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venerdì 2 marzo 2012

Gli amori sporchi di Lucio

Non son qui per scrivere coccodrilli e se guardo la mia discoteca mi rendo conto di non avere manco un disco di Lucio Dalla.
Potrei scrivere tante cose partendo dai ricordi delle sue canzoni che in modo più o meno presente hanno accompagnato i miei 40 anni di vita, ma meglio di no, non essendo un suo accanito fans ma solo piuttosto uno che ogni tanto s'è beato delle sue emozioni o divertito di certe sue goliardate.

Quello che però mi piace sottolineare in questo blog "romantico e sporcaccione" è come le sue canzoni abbiano raccontato tanta di quella "roba da non dire", roba da non far sentire ai benpensanti.
Dalla sua "4 marzo 1943" dove si racconta di una ragazza madre e di un padre non riconosciuto (scandalo negli anni '60 una canzone su questi temi), al suo "Disperato Erotico Stomp", una canzone dove si parla espressamente di FIGA e di una gran SEGA liberatoria, le canzoni di Lucio hanno sempre raccontato AMORI SPORCHI, con immagini efficaci e mai gratuitamente volgari.
La capacità dei poeti: prendere lo sporco e senza ripulirlo, far emergere la vita che sta dentro queste storie.

L'ultima storia, davvero l'ultima, scritta con Pierdavide Carone nel Sanremo di quest'anno è ancora su un amore impossibile. L'innamorato perso per la prostituta. Un amore di strada, disperato e implorante:
dimmi perchè tu ami sempre gli altri e io amo solo te? Dimmi perchè mi hai chiesto di andar via quando ti ho chiesto "vieni via con me"?

Forse io, particolarmente sensibile agli amori vissuti di nascosto e da nascondere, gli amori da batticuore che non vanno raccontati, mi aggrappo questa sera alla poesia di Dalla che ha saputo cantarceli e farli sentire "nostri" anche quando non ci appartenevano. Ci metto in questi pensieri anche le mie storie froce, quelle belle, quelle pulite, quelle squallide e sporche. Penso ci sia vita anche nel fango.

19 commenti:

  1. Anche io non l'ho mai seguito come fan.
    Dalla era più il cantante di papà, io compravo Michael Jackson, lui comprava Dalla, a volte lo trovato noioso, ascoltavo la musica io, non le parole, peccato. Solo quando sono cresciuto ho cominciato a leggere le parole e capirne il senso, ora, troppo tardi, ma per fortuna il genio dell'arte resta, sempre.
    Proprio martedì ho ascoltato con piacere alcune sue parole (e di De Gregori) che vorrei condividere con tutti, ma proprio con tutti, quelle in cui, loro due dicono: "ma come fanno i marinai
    a baciarsi tra di loro
    a rimanere veri uomini però.".
    Loro la risposta la sapevano già e mi piacerebbe che, per quando i miei figli saranno cresciuti, questa risposta la possano trovare TUTTI!

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    1. Si Alberto, la frase che hai citato è bellissima.
      Che bello sarebbe se si capisse che l'essere uomini non c'entra nulla con le nostre preferenze sessuali. Speriamo!

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  2. Neanche io sono un fan di Dalla, di lui conosco al massimo quattro canzoni!
    Secondo me l’amore è nobile, non è mai sporco, anche se spesso è difficile e persino impossibile.
    Malgrado sia straziante non vivere l’amore in modo degno e sereno, nell’arte ne troviamo tantissimi di amori impossibili.
    @ Alberto – Bellissima questa frase. Ottima scelta!
    Buona giornata IN

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    1. bella riflessione, l'amore se è tale, non è mai sporco.. arguto il ragazzo, vero in,co??

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    2. Condivido Amleto e quindi condivido Nato Stanco :)

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    3. mi unisco alla condivisione ;)

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  3. anch'io nemmeno un suo disco, ma le canzoni le conosco da sempre.hanno accompagnato anche la mia di vita e poi essendo emiliano non lo sentivo "un'estraneo" anche solo per la parlata....

