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domenica 19 settembre 2010

Commenti ai commenti



Ho scelto di utilizzare un post per replicare a tutti i commenti lasciati al mio precedente dove vi aggiornavo della mia storia con A.
Innanzitutto vi ringrazio per lo scambio, l'interazione, i consigli, gli interrogativi posti. Poi... cercherò di spiegarmi e dare qualche dettaglio in più.


Cominciamo ad esempio da Gaihardo che centra in pieno un aspetto. Dice "forse è anche solo paura di perdere una sorta di intimità, anche solo fisica, che hai finalmente raggiunto e che non ti costringe a "auto-soddisfarti". Si. Questa paura c'è. La paura di perdere un'intimità fisica cercata, voluta, sognata da sempre. Ho passato una vita di piaceri solitari o rarissimi occasioni fugaci, poi neppure soddisfacenti se comparate all'oggi. Ed oggi la paura di perdere il calore di un corpo, di un abbraccio, di baci profondi... c'è.



Lavega pone l'accento su un altro aspetto e mi invita a godere dell'oggi senza caricare il tutto di quelle aspettative che complicano inutilmente questo vissuto. Terrò in considerazione questa indicazione anche se razionalmente già ce l'ho dentro di me, ed è indicata nel finale di quel post. Un altro aspetto che lui sottolinea sta nella frase "hai aspettato tutto questo tempo e adesso vuoi tutto e subito". Già, un po' ce l'ho dentro questa cosa, quasi a voler approfittare di una tavola imbandita dopo una carestia. Comprensibile si, ma è giusto anche il monito di non fare le grandi abbuffate.



Lost si riconosce in quanto scritto da Lavega e però, essendo io e lui quasi coetanei, comprende quanto sia un po' più complicato prendere il tutto alla leggera. In effetti facile non è: vivere sentimenti nuovi, situazioni nuove, realtà alle quali siamo poco abituati un po' scombina. Mi invita anche a raccontare come io ed A. ci siamo conosciuti. La vicenda è, se vuoi, banale ma, ok, la racconterò. Promesso!



FrAnCeScO esprime un comune sentire a quanto detto dagli altri. Aggiunge una cosa, anch'essa importante cioè che "a volte è bello pure perdersi nell'irrazionalità e non trovare per forza un significato a quello che ci accade, ma viverlo" Questo appunto mi serve. Eccessivamente analizzatore come sono, rischio di perdere i treni di passaggio. Sono anche convinto che i "significati" comunque arrivano, anche in corsa o alla fine della corsa. Devo anche dire che qualche passettino l'ho fatto. Solo un anno fa mi sarebbe sembrato impensabile vedermi "lanciato" in questa avventura. E con anche la voglia di allargare gli orizzonti, sperimentarmi. Si, certo, con i miei tempi ancora, le mie paure, la mia razionalità. Ma son contento perchè ci sto provando sul serio.



L'eccesso di analisi mi viene segnalato anche da loran il quale aggiunge una dinamica che è evidente nella vicenda tra me ed A. "In tutti e due c'è la paura delle difficoltà di vivere questa relazione se si trasformasse in un innamoramento vero e proprio, a volte i sentimenti spaventano specie se uno non è abituato ad esprimerli". Colto in pieno. E chiaro e ce lo siamo anche detti. In tutta verità però se devo dire che oggi il cuore batta per A. (e viceversa), non sarebbe vero. Lo cerco, lo voglio, desidero la sua compagnia, desidero l'intimità della carne ma mi fermo qui. Nel senso che non riconosco oggi quelle dinamiche di innamoramento provate altre volte nella mia vita. Ma c'è, palpabile, la paura che questa intimità e familiarità si possa trasformare in altro con i rischi (bellissimi ma disarcionanti) che l'amore porta.



Teo si sofferma sul termine "trombamico". Io penso che forse verrà il giorno che mi stancherò di trombamici, che verrà il giorno dove la solitudine schiacciante mi farà maledire queste toccate e fughe relazionali. In effetti io sono un po' così. Ora, in un'avventura quasi nuova per me, questo è quello che cerco ma già vedo che mi piace, come detto nel post, dare l'accento anche alla parola "amico" oltre che a "tromba". Io sono uno che necessita di vivere nelle relazioni. Ma non saprei dire se davvero ora con A. voglio di più. Ritorno a dire quello che ho detto a Gaihardo, ribadisco che vorrei più tempo e occasioni con A., che il vedersi con una media di una volta ogni 10 giorni è faticoso per me, in questo senso vorrei di più. Poi, chissà...



Majin79 dice in una frase quello che con milioni di parole io non riesco a descrivere e che è poi il succo di tutta la vicenda: "Qualunque cosa sia questa trombamicizia con A. è chiaro che ti fa star bene" E quindi mi invita a viverla. La vivo. E ripeto i concetti già espressi sopra :)



Lorenzo sottolinea che "Il tempo e gli eventi faranno capire se c'è la possibilità di costruire un legame più forte e duraturo" E qui mi ricollego a quanto ho detto a FrAnCeSco sulla ricerca dei significati. Le risposte e le letture a posteriori, arriveranno. Grazie per l'augurio, Lorenzo!



K@RL infine analizza la mia situazione sentendola molto affine alla sua. Ragiona sul perchè scatta questa dinamica della paura di creare relazioni omosex legandola al contesto sociale in cui quelli della mia generazione sono cresciuti. Condivido la sua riflessione e aggiungerei che tra le paure che abbiamo c'è forse anche una paura più ristretta al nostro ambito un po' "puttaniere" che non ci permette di vivere una piena fiducia e fedeltà al punto da creare una stabilità di affetti. Può essere?




Ora vi è chiaro questo mio appagante ma tormentato vissuto con A.?
P.S.: Bene! Allora rispiegatelo a me che io non ci capisco niente!!!!!!!!!!!!!!!! :D
Nell'attesa mi guardo le figure ;-)

5 commenti:

  1. subito mi sembrava tutto chiaro poi guardando le figure.... sono un po confuso!! mah niente paura è la normalita'
    rimango allora in attesa di altre notizie.
    un abbraccio..che servirebbe piu a me
    lost

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  2. è tutto chiarissimo, anche perchè penso che ognuno di noi possa ritrovarsi nelle tue preoccupazioni.
    inutile aggiungere altra carne al fuoco, quindi concludo solo con un commento da stadio: sei tutti noi!!! :D

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  3. @ lost - un abbraccio virtuale te lo do io. Reale, te lo auguro. ;-)

    @ Lavega - urca, mi emozioni e mi confondi. Kiss!

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  4. Mi sa che ci sopravvaluti un pò, nelle questioni del cuore e del desiderio nessuno ci ha mai capito nulla, e come diceva uno di cui non ricordo il nome, l'amore e il sesso devono essere misteriosi e anarchici, se si dice tutti o si spiega tutto uno perde il gusto di spaccarcici la testa.

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  5. @ loran - hai ragione: in amore niente regole e ci si spacca la testa. Ma no che non vi sopravvaluto. Ho cercato il confronto e voi c'eravate. Grazie!

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