

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    1. Come nelle mischie del rugby. Si spinge, si spinge, si arretra, si perde la palla, si riconquista, si spinge ancora... Prima o poi una meta verrà fuori! :)

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  8. Italietta 2012. Con la strategia dell' "almeno portiamo a casa un risultato", ossia con le mezze misure, fino adesso non si è ottenuto un fico secco e l'Italia è fra i paesi meno evoluti da questo punto di vista. La Francia ha i Pacs da prima del 2000, la Spagna ha il matrimonio dal 2004... non parliamo del resto d'Europa.
    Stessi diritti per tutti uguale matrimonio aperto a tutti (con adozione). E basta con l'ipocrisia.

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    1. Lo dici a me? Dillo ai politici ;)

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    2. Sì, io lo dico ai politici, però lo dico anche a noi, perché dipende anche da noi.

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  9. E' difficile esternare opinioni fuori dal coro perchè si rischia di essere impopolari e antipatici, quando non linciati metaforicamente.. perciò uno certe opinioni se le tiene x sè.

    Infatti, contrariamente a quello che può pensare un qualunque lettore del mio blog, che di me si sarà fatto una certa idea leggendomi, a me questo discorso del riconoscimento delle unioni omosessuali lascia assolutamente indifferente. Se noti non ne ho mai parlato nel blog..
    Infatti penso che se non c'è un cambiamento culturale la vita di noi gay sarà comunque sempre difficile, e il cambiamento culturale è un processo lento che richiede anni e non si determina con una legge. E' vero che, come dici tu la legge può trascinare questo cambiamento culturale, ma lo stesso ci vorranno anni. E' un discorso proiettato nel lungo se non lunghissimo periodo e, come disse qualcuno, nel lungo periodo saremo tutti morti..

    In sostanza, se ci fosse la legge, io sarei il primo a non potermene avvalere, visto che continuo a incontrare i miei partner nell'assoluta clandestinità e credo che anche tu non sia messo diversamente, visto che ti definisci "un gay mai dichiarato" e te ne stai ancora nella closet.
    Come noi si trovano la stragrande maggioranza dei gay.
    Si potranno avvalere di questa legge solo quei pochi che, usciti dalla casa paterna e dal contesto famigliare (amici, parenti, paese di provincia..) già da giovanissimi - 20 anni o in giù di lì - per motivi di lavoro, per esempio, hanno avuto poi la possibilità di costruirsi la loro vita gay, in contesti metropolitani più favorevoli, arrivando a forme di convivenza con il proprio partner. Costoro tra l'altro, nella maggioranza dei casi, hanno anche rotto ogni rapporto con la famiglia d'origene, complice anche la lontananza geografica.. Credo però che costoro siano la minoranza esigua della minoranza che già siamo noi gay.

    Concludo: quello che serve, prima ancora della legge, è un cambiamento culturale che consenta ai giovani di potersi dichiarare gay non appena scoprono di esserlo e di poter quindi vivere la loro vita gay alla luce del sole, come fanno gli etero, già a partire dal contesto famigliare in cui vivono, senza essere costretti come avviene ancor oggi, a fingersi etero, a fare i "gay repressi", ad incontrare i loro partner nella clandestinità e in sostanza a condurre una vita parallela nascosta..

    Sia io che te ne sappiamo ben donde!

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    1. Non serve che scriva la mia opinione, è già scritta perfettamente nel post qui sopra.

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    2. Si K@RL (e S), grazie invece per aver espresso il tuo ragionamento. Il confronto su opinioni diverse è sempre arricchente.
      Tra l'altro parti da un'analisi anche condivisibile. Ma mi chiedo se non ci sia il rischio di non uscirne più (tipo "è nato prima l'uovo o la gallina?").
      Non basta una legge ma bisogna cambiare la mentalità (è quello che ho scritto anch'io quando dico "ottenuto il riconoscimento ce ne sarà da lavorare...") ma fino a che la legge non insegna che certi diritti sono "diritti" la mentalità non cambia (la schiavitù fu abolita per legge. La gente era convinta che fosse normale avere schiavi. Non bastò la legge a far cambiare le idee, ci vollero decenni prima che si cambiasse la mentalità).
      E' comunque un processo che avanza di pari passo.
      E' vero che ne tu ne io forse non avremmo nessun vantaggio, ma cerchiamo di volerlo per le generazioni a venire (anche se noi saremo ormai morti).
      Altro discorso è poi vedere se ciascuno poi quel diritto lo vuole esercitare. Non è che nel momento che le unioni di fatto saranno riconosciute tutti i gay vivranno serenamente perchè comunque le paure del giudizio non scompaiono da un giorno all'altro.
      Ma per chi oggi, già oggi, questi diritti li vuole esercitare, e invece non può... perchè limitarli?
      :)

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    3. Sono perfettamente d'accordo con In.

