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lunedì 5 novembre 2012

Solitudini particolari

Essere…come sono io, non significa non poter fare l'amore con una donna. È diverso. È stato bello…ma non cambia niente…
Quanto si riusciva a raccontare di uomini omosessuali nell'Italia del 1977?
In quell'Italia che solo 3 anni prima si era espressa con un referendum sul divorzio e che ancora non aveva una legge sull'interruzione volontaria della gravidanza? Un Italia dove solo pochi mesi prima uno come Pier Paolo Pasolini veniva brutalmente ucciso su una spiaggia romana, forse proprio da un suo "ragazzo di vita" o forse dai servizi segreti in quanto scomodo?

Nel 1977 io avevo solo 7 anni.
Ricordo i discorsi sul divorzio, e pure quelli sull'aborto. Non ci capivo nulla ma  li ricordo. Ma di certe altre cose, in casa mia, non se ne parlava. Tantomeno di certi "vizi" non si discuteva in presenza di un bambino. E così quel film "particolare" mi sfuggì.


Ettore Scola fu coraggioso a fare un film del genere. Un film che raccontava di cosa significasse essere omosessuale negli anni fascisti (ma l'Italia machista non era molto cambiata e lo sfondo culturale era molto simile), dove anche il solo essere single era un fatto quasi da punire (ho scoperto solo grazie a questo film che esisteva addirittura una Tassa sul celibato)
Bene, quel film l'ho visto per caso, per la prima volta, la scorsa settimana.
Su Tv2000. Una rete da cui t'aspetti le fiction su Mosè o San Giovanni Bosco ma non un ritratto così tenero e attento sulla condizione omosessuale.

Insomma, è un film, ma potrebbe essere un'opera teatrale perchè tutto si svolge in un condominio e i protagonisti sono solo due: Marcello Mastroianni e Sophia Loren.
Quei due insieme ne hanno girate di pellicole; la gente accorreva a vederli al cinema. E così immagino corsero pure a vedere questo film, trovandosi per una volta spiazzati da un racconto che sconvolgeva tutti i clichè fino ad allora visti. Mastroianni fu coraggioso nell'accettare quel ruolo.

Il titolo del film: UNA GIORNATA PARTICOLARE.
Si, perchè il film narra dell'incontro/scontro tra Mastroianni, presentatore radiofonico dell'EIAR (la vecchia Rai) licenziato in quanto gay e in attesa di partire per il confino, e la Loren, madre di 6 figli, tutti balilla e con il marito impegnato nel fascio. Il tutto accade il 6 maggio 1938, nella giornata in cui Hitler è in visita a Roma, una "giornata particolare" per la nazione e per i due condomini.
Sarà uno scontro di visioni ma anche l'incontro di due solitudini.
I dialoghi in quel film sono molto intensi e devo ammettere che Mastroianni mi ha pure portato ad avere qualche luccicone quando viene "testata" la sua mascolinità.
Da rivedere, in qualche ennesimo passaggio televisivo, oppure in dvd reperibile qui.


Mastroianni al telefono col suo amato:
Eppure ci dovrei essere abituato, fin da ragazzo, o isolato o solo! Che poi... è la stessa cosa. Ma certo che conti! Solo che è tutto così assurdo. Secondo loro dovremmo sentirci in colpa. Oggi stavo... come si dice... stavo per commettere una sciocchezza. Mi ha salvato l'arrivo di una che abita qui vicino. No, è sicuro, la vita, qualunque sia, vale la pena di essere vissuta, si dice così. E poi arriva sempre un pappagalletto a ricordarcelo. Solo che oggi per me è una giornata particolare, lo sai? È come in un sogno quando... quando vuoi gridare e non ci riesci perché ti manca il respiro! Però ho voglia di parlare! Parlare! Parlare! Te ne accorgi vero? Oppure che ti devo dire? Scendere nella strada, fermare il primo sconosciuto e raccontargli tutti i fatti miei, ma fino a spaventarlo! A scandalizzarlo! A menargli, sì!, a fargli del male! Qualunque cosa, piuttosto che stare solo in questa casa che odio. Non dici niente? Pronto? Marco! E parla, cazzo! Ma di' qualcosa! Ma quello che vuoi... non lo so, parla del tempo, di sport, di un libro che stai leggendo! ...scusami. Sì, lo so quello che senti anche tu. No, no... lo sai che non possiamo vederci. E poi, forse sarebbe anche peggio. Senti, quando si è scoraggiati bisogna trovare la forza di reagire, e subito, se no... non c'è niente da fare e sei fregato! Capisci? ...senti! Perché non ci ridiamo sopra? Eh? Senti... piangere si può fare anche da soli, ma ridere bisogna essere in due! Ti ricordi quella volta a Ostia con quello lì del cocomero? Ma ridi, Marco, ti prego, ridi! ...che amico triste mi sono scelto. Sai cos'è che mi peserà di più? La tua mancanza. Curati. Fammi sapere della tua salute. Sì, appena succede ti richiamo. Ciao. Pensami quando vuoi.