    @Alberto:grazie da parte mia,ho apprezzato MOLTO la tua citazione:)un saluto!!!

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    1. lost emiliano... Avrei voglia di sentire la tua parlata. Ora ;)

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  4. A ben pensare la vita nasce dal fango anche perchè spesso nel fango c'è più vita vera di quanto si possa immaginare... e poi non dimentichiamoci che quello che per qualcuno è fango per altri e solo la normalità della vita...

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    1. Intendo fango pensando a vite invischiate nel torbido di sofferenze, disagi, fatiche e nascondimenti. Ma si, c'è vita anche (e/o soprattutto) lì. E per molti, hai ragione, quel fango è la normalità della vita. :)

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  5. Certo che c'è vita anche nel fango, e la vita più intensamente vissuta è proprio quella. Nanì è una canzone fantastica. Canzoni del genere non le puoi ascoltare in radio mentre sei in coda in autostrada, devi mettere le cuffie, destreggiarti tra quegli accordi così sapientemente piazzati e percepire il senso più vero del testo, cogliendo le sfumature della voce, le quali danno alle parole mille significati. E' così che bisogna ascoltare Dalla. Dagli l'attenzione che merita e ti si spalancherà la porta di quel mondo nel quale tutti vorremmo vivere, il mondo delle emozioni

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    1. Si grant! Hai colto in pieno la bellezza di Dalla che si apprezza non al primo ascolto ma con quell'attenzione e direi... "cura" che diventano rivelatrici di grande bellezza. Ascoltando l'originale, il brano inciso di Nanì (non questa versione live) sto scoprendo bellissime sfumature musicali, con una chitarra leggera che è semplice e spettacolare

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    2. Io Pierdavide lo notai già ad amici, si capiva che avrebbe fatto strada.. l'Italia ha carenza di grandi cantautori, se ascoltate un suo album (mi viene in mente "una canzone pop") vi accorgerete anche dei bei testi che scrive, considerando che ha 23 anni

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  6. di questo Carone, ne sentiremo parlare

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    1. Speriamo fabrax. Onestamente non sapevo neppure chi fosse ma se avesse la capacità di continuare su questi livelli, potrà avere una bella carriera musicale.

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  7. Si, c'è, ma può essere devastante. Ed è stancante.

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    1. Hai ragione Anonimo. Ecco perchè la vita e gli amori andrebbero vissuti in modo pulito. Per come e quanto si può. Ma è vita comunque. Grazie

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  8. Un po' fuori dal coro se dicessi che la cosa non mi tocca più di tanto? Scherzo ovviamente, ma in ogni caso quella punta di cinismo credo ce l'abbiam tutti quando anche una perdita di questo calibro non ci destabilizza più di tanto. Eppure ultimamente son rimasto scosso dalla morte della Houston... un'infanzia semifrocia legata all'ascolto e allo scimmiottamento dei suoi pezzi... questo per dire che l'amore non "dichiarato" per un artista si fa sentire di più quando quest'ultimo, per un motivo o per un altro, non ha più la possibilità di potersi esprimere. Il talento di Dalla è innegabile e ho nel cuore una canzone cantata in coppia con Morandi, Vita, forse non proprio una canzone a tema fangoso, ma con una caratteristica che possiamo riscontrare anche nell'ultimo brano di Sanremo: senza la voce di Dalla a fare da sfondo, ad arricchire alcuni passaggi, queste canzoni non avrebbero lo stesso fascino; sembra quasi che lo strumento vocale di Dalla sia essenziale alla veridicità del brano... come una sorta di "evidenziatore" sottolinea in modo incisivo e pregnante, come nessun altro, il significato emozionale di parole e musica, scatenando, inesorabilmente, l'effetto pelle d'oca. Mi associo all'omaggio che comunque (In)co hai voluto fare a questo grande artista. Ciao bello!
    F :)

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  9. Fragoroso, grazie per il tuo intervento! Anche in "Vita" un po' di fango è raccontato. Lo dice quando esprime che "anche gli angeli, capita a volte sai si sporcano..." :)

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