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martedì 3 aprile 2012

Famiglie (in)consuete


-E' provato che i ragazzi che crescono in famiglie omogenitoriali sono tutti complessati, senza equilibrio, disadattati.
-No, è invece provato che i ragazzi che crescono in famiglie gay sono molto più maturi degli altri ragazzi, più sensibili e sereni.
Chi ha ragione?

Ieri sera mi son guardato un film che avevo perso alla sua uscita al cinema.
Mi son procurato il dvd e tranquillo me lo son guardato a casa.
Il film è "I ragazzi stanno bene" ed è una commedia molto divertente e del tutto credibile di una famiglia "inconsueta", temine che viene usato nel film. 
Si racconta di due lesbiche, le bravissime Julianne Moore e Annette Bening e dei loro due figli, procreati attraverso lo sperma dello stesso donatore.

I ragazzi, ormai adolescenti, di nascosto dalle loro madri riescono ad incontrare il loro padre biologico e da quel momento si innescheranno meccanismi che non vi racconto ma che vi consiglio di vedere. Il padre è interpretato da Mark Ruffalo, un belloccio non esageratamente bello ma decisamente molto maschio (d'altronde, un donatore di sperma...)
e buon trapanatore... ;)

A fare un film su questo tema c'è il rischio di raccontare situazioni estremizzate:
se il regista è pro-gay potrebbe raccontare di figli cresciuti benissimo, senza traumi, senza problematiche, molto maturi e comprensivi: un idillio. Di contro, se il regista fosse anti-gay racconterebbe di figli traumatizzati, di sofferenze subite, di incomprensioni, di ferite insanabili.
E così sarebbe anche nel racconto del rapporto di coppia delle due coniugi lesbiche: a essere pro-matrimoni omo si racconterebbe di famiglie alla Mulino Bianco, essere contro-matrimoni omo si racconterebbe di squallide dinamiche famigliari.

Questo film invece ha il merito di raccontare una storia dove i figli sono figli come tutti gli altri: adolescenti buoni ma anche un po' ribelli, tolleranti ma anche infastiditi e la storia della coppia lesbica è disegnata benissimo: una coppia che convive con le fatiche, gli alti e bassi, i bisogni di fedeltà e le tentazioni dei tradimenti, i momenti di coccole ma pure i litigi e le fatiche della sopportazione. Insomma, proprio come qualunque coppia etero.
Si scopre così che la famiglia inconsueta vive invece dinamiche del tutto consuete e comunque sia, anche per i più preoccupati per i figli degli altri quel che ne esce è che, alla fine di questa storia, "i ragazzi stanno bene".
Ve lo consiglio e vi lascio al trailer.

20 commenti:

  1. condivido, un film carino e ben fatto. lo vidi qui al festival di Roma in lingua originale sottotitolato. la cosa che criticai però era lo stereotipo della donna lesbica che deve per forza avere una gran voglia di cazzo, sotto sotto. una immagine molto maschilista che secondo me ha poco o nessun senso, se non per creare la storia.
    bacio, in

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    1. Avevo notato anch'io questa gran voglia di cazzo (allora so' lesbica pur io!) ma non so dire se è uno stereotipo perchè ammetto di non conoscere il mondo lesbo. Non so se però è una visione maschilista, nel senso che la sceneggiatrice che è anche la regista, è una lesbica dichiarata e ha tratto spunto alla sua esperienza per girare questo film.

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    2. bè, basta immaginarla alla rovescia. fanno un film su te e me che stiamo insieme da anni e siamo felici e contenti di giocare coi nostri bei piselli. poi arriva la tua ex della quinta elementare, ti fa annusare la patata e tu, siccome in fondo in fondo.. ok giocare col pisello, ma la patata è sempre la patata... te la fai allegramente con un bel sorriso liberatorio sulle labbra. poi torni da me perchè in finale mi vuoi bene e cucino meglio e poi abbiamo due o tre figli..
      secondo me la regista (che non sapevo fosse lesbica) ha dipinto un'esperienza comunque più accettabile per il grande pubblico commerciale.

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    3. Esempio mai più chiaro e calzante di così non potevi farlo, che mi provoca, per il ricordo di sapore di patata. Però tranquillo, torno da te, visto che cucini bene. :D

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  2. ma sembra interessantissimo! non ne avevo sentito parlare, o per lo meno non ricordo, ma proporrò certamente di vederlo!