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  10. Sull'argomento ci sarebbe da scrivere libri su libri e da parlare per anni, perchè ognuno ha le sue idee e le sue ragioni.
    Regolarizzare le unioni di fatto significa dare tutela giuridica a chi la richiede. Non dimentichiamoci però che, per le coppie etero, regolazzare l'unione di fatto è già possibile. Parliamo di matrimonio civile, che altro non è che un contratto in cui i due coniugi assumono diritti e doveri reciproci, con tanto di tutela giuridica riconosciuta ai diritti, proprio perchè c'è una controparte che si assume il dovere corrispondente.
    Per le coppie di fatto che non vogliono unirsi in matrimonio (ovviamente con rito civile), io personalmente non trovo giusto attribuire ai conviventi alcuna tutela giuridica, in quanto ci si trova nella palese volontà delle parti di restare in una situazione giuridica "non tutelata", ossia niente doveri reciproci e quindi niente diritti reciproci. Altrimenti sarebbe troppo facile.
    Altro discorso è la necessità di tutelare comunque i figli di una coppia di fatto, perchè questi non si ritrovino a dover subire le conseguenze delle decisioni dei genitori. E questo aspetto forse è l'unico motivo di introdurre una legge a tutela delle coppie di fatto eterosessuali. Ma qui poi si va fuori tema.
    La regolamentazione delle coppie di fatto, quindi, dovrebbe alla fine proprio riguardare tutte quelle persone che legalmente non si possono sposare, neppure con rito civile (coppie omosessuali e coloro che non sono ancora civilmente liberi dopo una separazione).
    Ma è proprio qui che è la vera discriminazione, secondo me. Il vero passo in avanti sarebbe aprire la legge sul matrimonio civile anche alle coppie omosessuali, consentendo anche a loro l'accesso a tutte quelle istituzioni riservate alle coppie legalmente sposate, ad esempio l'adozione.
    Tutto il resto è compromesso, anche se meglio di niente.
    Poi naturalmente dovrebbero fare una legge apposta che OBBLIGA (In)co e L. a sposarsi... ahahahahhaha... scherzo naturalmente!
    Baci Luci

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    1. Spunti molto interessanti e si, condivido il fatto che le coppie etero hanno già la possibilità di "scegliersi pubblicamente" agli occhi dello stato. Ci sono poi altri casi di coppie etero da tutelare (ad esempio vedovi che non si sposano per non perdere una delle due già risicate pensioni...) ma in effetti oggi le tutele mancano soprattutto alle coppie dello stesso sesso.

      Sulla legge ad personam, NO! Non ti permetto di condannare L. ad una vita frustrante con un marito insopportabile come me! ;)

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    2. ahahah... vorrei sentire il parere di L.
      ...a proposito, ma L. che legge sempre, perchè non si sente mai???? Mica gli avrai messo il bavaglio per non rivelare cose troppo imbarazzanti?????

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    3. Macchè bavaglio! Io, se gli tappo la bocca... è solo in "quel" modo!

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    4. che strano... mio marito dice le stesse cose su di me, usando quasi le stesse parole... ahahahah :D

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  11. Finchè ci sarà questa maggioranza parlamentare, prettamente conservatrice e con una politica dettata dal Vaticano, non ci sarà nulla da fare. L'unica cosa che potrà uscire da questo testo è la proposta UDC che vuole riconoscere - se non ricordo male - diritti a chi almeno convive da 9 anni, per questioni legate all'eredità e all'assistenza sanitaria. E' l'unica cosa che ha speranza di passare perchè c'è il SI anche dell'area centrista, che di questi tempi comanda. Scordatevi la proposta della Bernardini.
    L'unica chance per noi è costituita da un governo che inneschi una rivoluzione culturale, a partire dalle scuole, dall'istruzione, per arrivare alla comunicazione mediatica. L'unica chance è un governo di sinistra vera (non pd), che abbia la forza che hanno avuto la Kirchner in Argentina e Lula in Brasile.
    Ai tanti che criticano Vendola per le mancate posizioni sulla questione gay, rispondo che non serve parlare, serve agire. In tanti lo accuserebbero di leggi ad personam, e la destra gli farebbe perdere gran parte del voto moderato. Ricordiamoci che un uomo per fare le cose deve prima essere eletto, e personalmente non ho alcun dubbio che un governo di sinistra sel-idv-rifondazione-verdi-(magari)grillo lo farebbe, pur senza sbandierarlo ai quattro venti nella campagna elettorale.

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    1. Grazie Grant per questo intervento così articolato.
      Io spero invece (e so benissimo che è solo un'illusione) che se accordo ci deve essere, che sia il più ampio possibile. Sai, per evitare che in seguito, cambiando governi, si voglia cambiar di nuovo le carte in tavola.

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  12. Ho scoperto ora questo video:
    http://www.youtube.com/watch?v=pR9gyloyOjM&feature=share
    e mi sembrava che qui fosse un buon posto per condividere questa storia tristissima, ma purtroppo vera per tante persone...
    Luci

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    1. Un tonfo al cuore. Diffondo anch'io il video tramite twitter:
      #EqualLoveEqualRights

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