Come regalo per il natale, a 4-5 anni, volevo un fornetto, un gioco, che vedevo pubblicizzato sulle pagine di Topolino. Non me ne fregava nulla del fornetto per cucinarci; la cosa che mi intrigava era capire come davvero potesse scaldare gli alimenti, e come era possibile farlo senza fuoco, che sapevo che ai bambini non si dava da giocare con il fuoco. Il mio interesse, la mia curiosità, era quasi scientifica.
I miei mi fecero trovare dei pentolini, giusto per accontentarmi (pare che il fornetto costasse parecchio e di grana, da me, non ce n'era) ma affermarono che i maschietti non giocano ne coi pentolini ne con le bambole. Io li odiai quei pentolini, non me ne fregava una sega di giocare con quelli e mi sentivo molto offeso dal sentire che avessero avuto il dubbio ch'io fossi "una femmina".
Ricordo anche che mio padre aveva nella libreria un po' di numeri di Selezione del Reader's Digest e sfogliandolo avevo notato una fotografia dove c'erano degli uomini in mutande, forse era uno spogliatoio, forse era una pubblicità di intimo. Mi creava una strana sensazione quell'immagine e ogni tanto, di nascosto, andavo a ripescare quel numero di SdRD per guardarla.
Quello confermava in me l'idea che fossi una femminuccia: che vergogna, mi piacevano i maschi! ed era una vergogna da tenere tutta per me.
Crescendo ero sempre combattuto e ferito da questi miei desideri: durante l'adolescenza e anche in parte nella giovinezza mi innamorai anche di ragazze, di donne. Mi piacevano, fisicamente, carnalmente, sentimentalmente. Credo che, ancora oggi, le cotte più grandi siano state per delle donne eppure, il mio immaginario erotico si nutriva di cazzi, figure maschili e sempre molto virili. Avere anche il desiderio per il sesso femminile placava però in me l'ansia dello scoprire la mia omosessualità.
I video porno che guardavo ai tempi erano rigorosamente etero: ancora oggi potrebbero piacermi, non lo nego. Una bella donna, ma deve essere esteticamente molto bella, mi intriga parecchio, anche a livello genitale. Ma sentivo che il desiderio che più portavo dentro era per l'oggetto "uomo".
Fino ad arrendermi e comprendere e accettare, almeno interiormente, che si, sono gay.
Perchè questo post? Ho letto ora lo scritto di Gaihardo "Come capisco di essere gay?" e mi son posto le domande che si pone alla fine del suo intervento. Anche per me vale ciò che afferma: più che domandarmi se ero gay l'ossessione era pensare "fa ch'io non lo sia".
Strano ma, anche se decisamente più sereno, questi ricordi d'infanzia ancora mi feriscono. Perchè son fatto così male?
"Fa che non lo sia".
RispondiEliminaE' una di quelle cose che pensi siano solo tue ma poi, quasi per caso, scopri che anche ad altre persone succedono. Grandi cose, piccole cose, pensieri, modi di fare.
Ho deciso di scrivere pure io :P
http://appvitaincom.blogspot.com/
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Io fossi in te, uscirei domattina e mi comprerei un fornetto, giusto per sfizio.
Ho letto il post di Gaihardo anche io e ho capito al volo la fonte delle tue elucubrazioni! =)
RispondiEliminaAnche a me il post che hai citato ha fatto riflettere, anche se io non ho mai avuto attrazione per donne nè sono mai stato con una ragazza.
RispondiEliminaSemplicemente non so quando io abbia capito di esserlo, ma dopo il post ci ho pensato molto!
A pensarci bene io non ho mai sperato di non essere gay... non ho mai detto "fa che non sia gay"... se anche da ragazzino mi ci sono disperato perchè non sapevo come affrontare la cosa non ho mai pensatto a me nell'ottica dell'etero, certo ho pensato che la mia vita sarebbe stata più facile se fossi stato etero, ma non ho mai sperato di esserlo, essere etero non è la mia dimensione...
RispondiEliminaIo sin dall'infanzia ho sempre sentito di essere diverso dagli altri miei amici maschietti, pur non avendo ancora consapevolezza della sostanza di quella diversità, se così si può definire! Insomma per me si è manifestato direi inconsciamente!
RispondiEliminaA un certo punto, dopo la tipica fase di domande e paranoie, mi son semplicemente chiesto se volevo vivermi la vita per come mi sento a rischio di soffrire, o non soffrire (ma chi me lo avrebbe assicurato?) e quindi NON vivere!
Fotunatamente io nella mia infanzia e adolescenza non mi sono mai sentito ferito da quello che sentivo dire sulle persone omosessuali e a parte quel breve periodo come ho scrito nel post di Gaihardo dove dicevo a me stesso che guardavo gli altri ragazzi perchè ammiravo i loro corpi atletici cher avrei voluto avere anche io, non ho avuto particolari problemi ad riconoscermi omosessuale, forse anche perchè non ho mai associato l'essere omosessuale con l'essere femmina.
