Me ne accorgo dalle piccole cose.
In fase di pulizie di primavera e dopo i lavori di manutenzione ho riaperto certi cassetti, svuotato alcuni ripiani della libreria, spostato scatoloni pieni di ricordi.
Solo l'anno scorso non prendevo minimamente in considerazione l'idea di dover eliminare qualcosa, anche di insignificante. Raccolte di vecchi vhs, riviste, appunti, ritagli, lettere... ne ero geloso. Era il mio bagaglio personale di ricordi, insignificante per chiunque ma importante per me. Rinunciare a quelle cose significava a rinunciare a una grossa fetta della mia vita, rinunciare agli anni migliori. Volevo, attraverso quei ricordi, mantenere vive le esperienze, i piaceri, il gusto di quei tempi perché erano quegli oggetti il cordone ombelicale con quel vissuto che non avevo più ma che ancora mi abitava.
Fino a questi giorni.
Svuotando i cassetti, come d'improvviso, tutto ciò lo sentivo distante.
E' possibile che da un anno all'altro, e dopo una vita a custodire gelosamente tutta questa memorabilia, mi senta di punto in bianco distaccato? Non tanto dagli oggetti, ma distaccato da quei ricordi, dall'appartenenza a quelle esperienze?
E' possibile che da un anno all'altro, e dopo una vita a custodire gelosamente tutta questa memorabilia, mi senta di punto in bianco distaccato? Non tanto dagli oggetti, ma distaccato da quei ricordi, dall'appartenenza a quelle esperienze?
Forse ha a che fare con il mio "nuovo io", quello che giust'appunto da un anno a questa parte sgattaiola sempre più spesso fuori dall'armadio? Era febbraio dell'anno scorso quando cominciò quella situazione con P. ed era aprile l'inizio dell'avventura con A., di cui qualche cicatrice la porto ancora addosso. Da dicembre L. sta riempiendo i miei pensieri, io ho acquisito una nuova consapevolezza (uso il termine "nuova" perchè sento sbagliato usare il termine "maggiore" o "migliore"), mi sento insomma cambiato.
E così ho riempito sacchi e sacchi di ricordi da portare in discarica. Senza patemi, senza rimpianti, pur non avendo la necessità di farlo perchè non avevo un problema di mancanza di spazio.
Non mi ha pesato gettare tutto. Assolutamente. Com'è possibile se fino all'altro ieri ero così geloso di quel mio mondo?
Ma i sentimenti che vivo non sono neppure di gioia o liberazione: non è un liberarsi per gettare via le vecchie sensazioni, non è che quei ricordi non mi van più bene ed ho bisogno di rimuoverli. E' solo che non hanno più importanza.
In un breve periodo di tempo qualcosa è cambiato. Siamo sempre in divenire, non si sa se in meglio o in peggio, e forse non è neppure quello l'importante. L'importante è sapere che ogni giorno la vita ci modella un po' e non si finisce mai di conoscere se stessi. E' una consapevolezza che ho.
E' l'incontro con l'altro che ci cambia, anche quando ci fa soffrire. Il tempo, indubbiamente, fa la sua parte.
RispondiEliminaBelli questi ragazzi!
Ecco questa è una cosa che non riesco proprio a fare: conservo tutto, qualsiasi cosa e so che finirò soffocato ma è più forte di me...
RispondiEliminaio tendo a conservare tutto e mi piacerebbe avere tutto a portata di mano ma è impossibile. adoro armadi ripiani e cassetti dove avere tutto al proprio posto.non sono un precisino anzi.mi piacciono gli armadi sono un riparo sicuro.l'ossigeno che potrebbe mancare te lo da, se sei fortunato il cambiamento e l'affetto di nuove presenze.
RispondiEliminalost
Si la vita ci cambia e come dici non sappiamo se in meglio o in peggio ma forse l'importante è proprio il cambiamento che ci mette difronte a nuove strade e situazioni che sta a noi farle positive per la nostra crescita.
RispondiEliminati capisco bene. hai descritto così bene le sensazioni che sto vivendo anche io. i ricordi materiali a volte sono solo una zavorra inutile. quelli ce li portiamo dentro.
RispondiEliminaed è così che ho deciso di regalare prima del trasloco la mia collezione di topolini degli anni 80. :-)
Io conservo molte cose, però ultimamente accumolo di meno.
RispondiEliminaTi capisco benissimo, anch'io sono un maniaco della 'conservazione', poi ogni anno bisestile, quando mi spuntano le orecchie pelose, vengo preso dal raptus delle pulizie folli e butto un sacco di roba... :/
RispondiElimina@ I'M SO GUY - si, cambiano i significati e il "necessario" diventa "superfluo"
RispondiElimina@ Parigino - tempo e incontri: un bel mix!
@ MicrOO - chiaro. Sei semplicemente un cOOlleziOOnista!
@ lost - hai ragione. Per ora sono un uomo molto fortunato. Molto!
@ loran - sfide, sfide, sfide. Per crescere. Gli esami non finiscono mai!
@ Oscar - nooooo, tutti gli amati Topolino? Bravo! Basta zavorre! (Però un po' li rimpiangi, vero? :D)
@ Still - forse anche tu stai cambiando
@ Miky - agghiacciante! Te, sul tacco 12, abito da Jessica Rabbit e orecchie pelose.... no, no, nun ce la posso fà :D
E' proprio arrivata la primavera, grandi pulizie, rinnovamento e grandi speranze per il nuovo che intravediamo dietro l'angolo. Bravo In, uscire un po' dall'armadio e guardare con serenità al futuro non può che far bene.
RispondiEliminaAgghiacciante?!?!?!? Perchè non mi hai visto quando mi depilo... Ceretttaaaaaa.... ;)
RispondiElimina@ Lorenzo - oddio, rinnovamento... non proprio. Ma non c'è stata fatica a liberarsi di un po' di me. Si cambia... Grazie.
RispondiElimina@ Miky - vade retro!!! ;)
Maleducato, ma si tratta così una signorrrina... ;)
RispondiElimina@ Miky - chiedo venia. Sai che con le donne non son così afferrato...
RispondiEliminaNon preoccuparti, lo sai come farti perdonare: chiudi gli occhi e spingi... hahaah... ;)
RispondiElimina