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giovedì 21 aprile 2011

Mai camminerai solo

Trovato oggi su "Corriere.it", vi propongo alcuni estratti dell'articolo di Gaia Piccardi su Anton Hysen, primo calciatore professionista ad aver fatto coming out.
Si parla anche di un suo tatuaggio, la scritta "You'll Never Walk Alone", "non camminerai mai solo". E il mio augurio a questo piccolo grande uomo.


GÖTEBORG - Qui, nella bionda, civile, laica e tenacemente monarchica Svezia, il peggio che ogni weekend gli può capitare è qualche «finocchio!» che piove giù dagli spalti del campetto dell'Utsiktens Bk, berciato da uno dei duecento biondi, civili, laici e forse tenacemente monarchici tifosi avversari saliti fino a Göteborg per insultare lui, il primo calciatore professionista dichiaratamente gay [...]

Anton Hysen, 20 anni, figlio orgoglioso di uno degli atleti che negli anni 80 contribuirono ad alimentare il mito del calciatore-macho, Glenn Hysen [...], due orecchini, un piercing sulla lingua, otto tatuaggi destinati a crescere (Ynwa sul braccio: sta per You'll never walk alone, il coro-totem della curva del Liverpool, città dove è nato), uno zio omosessuale, una cugina lesbica, terza stagione nella divisione 2 svedese (più di una Lega dilettanti, meno di una serie C italiana), è il ragazzo finito in copertina sul Guardian e, a cascata, su tutti i quotidiani. [...]
«Ai tifosi dovrebbe interessare che sono un giocatore tecnico e non velocissimo, se mi schierano in difesa o esterno di centrocampo, e non con chi vado a letto». Ti insultano? «Certo che mi insultano». E cosa dicono? «Finocchio! Giochi come una femminuccia! Cose così...». E tu come reagisci? «Sento i cori, penso che provengono da gente ignorante e immatura, torno a concentrarmi sulla partita».
E i tuoi compagni di squadra come hanno reagito? «Bene. Sono persone gentili e rispettose». Tuo padre Glenn è il coach dell'Utsiktens Bk. «Sì, ma non c'entra. Lui non viene sotto la doccia con noi». E sotto la doccia cosa succede? «Ma niente. I soliti scherzi, le solite battute... ». Tipo? «Tipo: c'è Anton, non lasciate cadere il sapone ragazzi!». È avvilente o divertente? «Non m'importa, a volte ci scherzo su anch'io, è normale»[...]
La sua vita, fin qui, sembra un reality di Mtv. «Avevo una fidanzata bellissima quando, due anni fa, mi resi conto di essere attratto dai ragazzi. Mi sono confidato con mia cugina, la lesbica. Poi l'ho detto a mia madre Helena. Infine a mio padre Glenn, la persona di cui più temevo il giudizio. Papà mi ha ascoltato e poi ha detto: non potrei essere più fiero di te, ti sosterrei anche se volessi fare la ballerina classica».
La scelta di Anton è stata raccontata da Offside, magazine svedese di calcio. Da lì è partito il traversone per l'Europa: Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Italia, le terre proibite dove questa mentalità, tra la gramigna del calcio omofobo e continentale, avrebbe attecchito meno. «Siamo nel 2011, basta ipocrisie, qualcuno doveva rompere il ghiaccio e io l'ho fatto» sorride Anton baldanzoso di giovinezza e inesperienza, senza sapere che una curva di San Siro o una frangia dell'Olimpico capace di fermare un derby sarebbero una psicoterapia sconsigliata da chiunque. Mamma Helena teme che, se in futuro passasse a una squadra più forte («Certo che giocherei in Italia, ma il sogno proibito è il Liverpool di Gerrard, il mio eroe»), con una tifoseria più ampia e agguerrita, Anton possa finire nei guai. E, magari, pentirsi dell'onestà di cui ha vestito questa piccola notorietà che in fondo lo lusinga («I miei parenti già lo sapevano: non ho fatto coming out per pubblicità, non me n'è venuto niente in tasca...»), anche se è chiaro che i fragili parastinchi dell'Utsiktens poco possono contro i tackle violenti dell'esistenza.
Ma Anton si fa forte dei valori che sente di rappresentare («Lealtà, verità, umiltà: non arrivi da nessuna parte con gli atteggiamenti di Balotelli, che pure è un attaccante straordinario...»), delle decisioni che ne stanno indirizzando le giornate, della vita che si è scelto. Lavora part time alla catena di montaggio della Volvo locale. Non è fidanzato. «Se uscirei con un calciatore? Se fosse carino, perché no?» ride, inconsciamente fedele allo stereotipo più duro da sradicare. Desidera uno stipendio migliore, un futuro luminoso, un amore vero. Come tutti, uomini e donne, gay e etero. Ecco perché alla fine, quando l'arbitro fischia il novantesimo e sotto la doccia ricominciano quegli scherzi infantili, la storia di Anton Hysen è uguale a quella degli altri dieci uomini in campo. Compresi quelli che fanno i disinvolti, e poi tengono davvero stretto in mano il sapone.

