Dunque dunque dunque...
Stupito, anzi, strabiliato dal numero esagerato di commenti al post 3P, Programma Pancia Piatta, ora passo alla fase due.
Ho raccolto da voi i consigli per un addome a tavoletta ed ora vi racconto cosa faccio io per ottenerla, purtroppo senza risultati significativi.
Pier(ef)fect dice: niente bibite gassate! E fin qui ci siamo. Bevo solo acqua naturale, non bevo soft drinks, mi concedo con la pizza una birra da 33 cl a settimana. Addominali in palestra, dai 180 ai 200 a sera, tre sere la settimana.
La pancetta c'è.
Febo dice di ridurre le porzioni. Ottima idea. Fate conto che quando mangio un piatto di pasta, difficilmente arrivano ad essere 80 grammi. Mangio molte verdure, quelle si... ma mi si dice che pure quelle sono carboidrati, uff. Il secondo spunto è: evitare le schifezze e i cibi fuori orario. E' da quando ero ragazzino che non mangio nulla fuori orario. Da studente, in casa al pomeriggio mi concedevo la merenda. Erano venti e passa anni fa. Ora un caffè a metà mattina e uno a metà pomeriggio (non sempre) riducendo le tacchette di zucchero dal distributore automatico.
La mia morbidosità c'è ancora.
Arles mi dice di mangiar poco condito: ora metto poco sale ovunque (che fa ritenzione idrica) e l'ho eliminato del tutto dalle insalate che condisco con aceto e solo un filo di olio extravergine d'oliva. Mangiando fortunatamente tutti i pasti in casa riesco a mangiare in modo salutare. Riso e pasta solo a pranzo, non tutti i giorni. Pane, mezzo panino al giorno, carne, pesce, verdure, formaggi (pochi) ogni tanto a pranzo e spesso a sera. Ellittica? Quella non la faccio ma tapis-roulant si: le serate in palestra mi vedono correre dai 30 ai 45 minuti per 3 volte la settimana, con il cardiofrequenzimetro per mantenere la frequenza bassa bruciagrassi.
La ciccia persiste.
Loran: addominali, quasi 600 a settimana, fatti. Poco pane e pasta: fatto, mi concedo una pizza una sola volta a settimana. Verdure, ci sono sempre, ne son ghiotto. Petto di pollo, tristissimo petto di pollo, c'è. Tonno o scatolami vari, solo al naturale. Fritti, cosa sono i fritti? A casa mia si frigge 2-3 volte l'anno, e stop! Dolci, pochi, molto pochi. Alcol, un bicchiere di vino nel pranzo della domenica, una birra piccola con la pizza. Raramente la mia vita mondana mi fa bere alcolici fuori casa.
La stronza... rimane!
S: le mie tre sedute settimanali prevedono sia pesi che cardio. A metà settimana la sessione di cardio la prolungo. Spuntini di mezzanotte, inesistenti: non mangio fuori pasto. Niente carboidrati a cena. Mai. L'unica eccezione è la pizza settimanale. Mi resta da tenere buoni gli altri tuoi consigli, quelli dell'insalata e quelli mentali. Ma il mio problema non è dimagrire. Sono abbastanza magro, in viso molto, sul torace quando perdo 2 chili si vedono le costole, ma anche nella magrezza, sta cretina adiposella non se ne vuole andare.
Mi sa che qui, il trucco vero, la formula segreta non è ancora uscita. Mi sa che c'entra il famoso Dna, la genetica.
[ed ora, con enfasi, voce stridula e isterica] Ma io me ne infischio della genetica. Voglio la pancia piatta. Voglio un guru, un personal trainer di quelli che trasformano gli attori holliwoodiani in strafighi nel giro di 6 mesi.
Ma visto che non lo posso avere, sapete che vi dico? Semplice: da domani, anzi da oggi, mi RIMOTIVO!
Chi la dura la vince!
E chi l'ha duro... si diverte ;)
lunedì 19 marzo 2012
sabato 17 marzo 2012
Non chiedere, non dire
Sono passati 6 mesi da quando è stata ufficialmente abolita dall'amministrazione Obama la regola del "Don't ask, don't tell". Riguardava la questione omossessuale all'interno dell'esercito.
