
E che dire delle discussioni in caso di sconfitta. Bronci, mugugni e litigate sempre in quello spogliatoio che conteneva ormoni e rabbia. Spintonate e voltafaccia, l'amico che divide la lite e il ricomprendersi dopo.
Gioie e tensioni nel mondo del calcio, anche ai più alti livelli.
Stupisce allora lo scandalizzarsi che fa il giro del mondo sullo scatto rubato a Ibrahimovic e Pique dopo un allenamento. Posa tenera questa (ma un fermo immagine può dir tutto e niente), a tutti gli effetti paion due innamorati, sarei contento per loro. E lo sarei anche per tutti i gay.

Già immagino i cori e gli striscioni: non ci sarebbe provvedimento della questura che possa tenere, e il giorno dopo tutti a stracciarsi le vesti per la gravità degli episodi, dei gesti, delle offese.
Intanto, nello discutere di questo in pausa caffè, ancora le battutaccie da bar non si risparmierebbero. Nessuna possibilità d'appello per un calciatore gay.
Sarà che forse ammettere che questa realtà possa essere presente negli spogliatoi dello sport nazionale fa tremare i polsi a tanti begli etero che nella loro adolescenza qualche pulsione gay l'hanno avuta? Quella vicinanza, quella particolare amicizia con uno della squadra?

Son come le seghe in compagnia. Da adulti non se ne parla più, si tace, le si devono dimenticare, negare.

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Hai perfettamente ragione. Non si capisce il motivo per cui gli etero queste cose di fronte alle rispettive ragazze o mogli non ne parlano.
RispondiEliminaSarebbe un modo come un altro per accettare l'omosessualità come comportamento normale e non deviato.
Grazie urawaza. Credevo che questo post potesse creare reazioni più forti e invece c'è stato solo silenzio (rotto solo da te). Forse anche questo significa qualcosa...
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