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    1. Ma si Pier, te lo consiglio. E' sicuramente molto piacevole.

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  3. Diciamo che hanno torto tutte e due le affermazioni perchè si dimentica che quando si tratta delle relazioni tra gli esseri umani ogni situazione è a se e non ci può essere un metro di giudizio unico ne di comparazione.

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    1. Ho appositamente estremizzato i due pensieri per evidenziare che in genere quando si è convinti di una idea si cerca sempre di assolutizzarla per renderla più vera...

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  4. Un ottimo film, anche se sono d'accordo con Oscar, il personaggio della Moore non mi è piaciuto granché (sebbene lei sia innegabilmente un'ottima attrice), molto più riuscito il personaggio della signora Beatty, anche lei un'attrice straordinaria. Mi chiedo quando riceverà l'agognato Oscar.
    Film consigliatissimo.

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    1. Anch'io ho preferito la Beaning anche se quando la Moore spiega certi psicologismi (alla sua partner o al figlio) l'ho trovata davvero esilarante.

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  5. io l'ho visto, è bellissimo ed è il mio concetto di Vita...vivere normalmente in serenità, senza badare ai pesi altrui. :-))))
    Grazie (IN) per questo bel post....spero ancheio un giorno di avere un figlio tutto mio.......

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    1. Ah si? Hai un desiderio di paternita? A me quello per ora manca...

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  6. Alla domanda "ma secondo voi i figli crescono meglio in una famiglia eterosessuale o in una famiglia omosessuale?" posta in una serata tra amici, una mi carissima amica dette una risposta bellissima, di cui non voglio prendermi il merito, ma di cui sono sicura che mi autorizzerà la citazione: "L'importante è che siano felici."
    Credo che mi guraderò il film al più presto, me lo sono perso anche io al cinema e anche io è tanto che me lo voglio vedere. Baci e abbracci. Luci

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    1. Io direi: "L'importante è che siano amati". E la capacità di amore non la si può giudicare.

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  7. Direi anche io: basta che i figli siano amati (anzi, preciserei, che si sentano amati)

    L'idea che un bambino per essere felice debba disporre di due persone di sesso opposto è (secondo me ovviamente) una sonora cazzata.

    La sessualità dei miei genitori non mi ha mai toccato nemmeno di striscio (persone molto riservate, ho scoperto che facevano sesso tipo quando avevo 17 anni... mai accorto prima)
    Mi ha toccato molto di più che litigassero sempre, che in casa ci fosse un clima pesantissimo, che ogni volta che si pranzava assieme sembrasse di essere sulla linea Maginot.

    Cose così

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    1. Giusta precisazione. E grazie per aver condiviso la tua esperienza. :)

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  8. di solito sei tu a consigliare libri (non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto scoprire Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?); stavolta lo faccio io!
    Sull'omogenitorialità mesi fa (poco pubblicizzato) è uscito un libro molto divertente.
    Qui c'è la scheda
    http://www.bol.it/libri/Hello-daddy-Storie-due/Claudio-Rossi-Marcelli/ea978880461297/
    con il primo capitolo free in pdf.

    Buttaci un occhio; per quel poco che vale, te lo consiglio: a noi piacque

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  9. Grazie Fabio, mi pare molto carino e hai fatto bene a consigliarlo qui direttamente a favore anche di altri lettori interessati al tema.

    P.S.: mi fa davvero molto piacere aver contribuito a diffondere "Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?" e rilevo in effetto riscontri molto positivi. Organizziamo tutti un viaggio alle Faer Oer alla ricerca di noi stessi :)

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  10. tema delicato,cmq film che ho visto.La mia riflessione è che spesso chi giudica una coppia omo e la probabile adozione pensa di essere nella testa dei bambini o dei futuri adolescenti,quando in realtà quello che pensano di negativo non c'è nella testa dei bambini o degli adoloescenti,ma nella loro e allora perchè non si preoccupano di tutelare in toto l'infanzia se sono così ''preoccupati''?Detto ciò ritengo che di fronte a una coppia che vuole adottare, se colgo che c'è una vera intenzione di crescere con amore,cura e affetto il figlio non posso ''impedirglielo'' io.Non so come crescerà questo bambino,quello a cui anrà in contro,come del resto tutti,certo c'è in più la tipologia di famiglia differente,ma credo che i genitori ci saranno.

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