![]() |
Barack Obama durante la firma per l'abolizione del DADT |
Con questa regola, in vigore dal 1993 la sostanza detta in briciole era un po' questa:
Creiamo un patto: i tuoi superiori dell'esercito si impegneranno a non chiederti nulla in merito alle tue preferenze sessuali ma in cambio il tuo impegno sarà quello di non esprimerle. Quindi se nel tuo letto soggiacciono gli ometti noi non lo vorremo sapere ma tu, mi raccomando, tientelo per te.
Ora, fosse capitato a me probabilmente la regola sarebbe anche andata bene: i miei fatti sono appunto fatti miei, e visto che vivo "nell'armadio" li tengo per me. Grazie per non intromettervi nella mia vita. Punto.
Ma se pensiamo a tutte quelle persone che ad esempio, a fronte di un rapporto che voleva essere vissuto alla luce del sole, dovevano continuamente nascondersi (che se è una scelta è un conto, se è un obbligo è ben diverso) immagino quanto fosse frustrante soggiacere a questa regola.
Mi chiedevo, ma non so nulla in merito, quale fosse la situazione invece nell'esercito italiano.
Per quelli della mia leva, quelli che ancora avevano il servizio militare obbligatorio, indipendentemente che prestassero servizio nell'esercito oppure no, durante la famosa Visita obbligatoria di Leva, o comunemente chiamata "I 3 giorni", si veniva sottoposti ad un test diagnostico, il famoso o famigerato MMPI.
Chi quella visita l'ha fatta ricorderà quelle 300 e passa domande che chiedevano se ci piacevano i fiori o se vedavamo persone che gli altri non vedevano.
Bene, quel test, che tra le altre cose serviva a rilevare la presenza dei disturbi della personalità, aveva tra le scale quella Mf, cioè che misurava la mascolinità o la femminilità delle persone.
In pratica: hai voglia a nascondere la tua voglia di cazzi in culo, tanto le alte istituzioni ti "schedavano" all'età di 18 anni.
Da quanto mi risulta, non sono a conoscenza di abusi o di incorrettezza nell'uso di questo test nell'esercito italiano, quindi credo abbiano sempre operato con rispetto e discrezione. Siamo un paese civile.
Ma oggi, qual è la situazione? Un nostro militare può dichiararsi senza alcun problema o, qualora si esponesse gli sarebbe preclusa la possibilità di servir la patria nell'esercito?
Comunque, tutti questi pensieri sono nati dal video amatoriale che vi sto per proporre: due giovani ragazzi, dei quali uno in abito militare che fanno l'amore e si filmano. Chissà se il militare è realmente iscritto nelle liste di leva, chissà se l'amatoriale è proprio vero, chissà se, la decisione di filmarsi e pubblicarsi sia nata anche da un sentimento di maggiore libertà ora che il Don't Ask D'ont Tell non è più in vigore.
Buona visione e mi raccomando: fate l'amore, non fate la guerra!
giovedì 15 marzo 2012
3P
Cioè, spieghiamoci.
Io mi ritrovo sempre a misurarmi con immagini del genere:
e mi deprimo perchè quegli addomi così definiti e quella pancia piatta mai me la sono vista nella mia vita e tantomeno mai la vedrò ora che l'età avanza.
Eppure io la mia parte l'ho sempre messa, mi sono focalizzato, ci ho messo impegno ma... nulla.
Non che io sia particolarmente grasso, ma quell'addome che tende ad essere prominente e soprattutto quella ciccetta mollina che si deposita sulla parte inferiore del ventre, azz se mi da fastidio.
Che poi ci sono pure ometti con un po' di pancettina ugualmente molto interessanti
ma io, tantomeno sono uno di questi.
Non me ne voglia l'(In)arrestabile Ringo, che prima di concedersi in quelle foto mi ha espresso più d'una perplessità rispetto al suo adipe. Ne abbiamo parlato io e lui, confessandogli che... ebbene, quello è il mio livello... niente di inguardabile, ma che però anche a me infastidisce.
E allora che fare?
Voglio qui raccogliere un po' di indizi rispetto a quello che chiamerò 3P, cioè:
Programma Pancia Piatta.
Nella mia carriera ho già messo in atto numerosi artifizi, più o meno utili.
Scrivetemi però i vostri consigli e creiamo un elenco di strategie da mettere in atto per liberarci di tutto quell'adipe di troppo.
A voi la parola!