33 commenti:

  1. sapevo da tempo sulla tassa sul celibato, e il film l'ho visto a frammenti nel corso degli anni, mai tutto intero non so perchè, senti Inco, non capisco però perchè, ho come l'impressione che ti crogioli nel fatto che sei ancora totalmente closet,come dici tu, perchè ti senti così vicino a quest'uomo degli anni 40? siamo nel 2012 cavolo mi sembra che tu abbia una stria anche molto seria, e bella, a me l'aver vissuto delle relazioni mi ha spinto ad uscire molto più facilmente, ora non dico che devi andare su terrazzo di casa e gridare a tutti hey gente sono gay!!!! ma qualche passettino OLTRE lo vogliamo fare? spero di non essere stato invadente ne offensivo.. ma prendilo come un consiglio affettuoso....

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    1. Oddio... Mi sento vicino a quest'uomo degli anni '40?
      Non proprio in realtà. Ho provato empatia per questa storia, come per mille altre storie che raccontano di vita e di fatiche (è un tema che m'appassiona, non necessariamente legato all'omosessualità), e quando c'è vita e fatiche qualcosa mi si smuove dentro.
      In realtà in questo periodo proprio non mi sto crogiolando per nulla e godo di una certa serenità.
      L'invito al passo OLTRE è un bell'invito, mai dire mai, ma se sentito, scelto, deciso. Non perchè siamo nel 2012. Fosse solo per quello rivendicherei il mio diritto di non essere "à la page".
      Mi rendo conto che per te o per altri lettori, quella che voi leggete come mia eterna indecisione, paura, incapacità a reagire sia fastidiosa, snervante, urtante. Ma io rispondo a, e racconto di, me.
      Ci mancherebbe: aver passato una vita a nascondersi per non deludere gli etero e fare un coming out forzato per non deludere i gay!?! Ma anche no.
      Grazie per l'affetto.

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    2. fastidiosa, irritante snervante ... anche no, non sono affari miei, e non sono tra i gay che ne restano delusi, ripeto, non sono affari miei...
      il fatto che siamo nel 2012 non è una cosa da sottovalutare... sia perchè è un dato di fatto, sia perchè non fosse altro che se hanno ragione i maya non avrai più tempo di farlo! hahaah
      cmq se mi sono permesso di farti quel discorso è perchè so di cosa parlo, era un invito a stare meglio certo non per lederti. mi spiego:io sono abbastanza libero e dichiarato un pò con tutti so di cosa parlo e della differenza tra prima e dopo. certo non ti consiglio di aprirti solo un pochino SOLO perchè l'ho fatto io, o perchè sia giusto, politicamente socialmente e civilmete e tutte ste cose da attivisti insomma, è come dirti ho provato pilates, mi sono trovato bene, ti consiglio di provare.... tutto qui... ^_^

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    3. Ok, chiaro: mi iscrivo a pilates :)

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  2. molto bello il film, che conoscevo.che sollievo dà l'incontro di due solitudini:)...ci manca giusto la tassa sul celibato!!

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    1. L'hai apprezzato pure tu?
      L'incontro delle solitudini cambia la vita: che sia per qualche minuto o per sempre, ma qualcosa cambia :)

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  3. Questo bel film l'ho visto al cinema (nel 77 avevo più di 30 anni) ma era tanto censurato che ho appena intuito la trama.FYI la tassa sul celibato andava all'Opera Maternità ed Infanzia,dato che i figli illegittimi erano solo gli scapoli a farli,gli sposati erano tutti fedelissimi!

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    1. Grazie per l'ulteriore dettaglio. Certo, come no, tutti gli sposati son sempre stati fedelissimi... Lo sanno tutti...

      Pur essendo un film ormai datato ho voluto fare un post per farlo conoscere a chi come me non l'ha mai visto. Credo sia da riscoprire.

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  4. Non l'ho ancora visto. La Fede lo ha visto e ne ha sempre elogiato i contenuti e la recitazione. Devo provvedere.

