Lungo... non solo il salto

sabato 10 aprile 2010

Lungo... non solo il salto

E' bastata una pubblicità su una rivista sportiva per volgere le mie attenzioni a Nelson Evora, atleta campione olimpico per il salto triplo a Pechino 2008. Dopo questo successo a nessuno è sfuggita la prestanza fisica del capoverdiano, naturalizzato portoghese, che è poi stato scelto anche per delle sfilate di moda. Ecco qui una carrellata di sue immagini. In versione atleta:

e in versione modello:

Infine la foto che spiega il titolo del post: "Lungo... non solo il salto". C'è bisogno di altre spiegazioni?

Vorrei sapere, chissà a che pensava?

4 commenti:

Lorenzo Ridolfi11 aprile 2010 alle ore 15:12
è si viene da chiederselo a chi pensava, o magari sono "solo" le sue dimensioni a riposo.
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(In)consapevole11 aprile 2010 alle ore 15:42
mi auguro di no per lui, altrimenti sarebbe alquanto imbarazzante stare sempre con quella tutina verde
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JB8 dicembre 2010 alle ore 19:39
O nosso grande orgulho, viva Portugal
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(In)consapevole8 dicembre 2010 alle ore 22:36
@ Joao Baptista - W! Grande, si, si! grande ;)
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Sul mio scaffale

Una mattina di fine estate, Federico e Giacomo trovano sul fondo di un comodino una vecchia audiocassetta risalente alla metà degli anni '80. Sul nastro è incisa l'intervista che lo zio di Giacomo, Francesco, fece a Luigi de Lorenzi. Il signor de Lorenzi, uomo mite, di grande umanità, è testimone diretto della terribile esperienza di confino cui furono condannati negli anni '30 gli arrusi, come allora venivano chiamati gli omosessuali. A partire dall'audiocassetta, la narrazione si divide in tre vicende. La prima è proprio quella di Luigi de Lorenzi nella Sicilia degli anni '30 e poi sulle isole Tremiti. Al suo racconto s'intreccia la disperazione di Francesco: il virus più temuto degli anni ‘80, l'Aids, ha colpito il suo compagno. Infine, ai giorni nostri, Giacomo è tormentato dalla paura di essere ormai incapace di amare. La fedeltà è la malta di ogni rapporto d'amore o è possibile accettare l'altro fino al punto di non limitarne la libertà?

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