Io mi ritrovo sempre a misurarmi con immagini del genere:
e mi deprimo perchè quegli addomi così definiti e quella pancia piatta mai me la sono vista nella mia vita e tantomeno mai la vedrò ora che l'età avanza.
Eppure io la mia parte l'ho sempre messa, mi sono focalizzato, ci ho messo impegno ma... nulla.
Non che io sia particolarmente grasso, ma quell'addome che tende ad essere prominente e soprattutto quella ciccetta mollina che si deposita sulla parte inferiore del ventre, azz se mi da fastidio.
Che poi ci sono pure ometti con un po' di pancettina ugualmente molto interessanti
ma io, tantomeno sono uno di questi.
Non me ne voglia l'(In)arrestabile Ringo, che prima di concedersi in quelle foto mi ha espresso più d'una perplessità rispetto al suo adipe. Ne abbiamo parlato io e lui, confessandogli che... ebbene, quello è il mio livello... niente di inguardabile, ma che però anche a me infastidisce.
E allora che fare?
Voglio qui raccogliere un po' di indizi rispetto a quello che chiamerò 3P, cioè:
Programma Pancia Piatta.
Nella mia carriera ho già messo in atto numerosi artifizi, più o meno utili.
Scrivetemi però i vostri consigli e creiamo un elenco di strategie da mettere in atto per liberarci di tutto quell'adipe di troppo.
A voi la parola!
martedì 13 marzo 2012
L'umore
È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire. (Cesare Pavese)
Questa volontà di "vincere il mondo" in genere mi dura pochi minuti.
Non appena scendo dal letto già ho davanti gli impegni e le fatiche più rognose. Ci sono periodi dove faccio particolarmente fatica e il pessimismo mi opprime. Periodi up e periodi decisamente down. Sono ciclotimico?
Spero di no... non rientro nella sintomatologia indicata per la diagnosi.
In quei giorni bisogna davvero motivarsi.
Fare i conti con la propria incompiutezza non è per niente facile. Ma si salta giù dal letto e si riparte. Per forza. Non si può scappare dal mondo.
La toeletta del mattino è un altro momento focale. Rimettersi in ordine, lavarsi, radersi, pettinarsi, guardarsi nella propria nudità . E' bello quel momento in cui sei solo tu, in cui rendi conto niente e solo più che a te stesso. Nessun altro a cui raccontare qualcosa in quel momento. Nessuno con cui fingere, scusarsi, spiegare.
Poi la giornata parte e va come deve andare. A volte bene, a volte male. Anche le piccole cose possono cambiarti l'umore e trasformare una giornata nera in una gioia grande... o viceversa.
Sentire che però hai qualcuno con te che condivide questa tua piccola e semmai banale vita può far la differenza. A volte non basta, la distanza è ampia, i tempi lunghi... ma ricordi prima quando non c'era nessuno che ci pensava?
Così ci si attende nell'sms del mattino, o nella lunga telefonata serale... e allora si sorride. E c'è un motivo in più, quando si va a dormire, per risvegliarsi tentando quella volontà che citavo all'inizio.
Dedicato al mio amore e ai nostri sbalzi d'umore.
Elisa - Life goes on
Questa volontà di "vincere il mondo" in genere mi dura pochi minuti.
Non appena scendo dal letto già ho davanti gli impegni e le fatiche più rognose. Ci sono periodi dove faccio particolarmente fatica e il pessimismo mi opprime. Periodi up e periodi decisamente down. Sono ciclotimico?
Spero di no... non rientro nella sintomatologia indicata per la diagnosi.
In quei giorni bisogna davvero motivarsi.
Fare i conti con la propria incompiutezza non è per niente facile. Ma si salta giù dal letto e si riparte. Per forza. Non si può scappare dal mondo.
La toeletta del mattino è un altro momento focale. Rimettersi in ordine, lavarsi, radersi, pettinarsi, guardarsi nella propria nudità . E' bello quel momento in cui sei solo tu, in cui rendi conto niente e solo più che a te stesso. Nessun altro a cui raccontare qualcosa in quel momento. Nessuno con cui fingere, scusarsi, spiegare.
Poi la giornata parte e va come deve andare. A volte bene, a volte male. Anche le piccole cose possono cambiarti l'umore e trasformare una giornata nera in una gioia grande... o viceversa.