15 commenti:

  1. Bello bravo intelligente, ma questo andrebbe clonato.:)

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  2. Ora vi racconto una storiella: tempo addietro lavoravo x una squadra di calcio. Avevo un ruolo importante ed entravo negli spogliatoi e ... nelle docce ... quanto ho penato e sofferto x l'ignoranza e disprezzo che quotidianamente ascoltavo, anche se in alcuni dei ragazzi si leggeva negli occhi quanto fossero gay e desiderassero manifestarlo ai loro compagni!
    Sono scapato via ! Non mi giudicate male x questo!

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  3. Davvero molto coraggioso! certo, la sua vita (ahimè) non sarà molto semplice da ora. L'intolleranza è dappertutto...
    Purtroppo fin quando rivelazioni come queste verranno considerate cose eccezionali, vorrà dire che siamo ben lontani da un futuro in cui realmente di una persona non interessa con chi va a letto, ma le sue capacità, le sue qualità, la sua storia...

    Di certo questo coming out ha aiutato a far capire che anche nel mondo "macho" del calcio, ci sono i gay, e ciò non influisce sulla qualità del gioco o sull'unità della squadra.
    Ma purtroppo la mente delle persone ignoranti rimane per com'è: su questi individui, certe azioni, non fanno alcun effetto benefico. Sono inefficaci.

    Bisognerebbe seriamente lavorarci sù nell'insegnare alle persone che i gusti sessuali (oltre che non si scelgono) non devono essere causa di discriminazioni e disprezzo.
    Ma per la politica è un argomento scomodo, nelle scuole non se ne parla perchè si ha paura dell'imbarazzo... e si continua così :(

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  4. Adorabile e coraggioso!!! (In) che telepatia, abbiamo parlato tutti e due di sport... :)

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  5. mi piace molto questo svedesino con grandi palle!!forse piu' facile uscire allo scoperto giocando in divisione 2!!
    lost

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  6. Grandi palle?!?! Lost, come fai a saperlo? O forse era riferito al suo coraggio... :D

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  7. ...al suo coraggio???che coraggio!!??:DD
    lost

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  8. Miky:non riesco a lasciare il commento al tuo post!quello precedente è "accavallato"all'ultimo e copre la parte finale.capita spesso da te!!?? ti faccio gli auguri da qui!! divertiti e riposati:) ma hai gia fatto benedire le tue uova?:D un bacio
    lost

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  9. @ loran - più che clonato, fatto conoscere e ingaggiato nella nostra italietta

    @ Still - già!

    @ Jack - e perchè giudicarti male? Era una fatica che vivevi in quell'ambiente, e vivevi la fatica nel vedere gli sguardi "castrati" di certi giocatori... E così abbiamo un tassello, scrivi dalla Calabria?

    @ F - bisogna diffondere queste notizie ma è triste anche questo. Finchè un coming out farà notizia significa che avremo ancora problemi.

    @ I'M SO GUY - visto che la seconda foto pare un suo intervento stile "Guys with iPhones", chissà che non lo troveremo anche in altri siti, in altri lidi, in altre (s)vesti...

    @ Miky - si, anche a me piace il suo coraggio, sia per l'ambiente in cui è stato fatto ma soprattutto per la visibilità che ha il ragazzo, essendo figlio di grandissimo e conosciutissimo allenatore...

    @ lost - sicuramente in divisione 2 è più facile, ma non scordiamo le "attese" da figlio di Glenn Hysen ed il rischio, a 20 anni, di giocarsi in toto la sua carriera.

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  10. Si vivo e scrivo in Calabria con compagno siculo!

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  11. Vero (In), due volte coraggioso!

    Grazie Lost, cmq ho visto che alla fine hai lasciato il commento. Beh, per le uova, spero proprio che me le benedicano... :P

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  12. Ehm... qualcuno riesce a farci sapere come continua la storia? Nei prossimi anni intendo.
    Davvero un bel figliolo comunque :)

    LC

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  13. @ LC - chissà se in futuro sentiremo parlare ancora di lui. io mi auguro di si, come futuro campione, senza che si vada ad indagar sui suoi compagni di letto. Giusto qualche notiziola ogni tanto, come per ogni fidanzata dei vari calciatori.

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