Era iniziata così. Una domanda banale, ingenua. Marco un po' se l'aspettava, un po' semplicemente lo desiderava.
"Vieni a ber qualcosa da me?" sarebbe stata una serata di chiacchiere, di compagnia, banalmente di "stare insieme". Non c'è nulla di male tra amici, e gia sapeva e temeva non ci sarebbe stato altro. Andrea era il suo amore platonico, segreto. Da due anni si conoscevano, proprio grazie a Marina, amica di Marco ed ora ufficialmente fidanzata con Andrea.
Non era mai stato così bene, così "amico" di un altro uomo. E lui sempre più si apriva. I "maschi" non raccontano le emozioni, mai i sentimenti, mai van sul personale. Beh, loro invece lo facevano.
"Vieni a bere qualcosa da me?" era una richiesta di voglia di intimità, di chiacchiere sottovoce.
Come un ragazzino, preso da un bisogno adolescenziale, Andrea esplicitava qualcosa.
"Mettiti comodo, scusa se tolgo la maglia, fa caldo, sentiti libero, una birra?, ancora una?"... qualche risata e si erano trovati così, a masturbarsi, ciascuno il suo, ma così vicini!
Andrea si sarebbe sentito sollevato e comunque a posto. Lui non aveva toccato uomo, lui con Marina era ancora maschio.
Marco aveva approfittato e, controllandosi, s'era accontentato dell'ascoltare i sospiri, sentire il respiro dell'amore che non si sarebbe mai realizzato ma che ora era lì vicino. Poteva bastargli quello? Forse. Capita a chi s'è abituato a sentirsi comunque in debito o in errore se la vita ti regala qualcosa...
Mi son sentito così qualche volta nella mia prima giovinezza. Ricordo con tenerezza e un po' di dolore certi momenti simili.
Non mi mancano quegli amori mancati ma mi manca quella semplice complicità giovanile. Ora siamo troppo strutturati da adulti. Troppo rigidi, o viveversa, troppo porci.
Oggi ho bisogno di molto altro. "Ognuno il suo" non mi basta più, non mi bastano i respiri, voglio l'amore e se non c'è, allora sia un gioco rispettoso, riservato ma divertente, esplicito, tra me e "lui" a carte scoperte.
Glielo devo dire che mi piace il suo cazzo, me lo deve dire che vuole il mio...
Intanto con L. continua...
Con tutti i miei casini, passati e presenti, mi sento comunque un po' fortunato per l'oggi che vivo.
Dopo una vita vuota di tutto (mai un amore, mai una storia, mai una pur semplice avventura ...) anch'io mi sento un po' "fortunato" del poco che l'oggi mi riserva ...
RispondiEliminaho appena sentito questa frase in tv...la felicita'? è desiderare cio' che si ha.non credi sia bella?un abbraccio
RispondiEliminalost
Beh abbiamo abbandonato le "tensioni" giovanili e si va schiettamente al sodo. Mi par di vedremo amch'io accanto all'altro desiderato; sono un maschio e voglio te tutto come sei in quanto altro maschio! Non ci sono infingimenti o strategie di "avvicinamento" oramai siamo sgamati, sappiamo già che l'altro è in sintonia, si tratta solo di "calibrare" e far combaciare le rispettive complementarità. E veramente raro alla nostra età di approcciare con un "esordiente" in fase di accettazione e d'altronde che fatica fare da nave scuola ad un ragazzo!
RispondiEliminaL. è la tua gioia! Continua a godertelo e fai di tutto che lui goda di te. Quando si costruisce lealmente con la consapevolezza ed integrazione delle rispettive debolezze tra due maschietti durerà comunque , quale che sia il futuro di ognuno!
Trovo la conclusione del post splendida... essere felici per quello che si ha credo sia la cosa più bella che si possa augurare ad un'altra persona :)
RispondiEliminaHa ragione Majin alla fine si deve stare bene nel presene, e se c'è questo dobbiamo stare tranquilli e assaporarlo fino alla fine.
RispondiElimina@ Parigino - perchè "poco"? Forse le cose non vanno sempre come si vorrebbe, forse non c'è sempre sintonia "piena", forse c'è anche solo stanchezza. Ma hai una storia, fissa e fedele, da 7 anni... Poco non è. Ti abbraccio e, sta su! :)
RispondiElimina@ lost - credo sia bellissima. Io ora sono in questa situazione. Non sai come ti abbraccerei.
@ Jack - esprimi bene quello che penso. Mi manca solo un po' quella tensione leggera e giocosa, solo leggermente "interrogante" della giovinezza. Quello studiarsi, , abbandonarsi all'atto e con naturalezza riconoscersi oppure voltar pagina e non pensarci più
@ Majin79 - io lo auguro anche a te. Sarai felice Majin, ti sento più positivo e so che lo sarai! :)
@ Rano - assaporare il presente quando da segnali buoni. Come è vero. Sai che, ho quasi paura ad essere felice?
RispondiEliminaINconsapevole amico...
RispondiElimina"L" è una cosa grande per te!!! Godi ora della vostra storia, e lascia stare il tempo che è passato, vivi, ama, prega!!!
Gulp
for you.
Ma siamo stati ragazzi ed ora è così bello essere grandicelli, non penso più a quanto è stata dura, ma ora sono felice e mi ritengo assai fortunato a essere gay ! So bene che è facile dirlo per me ora nel posto on cui vivo; per tanto altri non è così, ma questa è un'altra storia!
RispondiElimina(In) + L. : vorrei abbracciarvi!
@ Nanà - gulp? o volevi dire slurp?
RispondiElimina@ Jack - e noi ricambiamo l'abbraccio!