Sentire che però hai qualcuno con te che condivide questa tua piccola e semmai banale vita può far la differenza. A volte non basta, la distanza è ampia, i tempi lunghi... ma ricordi prima quando non c'era nessuno che ci pensava?
Così ci si attende nell'sms del mattino, o nella lunga telefonata serale... e allora si sorride. E c'è un motivo in più, quando si va a dormire, per risvegliarsi tentando quella volontà che citavo all'inizio.
Dedicato al mio amore e ai nostri sbalzi d'umore.
Elisa - Life goes on
lunedì 12 marzo 2012
Nella luce blu
Potrebbe essere un pornetto come tutti gli altri, e forse per voi lo è. Eppure c'è qualcosa che mi intriga particolarmente in questo video.
L'attore più maturo tra i due è interessante ma non "stra-bono". Il suo attrezzo è ok, eppure non "notevole", le dinamiche sono eccitanti e comunque non "wow": il classico pompino vicendevole e poi la scopata.
Ma qualcosa di particolare c'è.
C'è che il modo in cui i due fanno sesso che ai miei occhi è molto erotico perchè simula un fare all'amore. Soprattutto quando dal pompino si cercano nel bacio e come gli sguardi l'uno dell'altro si incrociano. Poi c'è l'atmosfera, quella sensazione notturna, quella luce blu che dona un che di romantico.
Scopro che l'attivo che vediamo all'opera è stato pornoattore solo a tempo determinato. La sua carriera in questo campo è durata solo 2 anni. Invece è da sempre attore e compositore per il teatro a Broadway e Off-Broadway. Insomma, di Tom Judson (nome reale, quello artistico da porno attore è Gus Mattox) non vediamo solo le vene del suo pene ma anche, forse, un pizzico di espressione della sua vena artistica.
Ho esagerato? Si!
Però il video ve lo consiglio lo stesso se volete passare una ventina di minuti con un po' di testosterone in ebollizione nel vostro corpo.
Gus Mattox e Colby Taylor nella luce blu.
L'attore più maturo tra i due è interessante ma non "stra-bono". Il suo attrezzo è ok, eppure non "notevole", le dinamiche sono eccitanti e comunque non "wow": il classico pompino vicendevole e poi la scopata.
Ma qualcosa di particolare c'è.
C'è che il modo in cui i due fanno sesso che ai miei occhi è molto erotico perchè simula un fare all'amore. Soprattutto quando dal pompino si cercano nel bacio e come gli sguardi l'uno dell'altro si incrociano. Poi c'è l'atmosfera, quella sensazione notturna, quella luce blu che dona un che di romantico.
Scopro che l'attivo che vediamo all'opera è stato pornoattore solo a tempo determinato. La sua carriera in questo campo è durata solo 2 anni. Invece è da sempre attore e compositore per il teatro a Broadway e Off-Broadway. Insomma, di Tom Judson (nome reale, quello artistico da porno attore è Gus Mattox) non vediamo solo le vene del suo pene ma anche, forse, un pizzico di espressione della sua vena artistica.
Ho esagerato? Si!
Però il video ve lo consiglio lo stesso se volete passare una ventina di minuti con un po' di testosterone in ebollizione nel vostro corpo.
Gus Mattox e Colby Taylor nella luce blu.
sabato 10 marzo 2012
Le cose semplici
Una tazza di caffè,
il riposo pomeridiano,
una mano ad un amico
una birrettina tranquilla
un pompino.
Mi piace vivere di cose semplici.
giovedì 8 marzo 2012
L'amica e i pensieri sul cazzo
Un'amica al telefono mi racconta: ieri ha visto "Shame". Sconvolta.
Ma mi intrattiene raccontandomi anche un'aneddoto.Di fianco a lei, al cinema, una coppia.
Lui, dopo cinque minuti di film, borbottando dice alla compagna: "Se adesso mi fanno vedere ancora il cazzo di questo, me ne vado. Non ho pagato il biglietto per vedere il suo cazzo".
La mia amica mi racconta i suoi pensieri. Ha pensato:
a) "ma pensa te, brutto stronzo, però non dici niente delle tette che hai visto, eh?";
b) questo fastidio per il nudo maschile dice qualcosa di latente;
c) deve averlo piccolo e gli da fastidio che la sua compagna possa far confronti dopo aver visto quello di Fassbender.
Che per inciso, ha sorpreso pure questa mia amica che aggiunge "ma se a riposo è così, chissà quando...." e poi si ferma (e mi chiedo se sarà scattato anche a lei il confronto con quello del suo partner).