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    1. Già: se lo dice Fede e se lo dico io, stavolta ti tocca :)

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  5. Conosco questo film, è un classico, ma non l'ho mai visto!
    Mi stupisco che tu non sapessi nulla sulla “tassa sul celibato”, triste realtà, tutta italiana, così come le atrocità di quel periodo, perché bisogna ricordare che l'Italia sessant'anni fa appoggiava quelle leggi, tanto dure, inspiegabili ed umilianti per noi essere umani. E' strano, pare che quel periodo sia lontano, lontanissimo, eppure è così vicino, e non si riesce a capire se in questi decenni ci sia stato un grande cambiamento, o solo dei timidi ed incerti passi avanti.

    P.S. Almeno sai della vecchia tassa sullo stereo dell'auto!? Hihihi L'Italia, patria indiscussa sulle tasse più assurde!

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    1. La "vecchia" tassa sullo stereo dell'auto non solo la conosco ma l'ho pagata per una marea di anni.
      Ai miei tempi (matusa io!) si pagava ancora anche l'abbonamento Rai alla radio che si teneva in casa...

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    2. Matusa, sì, e te lo volevo dire io ;)

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    3. Questi giovani! Screanzati irrispettosi!

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  6. Davvero toccante il dialogo di Mastroianni e mi fa capire che purtroppo non è cambiata così tanto la situazione. "Una giornata particolare" entrerà nella lista di film da guardare :)

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    1. Se fosse stato Facebook avresti cliccato "mi piace" :)

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    2. Allora c'è qualcun'altro oltre me che ha una lista di film da guardare :D io purtroppo non riesco mai a memorizzare i titoli quindi la mia è una vera lista con nero su bianco :P e più della metà dei film scritti sono quelli che hai consigliato tu, Ink!
      Peccato che lo streaming a volte parte di testa :)
      Clo

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    3. Procurati il dvd... non si guardano certi film in streaming, si rompe la poesia. Cerca in qualche biblioteca, è un classico, l'avranno!

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    4. la nostra bibleoteca non ha dvd... solo libri :'(

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    5. Allora forza, 10 € non sono un investimento impossibile per questo film... Spero tu riesca a vederlo.

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  7. bello.. lo vedrò sicuramente, con un Mastroianni a colori poi devo farlo

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    1. Curiosità: la scelta cromatica della pellicola a colori è particolare. Non è un film a colori pieni ma con tonalità seppiate. Una via di mezzo tra un colori e un bianco e nero...

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  8. Me lo fece vedere la nostra docente di italiano alle superiori.
    Un bellissimo quanto drammatico film....

    UnNuovoLettore

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    1. Benvenuto UnNuovoLettore.
      Bella la scelta della tua prof. Questa è educazione civica :)

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  9. Mi commosse, e non lo capii. Oggi, che lo capisco fin troppo, ha sempre lo stesso effetto. Tutto è splendido: Loren, Mastroianni, fotografia, scenografie. E la tristezza di due profonde, innamorate solitudini.

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  10. "Ettore Scola fu coraggioso a fare un film del genere. Mastroianni fu coraggioso nell'accettare quel ruolo."
    Mah. Può darsi.
    Io so solo che son passati trentacinque anni e nulla è cambiato.

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    1. Quel che dici dovrebbe dimostrare che ci fu un coraggio ancor maggiore, non credi?

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  11. Uno dei film che preferisco. Da salvare nel caso di un improbabile diluvio universale.

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    1. E pensa che io l'ho visto per la prima volta solo la scorsa settimana... Per fortuna l'ho visto prima del diluvio universale

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  12. Film stupendo.
    Di una delicatezza commovente. La Loren, che in genere non mi fa impazzire, in questo film è bravissima, ma Mastroianni è GIGANTE. Un'interpretazione da brividi, priva di stereotipizzazioni, anzi...a dimostrazione della dignità e del coraggio di essere UOMINI davvero. Non sembra quasi un film italiano, a rivederlo oggi. E sì, che in quegli anni il cinema di casa nostra era più vivo che mai. Non come oggi, che langue in un corto circuito asfittico e privo di idee e di guizzi creativi.
    Bel post. Complimenti, In(co).
    Nonostante ci separa qualche annetto, noto che abbiamo gusti molto simili in ambito cinematografico. Dovresti pubblicare i tuoi consigli più spesso.
    Baci. Nicola

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    1. Mi piace il cinema e raccontare di film. Ma lo faccio solo se ne sono particolarmente ispirato.

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