RispondiEliminaCarissimo, io da piccolo, grazie a un piccolo stratagemma (recuperato dagli scarti di una vicina... anche da noi soldi non circolavano) ottenni uno di quei bambolotti da coccolare!! :P
RispondiEliminaEbbene, ho sempre pensato che quello fosse un segno!!!
Ed invece, mi ritrovo a smentire te e me!!!
A quanto pare i due bogger che ho ispirato con il mio post mi hanno, a loro volta, ispirato!
A breve un bel post sui nostri giochini!!!
Bacio!
P.s. Seguirei il consiglio di NotSoConfused... se hai i soldi ora compratelo quel fornetto, anzi compralo a quel bambino che è in te! Kiss
Ognuno di noi ha vissuto con più o meno difficoltà la fase in cui ha dovuto capire le proprie peculiarità e fare le scelte conseguenti. Io oggi sono sereno, anche se ripensare ad alcuni passaggi della mia "crescita" un po' mi fa stare ancora male. Grazie In per aver condiviso con noi questa tua esperienza vissuta e per averci fatto riflettere sul nostro percorso di vita.
RispondiEliminaChi più, chi meno...tutti abbiamo pensato la stessa cosa...dura la vita...e la sua verità. :-) zzzzzzzzzzz...
RispondiElimina@ Not So Confused - già, la sensazione di essere i soli a provare certe sensazioni per poi scoprire che sono invece diffuse è liberatoria soprattutto per chi come me si è sempre sentito una pecora nera.
RispondiEliminaIl fornetto non lo comprai mai ma da "grande" ne vidi uno, ne cercai il funzinamento e semplicemente la mia curiosità scientifica fu appagata :)
@ Rano - si, era una fonte evidente
@ Russel - per me è sempre stato un tormento assillante questa domanda. Da non darsi pace.
@ Majin79 - invece la mia condizione, con alcuni tratti di bisessualità mi ha sempre mandato in confusione. Quella sensazione di non essere ne carne ne pesce è stata davvero faticosa e ha ampliato certe ambiguità e una chiusura maggiore delle ante di questo armadio perchè non mi si costruiva un'identità ma ne convivevano, diciamo, una e mezza.
@ awkward - facile non lo è mai, ma tutto sommato lo è un po' di più quando si percepisce la propria interezza
@ loran - è una bella fortuna, che regala maggiore serenità. Devo dire che anch'io non ho però mai ricevuto ferite particolari perchè prevenivo i colpi che vedevo esistere nel mondo, nascondendomi. Un meccanismo di difesa che rimane
@ Gaihardo - son curioso di leggere questa smentita.
@ Lorenzo - grazie a te che confermi che è un vissuto non solo mio.
@ Mr Moscone - situazioni comuni, già...
io ero rimasto incuriosito dalla foto di un uomo nudo col ciccio un po' in penombra ma visibile, in un libro di medicina o scienze vecchio. Sempre andavo a riguardarla. Ero poi attratto da morire dai peli pubici maschili!!! Poi ricordo che vidi il film "le bottane" dei fratelli Taviani che tra le storie che racconta c'è anche quella di un ragazzo etero che scopa con un uomo per soldi...ragazzo molto carino che a me a fatto venire strani pensieri anche per le inquadrature in b/n molto belle del suo corpo villoso...
RispondiEliminaAnch'io mi sono innamorato di ragazze..
Come vedi non sei il solo...:-D
già, anche io lo pensai quando capii che forse forse... e quando iniziai a raccogliere ritagli di giornali di uomini... ah, che tempi...
RispondiElimina@ MicrOO - ci si sente meno soli se gli altri hanno vissuto le tue stesse esperienze. Grazie
RispondiElimina@ Lavega - ritagli di giornali. Erano l'anticipo di quello che sarebbe stato un domani "Belli d'Italia". :)
forse era destino :>
RispondiEliminaFa' che non lo sia...
RispondiEliminawow...
Io mi sono tante volte vergognato, magari di come rispondevo, magari di qualche gesto, magari di essere sgamato mentre guardavo qcosa che non si poteva guardare... Però mai ho pensato o desiderato di non esserlo, ero così. punto.
@ Miky - partivi già da una miglior consapevolezza. Io invece... quanta confusione... quanta paura...
RispondiEliminaMi stai dando della vecchiaaa?!?!?
RispondiEliminaScherzo. Ti capisco, non preoccuparti, la ns. vita è piena di dubbi quotidiani, figurati sulle questioni esistenziali. In effetti, tra tutte le sfighe che mi sn capitate, una bella certezza è stata proprio la mia sessualità e, devo dire, la cosa paradossalmente mi spaventa un pò...