Io rido e penso che non ha tutti i torti.
Sul pensiero a), sul b), sul c).
E sullo stupore per il pisellotto di Michael.
Di Shame ne avevo già parlato anche qui: link
mercoledì 7 marzo 2012
Sempre estremi: big Ben!
Big Ben!
Non parlo della campana nella torre dell'orologio nel palazzo del parlamento inglese. Ma sempre di inglesi si parla, perche il rugbysta che mi sta facendo sbavare come una cagnetta in calore è britannico e si chiama pure lui Ben.
26 anni, 183 cm per 93 kg, il giocatore di oggi, guardacaso ancora un utility back (ne avevo parlato qui) corrisponde di molto ai canoni di virilità maschile che sanno accendermi. Ecco a voi Ben Foden
![]() |
questa va guardata in maxi-size! |
Cliccando sulla pagina a lui dedicata in Wikipedia,
http://it.wikipedia.org/wiki/Ben_Foden
scoprirete alcune curiosità sul personaggio, ma io vi invito, anche se non siete appassionati di rugby a guardare l'agilità e la prontezza del grande Ben in questo breve video che gli dedica un tributo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ben_Foden
scoprirete alcune curiosità sul personaggio, ma io vi invito, anche se non siete appassionati di rugby a guardare l'agilità e la prontezza del grande Ben in questo breve video che gli dedica un tributo.
Mi impressiona sotto tutti gli aspetti!
lunedì 5 marzo 2012
Dialogo sulle (in)teriorità... E dajè (e Dalla)
Ci sono persone che non capiscono proprio, ma fanno davvero fatica, a capire come uno possa essere gay.
"Ma dai" pensano, "che schifo, come può piacere un altro uomo?, è una cosa contro natura, basterebbe solo prendere coscienza che se si è così è perchè in qualche modo c'è stata una deviazione, qualche esperienza che ti ha segnato, ma con un po' di consapevolezza questa abitudine si può perdere".
E ne sono convinti, e s'incazzano pure, e non ce la fanno, proprio no, a tollerare che qualcuno possa invece sentirsi semplicemente così, e felice così, perchè dentro, la sua interiorità lo chiama ad essere questo e null'altro più. E chiede solo di poter essere riconosciuto, non necessariamente condiviso, ma almeno riconosciuto per quello che è.
"E' la mia libertà, perchè non la posso esprimere?".
"Si, si, la tua libertà" - gli risponderanno - "ma ci state rompendo il cazzo voi froci a volervi presentare alla società e in un certo qual modo volerla influenzare col raccontarci che dovremmo accettare anche questo modo di vivere".
"Beh, ma io mica vi sto chiedendo di essere anche voi omosessuali, solo lasciare che io possa vivere ciò che io sento dentro. L'affettività è una componente essenziale dell'uomo. Non me la puoi negare, perchè significa negarmi la possibilità di essere completo, vivere pienamente. Io lo sento e lo voglio dire che è bello amare un altro uomo!"
"Essenziale? A parte che ce n'è di gente che campa pure senza una relazione affettiva, quindi non facciamola più grossa di quant'è questa storia della "necessita". Mi sta pure sul cazzo che voi froci, per esprimere il vostro essere siate lì a reggere le organizzazioni a difesa di quelli della vostra specie: e l'ArciGay e i circoli Mieli e affini, e ci presentiate le vostre parate e i gay pride e abbiate bisogno di andare per strada a mostrarvi e si sa che ormai voi gay rappresentate un potere forte ed economico..."
"Ma il nostro andar per strada è anche questo un bisogno di comunicare che esistiamo anche noi, che il modello che presentiamo può essere d'aiuto ad altre persone che fanno fatica a ritrovarsi e poi c'è anche la dimensione del far festa insieme. Cos'è che disturba? E poi non è detto che pur partecipando, pur sostenendo, ciascuno di noi condivida sempre proprio tutto ciò che l'Arcigay indica. Io ne vedo di cazzate tra quello che mi propone, ma un po' mi rappresenta. Posso sentirmi vicino pur con la mia voce critica e con il dissenso"
"Beh, a me date fastidio lo stesso! Punto"
"Dì solo che non condividi..."
"Ho detto che mi da fastidio. Fanculo a quelli della tua specie!"
Ci sono persone che non capiscono proprio, ma fanno davvero fatica, a capire come uno possa essere credente.
"Ma dai" pensano, "che deficiente, come puoi seguire una cosa che non si vede? E' una cosa senza senso, basterebbe solo prendere coscienza che se si è così è perchè in qualche modo c'è stata una manipolazione del tuo pensiero, sin da piccolo ti hanno inculcato queste stupidaggini col catechismo, ma crescendo questa abitudine si può perdere".
E ne sono convinti, e s'incazzano pure, e non ce la fanno, proprio no, a tollerare che qualcuno possa invece sentirsi semplicemente così, e felice così, perchè dentro, la sua interiorità lo chiama ad essere questo e null'altro più. E chiede solo di poter essere riconosciuto, non necessariamente condiviso, ma almeno riconosciuto per quello che è.
"E' la mia libertà, perchè non la posso esprimere?".
"Si, si, la tua libertà" - gli risponderanno - "ma ci state rompendo il cazzo voi cattolici a volervi presentare alla società e in un certo qual modo volerla influenzare col raccontarci che dovremmo accettare anche questo modo di vivere".
"Beh, ma io mica vi sto chiedendo di essere anche voi cattolici, solo lasciare che io possa vivere ciò che io sento dentro. La spiritualità è una componente essenziale dell'uomo. Non me la puoi negare, perchè significa negarmi la possibilità di essere completo, vivere pienamente. Io lo sento e lo voglio dire che è bello credere in Dio".
"Essenziale? A parte che ce n'è di gente che campa pure senza spiritualità, quindi non facciamola più grossa di quant'è questa storia della "necessita". Mi sta pure sul cazzo che voi cattolici, per esprimere il vostro essere siate lì a reggere la Chiesa a difesa di quelli della vostra specie: e il Vaticano e le diocesi e affini, e ci presentiate le vostre Giornate mondiali della gioventù e le processioni e abbiate bisogno di andare per strada a mostrarvi e si sa che ormai voi cattolici rappresentate un potere forte ed economico..."
"Ma il nostro andar per strada è anche questo un bisogno di comunicare che esistiamo anche noi, che il credo che viviamo può essere d'aiuto ad altre persone che fanno fatica a ritrovarsi e poi c'è anche la dimensione del far festa. Cos'è che disturba? E poi non è detto che pur partecipando, pur sostenendo, ciascuno di noi condivida sempre proprio tutto ciò che la Chiesa indica. Io ne vedo di cazzate tra quello che mi propone, ma un po' mi rappresenta. Posso sentirmi vicino pur con la mia voce critica e con il dissenso"
"Beh, a me date fastidio lo stesso! Punto"
"Dì solo che non condividi..."
"Ho detto che mi da fastidio. Fanculo a quelli della tua specie!"
Forse Lucio Dalla che per certi cattolici aveva la colpa di essere gay, e che per certi gay aveva la colpa di essere cattolico, ne aveva le palle piene di tutto questo.
E ha scelto di vivere ciò che sentiva, aldilà di chi chiedeva proclami, prese di posizione o di chi chiedeva di stare defilato.
Era la sua libertà.
Mi interrogo: quanto sono capace di rispettare le libertà e l'interiorità delle persone?
"Ma dai" pensano, "che schifo, come può piacere un altro uomo?, è una cosa contro natura, basterebbe solo prendere coscienza che se si è così è perchè in qualche modo c'è stata una deviazione, qualche esperienza che ti ha segnato, ma con un po' di consapevolezza questa abitudine si può perdere".
E ne sono convinti, e s'incazzano pure, e non ce la fanno, proprio no, a tollerare che qualcuno possa invece sentirsi semplicemente così, e felice così, perchè dentro, la sua interiorità lo chiama ad essere questo e null'altro più. E chiede solo di poter essere riconosciuto, non necessariamente condiviso, ma almeno riconosciuto per quello che è.
"E' la mia libertà, perchè non la posso esprimere?".
"Si, si, la tua libertà" - gli risponderanno - "ma ci state rompendo il cazzo voi froci a volervi presentare alla società e in un certo qual modo volerla influenzare col raccontarci che dovremmo accettare anche questo modo di vivere".
"Beh, ma io mica vi sto chiedendo di essere anche voi omosessuali, solo lasciare che io possa vivere ciò che io sento dentro. L'affettività è una componente essenziale dell'uomo. Non me la puoi negare, perchè significa negarmi la possibilità di essere completo, vivere pienamente. Io lo sento e lo voglio dire che è bello amare un altro uomo!"
"Essenziale? A parte che ce n'è di gente che campa pure senza una relazione affettiva, quindi non facciamola più grossa di quant'è questa storia della "necessita". Mi sta pure sul cazzo che voi froci, per esprimere il vostro essere siate lì a reggere le organizzazioni a difesa di quelli della vostra specie: e l'ArciGay e i circoli Mieli e affini, e ci presentiate le vostre parate e i gay pride e abbiate bisogno di andare per strada a mostrarvi e si sa che ormai voi gay rappresentate un potere forte ed economico..."
"Ma il nostro andar per strada è anche questo un bisogno di comunicare che esistiamo anche noi, che il modello che presentiamo può essere d'aiuto ad altre persone che fanno fatica a ritrovarsi e poi c'è anche la dimensione del far festa insieme. Cos'è che disturba? E poi non è detto che pur partecipando, pur sostenendo, ciascuno di noi condivida sempre proprio tutto ciò che l'Arcigay indica. Io ne vedo di cazzate tra quello che mi propone, ma un po' mi rappresenta. Posso sentirmi vicino pur con la mia voce critica e con il dissenso"
"Beh, a me date fastidio lo stesso! Punto"
"Dì solo che non condividi..."
"Ho detto che mi da fastidio. Fanculo a quelli della tua specie!"
Ci sono persone che non capiscono proprio, ma fanno davvero fatica, a capire come uno possa essere credente.
"Ma dai" pensano, "che deficiente, come puoi seguire una cosa che non si vede? E' una cosa senza senso, basterebbe solo prendere coscienza che se si è così è perchè in qualche modo c'è stata una manipolazione del tuo pensiero, sin da piccolo ti hanno inculcato queste stupidaggini col catechismo, ma crescendo questa abitudine si può perdere".
E ne sono convinti, e s'incazzano pure, e non ce la fanno, proprio no, a tollerare che qualcuno possa invece sentirsi semplicemente così, e felice così, perchè dentro, la sua interiorità lo chiama ad essere questo e null'altro più. E chiede solo di poter essere riconosciuto, non necessariamente condiviso, ma almeno riconosciuto per quello che è.
"E' la mia libertà, perchè non la posso esprimere?".
"Si, si, la tua libertà" - gli risponderanno - "ma ci state rompendo il cazzo voi cattolici a volervi presentare alla società e in un certo qual modo volerla influenzare col raccontarci che dovremmo accettare anche questo modo di vivere".
"Beh, ma io mica vi sto chiedendo di essere anche voi cattolici, solo lasciare che io possa vivere ciò che io sento dentro. La spiritualità è una componente essenziale dell'uomo. Non me la puoi negare, perchè significa negarmi la possibilità di essere completo, vivere pienamente. Io lo sento e lo voglio dire che è bello credere in Dio".
"Essenziale? A parte che ce n'è di gente che campa pure senza spiritualità, quindi non facciamola più grossa di quant'è questa storia della "necessita". Mi sta pure sul cazzo che voi cattolici, per esprimere il vostro essere siate lì a reggere la Chiesa a difesa di quelli della vostra specie: e il Vaticano e le diocesi e affini, e ci presentiate le vostre Giornate mondiali della gioventù e le processioni e abbiate bisogno di andare per strada a mostrarvi e si sa che ormai voi cattolici rappresentate un potere forte ed economico..."
"Ma il nostro andar per strada è anche questo un bisogno di comunicare che esistiamo anche noi, che il credo che viviamo può essere d'aiuto ad altre persone che fanno fatica a ritrovarsi e poi c'è anche la dimensione del far festa. Cos'è che disturba? E poi non è detto che pur partecipando, pur sostenendo, ciascuno di noi condivida sempre proprio tutto ciò che la Chiesa indica. Io ne vedo di cazzate tra quello che mi propone, ma un po' mi rappresenta. Posso sentirmi vicino pur con la mia voce critica e con il dissenso"
"Beh, a me date fastidio lo stesso! Punto"
"Dì solo che non condividi..."
"Ho detto che mi da fastidio. Fanculo a quelli della tua specie!"
Forse Lucio Dalla che per certi cattolici aveva la colpa di essere gay, e che per certi gay aveva la colpa di essere cattolico, ne aveva le palle piene di tutto questo.
E ha scelto di vivere ciò che sentiva, aldilà di chi chiedeva proclami, prese di posizione o di chi chiedeva di stare defilato.
Era la sua libertà.
Mi interrogo: quanto sono capace di rispettare le libertà e l'interiorità delle persone?
venerdì 2 marzo 2012
Gli amori sporchi di Lucio
Non son qui per scrivere coccodrilli e se guardo la mia discoteca mi rendo conto di non avere manco un disco di Lucio Dalla.
Potrei scrivere tante cose partendo dai ricordi delle sue canzoni che in modo più o meno presente hanno accompagnato i miei 40 anni di vita, ma meglio di no, non essendo un suo accanito fans ma solo piuttosto uno che ogni tanto s'è beato delle sue emozioni o divertito di certe sue goliardate.
Quello che però mi piace sottolineare in questo blog "romantico e sporcaccione" è come le sue canzoni abbiano raccontato tanta di quella "roba da non dire", roba da non far sentire ai benpensanti.
Dalla sua "4 marzo 1943" dove si racconta di una ragazza madre e di un padre non riconosciuto (scandalo negli anni '60 una canzone su questi temi), al suo "Disperato Erotico Stomp", una canzone dove si parla espressamente di FIGA e di una gran SEGA liberatoria, le canzoni di Lucio hanno sempre raccontato AMORI SPORCHI, con immagini efficaci e mai gratuitamente volgari.
La capacità dei poeti: prendere lo sporco e senza ripulirlo, far emergere la vita che sta dentro queste storie.
L'ultima storia, davvero l'ultima, scritta con Pierdavide Carone nel Sanremo di quest'anno è ancora su un amore impossibile. L'innamorato perso per la prostituta. Un amore di strada, disperato e implorante:
dimmi perchè tu ami sempre gli altri e io amo solo te? Dimmi perchè mi hai chiesto di andar via quando ti ho chiesto "vieni via con me"?
Forse io, particolarmente sensibile agli amori vissuti di nascosto e da nascondere, gli amori da batticuore che non vanno raccontati, mi aggrappo questa sera alla poesia di Dalla che ha saputo cantarceli e farli sentire "nostri" anche quando non ci appartenevano. Ci metto in questi pensieri anche le mie storie froce, quelle belle, quelle pulite, quelle squallide e sporche. Penso ci sia vita anche nel fango.
Potrei scrivere tante cose partendo dai ricordi delle sue canzoni che in modo più o meno presente hanno accompagnato i miei 40 anni di vita, ma meglio di no, non essendo un suo accanito fans ma solo piuttosto uno che ogni tanto s'è beato delle sue emozioni o divertito di certe sue goliardate.
Quello che però mi piace sottolineare in questo blog "romantico e sporcaccione" è come le sue canzoni abbiano raccontato tanta di quella "roba da non dire", roba da non far sentire ai benpensanti.
Dalla sua "4 marzo 1943" dove si racconta di una ragazza madre e di un padre non riconosciuto (scandalo negli anni '60 una canzone su questi temi), al suo "Disperato Erotico Stomp", una canzone dove si parla espressamente di FIGA e di una gran SEGA liberatoria, le canzoni di Lucio hanno sempre raccontato AMORI SPORCHI, con immagini efficaci e mai gratuitamente volgari.
La capacità dei poeti: prendere lo sporco e senza ripulirlo, far emergere la vita che sta dentro queste storie.
L'ultima storia, davvero l'ultima, scritta con Pierdavide Carone nel Sanremo di quest'anno è ancora su un amore impossibile. L'innamorato perso per la prostituta. Un amore di strada, disperato e implorante:
dimmi perchè tu ami sempre gli altri e io amo solo te? Dimmi perchè mi hai chiesto di andar via quando ti ho chiesto "vieni via con me"?
Forse io, particolarmente sensibile agli amori vissuti di nascosto e da nascondere, gli amori da batticuore che non vanno raccontati, mi aggrappo questa sera alla poesia di Dalla che ha saputo cantarceli e farli sentire "nostri" anche quando non ci appartenevano. Ci metto in questi pensieri anche le mie storie froce, quelle belle, quelle pulite, quelle squallide e sporche. Penso ci sia vita anche nel fango.
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